Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario
accettare i cookie della categoria 'Marketing'
14/01/2015: Tessile e abbigliamento, nel quinquennio 2009-2013 incidenti in calo di oltre un terzo
L’andamento infortunistico di questo settore, che in Italia dà lavoro a circa 272mila addetti (più del 60% donne), al centro dell’ultimo numero del periodico statistico Dati Inail, che ha dedicato un approfondimento anche ai rischi tipici delle lavanderie industriali, tra cui spiccano i disturbi muscoloscheletrici
ROMA - Nel quinquennio 2009-2013 gli infortuni avvenuti in occasione di lavoro nei comparti del tessile e abbigliamento indennizzati dall’Inail sono diminuiti del 36% (da 3.896 a 2.488), mentre i casi mortali sono passati dai tre del 2009 agli 11 del 2013, sette dei quali hanno riguardato le due lavoratrici e i cinque lavoratori di nazionalità cinese che hanno perso la vita nel
rogo di un laboratorio di Prato utilizzato anche come dormitorio. Lo scrive nel suo
ultimo numero del 2014 il periodico statistico Dati Inail, che ha dedicato un approfondimento all’andamento infortunistico in questo settore produttivo, che nel nostro Paese dà lavoro a circa 272mila addetti, più del 60% dei quali sono donne, in oltre 60mila imprese.
Al Nord due eventi su tre. Il rapporto tra gli infortuni gravi, che comportano inabilità permanente e morte, e il totale di quelli indennizzati risulta lievemente maggiore (6,3%) rispetto alla media dell’intero comparto manifatturiero (5,3%). Due eventi su tre (1.657 casi nel 2013) si sono verificati al Nord, mentre il resto è suddiviso tra Centro (22,7%) e Mezzogiorno (10,8%), con oltre il 62% degli infortuni concentrato in sole tre regioni: Lombardia (34,2%), Toscana (16,5%) e Veneto (11,5%). Questa distribuzione territoriale riflette l’organizzazione della produzione del comparto, gestita prevalentemente da imprese altamente specializzate di piccola e media dimensione che operano in distretti industriali come quelli di Como (tessuti di seta), Biella, Prato e Vicenza (filati e tessuti di lana), Castel Goffredo (calze da donna), Carpi e Treviso (maglieria), Empoli (abbigliamento in pelle) e Pesaro (jeans).
L’85% delle malattie è al femminile. La classe di età più a rischio è quella intermedia 35-49 anni (1.153 casi), in cui gli infortuni sono comunque in calo del 38% rispetto al 2009. Le parti del corpo più colpite sono le mani (34,6%), la colonna vertebrale (8,6%) e la caviglia (7,6%), mentre circa la metà delle morti vede coinvolta la parete toracica. Per la natura della lesione, contusione (28,9%), ferita (24,5%) e lussazione (22,9%) rappresentano circa i tre quarti dei casi indennizzati. Alta è la percentuale (85%) delle malattie professionali indennizzate che hanno riguardato le donne (142 casi), l’88% delle quali dovute al sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore (101 casi).
I pericoli della movimentazione manuale. Al comparto tessile e dell’abbigliamento, spiega Dati Inail, sono collegate le lavanderie industriali che, a differenza di quelle a secco, esercitano la propria attività per conto di comunità (ospedali, alberghi, ristoranti…) o imprese e usano occasionalmente i solventi. Tra i rischi tipici delle lavanderie industriali spicca l’insorgenza di disturbi muscoloscheletrici dovuti, soprattutto, alla movimentazione manuale di carichi, a posture incongrue e a movimenti ripetuti. Lo scarico della biancheria sporca, per esempio, implica il sollevamento di sacchi, a loro volta caricati su carrelli da spingere a mano, e anche la riconsegna della biancheria pulita prevede l’uso di carrelli, cui segue il carico di sacchi su furgoni. Molte mansioni, inoltre, costringono a stare in piedi per più di quattro ore, affaticando schiena e gambe, mentre la stiratura con il ferro, ma anche con pressa o mangano, costringe a posizioni scomode il collo, le spalle e le braccia.
Le misure per prevenirli. Alcune misure per prevenire questo tipo di disturbi nelle lavanderie industriali riguardano la movimentazione dei carrelli e dei sacchi, che oltre il peso limite raccomandato, pari a 25 chilogrammi per gli uomini e a 15 per le donne, andrebbe eseguita in coppia. L’ideale, però, è minimizzare il trasporto manuale ricorrendo a nastri trasportatori sopraelevati ai quali si agganciano i sacchi. Il sovraccarico biomeccanico di arti e dorso, inoltre, può essere contrastato utilizzando pavimenti antiaffaticamento, indossando calzature adatte, sospendendo i ferri da stiro per alleggerirli e riorganizzando l’attività con il turnover del personale e adeguati tempi di recupero.
Una recente norma della legge 221/2015
Pubblicato il decreto che consente ai medici competenti esclusi dall'elenco di completare la formazione ed essere reintegrati
Gli Atti del Convegno “Gli infortuni sul lavoro e il Sistema Infor.MO: analisi delle cause e interventi di prevenzione”
Il 92 % dei droni testati non rispetta la direttiva afferente alle interferenze nelle reti di comunicazione.
Lo stato dell’arte sul sistema GPS
Una nuova versione del database compatibile con il nuovo Codice di Prevenzione Incendi
Novità rilevanti che integrano quanto previsto dagli obblighi dettati dal d.lgs. 81/2008.
Controllo e gestione del rischio per il personale scolastico e per gli stessi studenti
Circolare CNPI chiarisce alcuni dubbi sull’interpretazione della norma UNI ISO 9927-1
Sottoscritto Accordo quadro di collaborazione tra Inail e ANEV - Associazione Nazionale Energia del Vento
Utilizzo in sicurezza delle attrezzature manuali nel settore agricolo, forestale e manutenzione del verde
Si avvicina la scadenza per l'invio dell'allegato 3B. Manuale e faq.
Due argomenti che fanno scalpore tra i lavoratori.
La polizia ha recentemente fatto luce su una serie di furti, che coinvolgevano opere d’arte, avvenuti all’aeroporto di Fiumicino. Ecco le modalità della operative della banda.
Il testo dell'intesa siglata da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria
I bollettini d'informazione sulle Sostanze Chimiche del Ministero dell’Ambiente
Inserite nove differenti tipologie di saldatrici ad arco
Individuazione delle modalità e dei termini per la designazione e l'individuazione dei componenti della Commissione consultiva permanente
Disponibile una bozza di norma afferente alla sicurezza informatica delle infrastrutture critiche
105 operazioni per la messa in sicurezza degli istituti e la costruzione di nuove unità.
91.5 92.5 93.5 94.5 95.5 96.5 97.5 98.5 99.5 100.5 101.5