25/03/2020: Un'app per la salute grazie a precise deroghe alla privacy
Intervista ad Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali
di Paolo Russo
Prima di rispondere alle domande sui rischi sottesi all'utilizzo di App che traccino i nostri movimenti per fermare l'epidemia, il Garante della privacy, Antonello Soro ci tiene a mettere alcuni punti sulle i. "Ho letto interviste sprezzanti in merito al diritto alla privacy. Abbiamo detto mille volte che quel diritto, anche nella sua declinazione digitale di protezione dei dati, soggiace a delle limitazioni a fronte di un interesse collettivo, a maggior ragione in questa fase drammatica. L'equilibrio tra diritti individuali e della collettività è sancito dalla Costituzione". "Però - aggiunge - le deroghe non devono diventare un punto di non ritorno".
Ma non c'è comunque il rischio che un Grande Fratello finisca per controllare ogni nostro movimento?
"Sento parlare molto di modello coreano. Se significa definizione di un protocollo di tracciamento precoce dei positivi e delle persone che sono venute a contatto con loro, oltre che un controllo sul rispetto della quarantena, non avrei obiezioni. Purché a questo seguano poi test mirati, ma diffusi su tutti coloro che sono stati esposti a rischio di contagio e si garantiscano al contempo le adeguate protezioni al personale sanitario. Ma serve un governo unitario delle operazioni. Non è il momento delle improvvisazioni".
A chi si riferisce?
"Alle iniziative estemporanee di alcuni Comuni e Regioni dove si ipotizzano esperimenti scoordinati e incontrollati, che possono generare confusione".
A chi spetterebbe la regia e la gestione dei dati?
"Potrebbe essere la Protezione civile affiancata da un team di esperti. Ma spetterà al governo decidere. L'importante è che la regia sia unica e che competa a una autorità pubblica, dotata delle giuste competenze necessarie ad analizzare e utilizzare al meglio i dati. Anche per gestire la successiva fase dei test mirati".
Si parla anche di un coinvolgimento di big player con Google e Facebook, che in passato hanno utilizzato in modo un po' spregiudicato queste informazioni.
"Dipende dal ruolo che avranno. Un conto è consentire al regista pubblico di utilizzare le loro piattaforme per raccogliere informazioni secondo procedure e norme di garanzia ben definite. Un altro è offrire loro un'altra occasione per raccogliere dati sensibili. In tal caso andremmo proprio nella direzione sbagliata".
Chi ci assicura che queste deroghe al diritto alla privacy cessino finita l'emergenza?
"La scadenza deve essere definita in partenza e dovrà coincidere con la fine dello stato di emergenza proclamato dal governo a febbraio. Spetterà all'Autorità garante il compito di vigilare e quando necessario irrogare sanzioni. Che possono arrivare al 4% del fatturato. So che molti dicono "ma tanto già oggi le grandi piattaforme utilizzano come vogliono i nostri dati". Credo che la spinta dell'emergenza aiuterà a individuare, anche a livello internazionale, forme più efficaci di regolazione contro lo strapotere dei big player del web".
Le informazioni raccolte serviranno anche a offrire servizi di assistenza e telemedicina a chi è in quarantena. Chi garantisce che dati sensibili sulla nostra salute non vengano poi utilizzati per altro?
"Conta sempre chi deve raccoglierli e poi utilizzarli. Se spetta a una autorità pubblica trasparente va bene. Se vengono affidati a una gestione casuale, magari per diffonderli in Rete no. Ci sono alcuni consiglieri comunali che hanno messo on line nome e cognome dei contagiati creando discriminazioni inaccettabili".
In conclusione è così difficile in momenti come questi far convivere due diritti come quello alla salute e alla privacy?
"No, se rispettiamo un principio fondamentale della democrazia, la proporzionalità. Che è garantito quando un sistema anche invasivo è comunque finalizzato all'interesse generale di tutela della salute. Purché la raccolta di informazioni non ecceda rispetto alle necessità e avvenga dentro un processo ben normato, controllato e soprattutto a termine".
Fonte: Garante Privacy
30/11/2015: Lezioni sulla sicurezza, Inail Piemonte tra i promotori dell’alternanza scuola-lavoro
Migliorare l’offerta formativa, rispondere alle esigenze delle aziende e diffondere la cultura e la prassi del tirocinio
27/11/2015: Delitti contro l'ambiente: gli atti del convegno
Promosso dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti
26/11/2015: Napo: rinnovato il sito web
Un formato più user-friendly, accessibile e con interessanti funzionalità aggiuntive
25/11/2015: Come autocertificare i crediti formativi
La circolare con il modello di autocertificazione e la guida alla compilazione
24/11/2015: Guida non vincolante per l'implementazione della direttiva 2013/35/UE sui campi elettromagnetici
Un supporto per la valutazione dei rischi da campi elettromagnetici nei luoghi di lavoro
23/11/2015: ECHA e-news: Edizione speciale sulla scadenza REACH 2018
Nel numero del 17 novembre l'ECHA fornisce informazioni e strumenti ultili alle imprese che devono prepararsi alla registrazione REACH del 2018.
23/11/2015: Applicazione delle norme della serie EN 1090
La Linea Guida CONFORMA
20/11/2015: Incidenti stradali sul lavoro: protocollo d’intesa tra Inail e dipartimento della Ps
L’obiettivo è la promozione della cultura della prevenzione per la riduzione degli infortuni in itinere e riguardanti i conducenti professionali, anche con interventi di formazione e sensibilizzazione
20/11/2015: REACH: pubblicata la bozza del CORAP 2016-2018
Una proposta per aggiornare il piano d' azione a rotazione comunitario per 2016-2018: prevista la valutazione di 138 sostanze tra le quali 53 di nuovo inserimento
19/11/2015: Facciamo il punto ad oggi sulla figura del coordinatore della sicurezza
Si terrà il 25 novembre a Pordenone il convegno gratuito che si propone di fare il punto sulla professione del Coordinatore della Sicurezza nei cantieri
19/11/2015: L'INAIL promuove Responsible Care
Prosegue la collaborazione tra INAIL e Federchimica con l’obiettivo di sviluppare in modo sempre più significativo la cultura della sicurezza sul lavoro
18/11/2015: I RLS di fronte agli infortuni lavorativi alla guida
Si terrà a Rimini il convegno gratuito "“ON THE ROAD”
17/11/2015: La sicurezza in edilizia: volere … non volare
Incontro tecnico-operativo sulla sicurezza del lavoro in edilizia: Trieste, 19 novembre 2015
17/11/2015: Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2015
Il tema di quest'anno è la dematerializzazione, ovvero come “fare più con meno”
16/11/2015: Facebook Safety Check per gli attacchi terroristici di Parigi
Facebook ha attivato il Safety Check per gli attentati di Parigi: un servizio privato che, se coordinato da entità istituzionali, avrebbe maggior valore.
16/11/2015: UNI EN ISO 9001:2015: codici etici sempre più richiesti, ma ancora sconosciuti
La nuova UNI EN ISO 9001:2015 fornisce ulteriori spunti di riflessione, altre indicazioni da seguire e nuovi requisiti da considerare.
13/11/2015: La Cartella Sanitaria e di Rischio del Lavoratore e dell'Azienda
Quello della medicina del lavoro è forse l'unico caso nel nostro ordinamento in cui il contenuto minimo di una cartella sanitaria è stabilito per legge.
12/11/2015: Tempi di lavoro e tempi di vita: Quali rischi per i lavoratori?
Si terrà a Pontedera il 3 Dicembre 2015 il convegno gratuito "Tempi di lavoro e tempi di vita: Quali rischi per i lavoratori?"
12/11/2015: Il binomio sicurezza-appalti alla terza Giornata nazionale del Cni
Importante favorire la partecipazione e la collaborazione per realizzare un sistema efficiente
11/11/2015: Strategie per fornire istruzioni
Parlare ad un’altra persona fissa la memoria.
92.5 93.5 94.5 95.5 96.5 97.5 98.5 99.5 100.5 101.5 102.5