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16/11/2015: UNI EN ISO 9001:2015: codici etici sempre più richiesti, ma ancora sconosciuti

La nuova UNI EN ISO 9001:2015 fornisce ulteriori spunti di riflessione, altre indicazioni da seguire e nuovi requisiti da considerare.

Codici etici per le aziende: il tema è da tempo al centro di importanti riflessioni. Numerosi passi in avanti sono stati fatti negli ultimi anni,  ma ora la recente pubblicazione della nuova UNI EN ISO 9001:2015 fornisce ulteriori spunti di riflessione, altre indicazioni da seguire, nuovi requisiti da considerare.
 
La crescente richiesta di codici etici nasce da diverse esigenze: dai progetti di CSR (responsabilità sociale di impresa, come la ISO 26000 adesso parte integrante delle opportunità di agevolazioni finanziarie in materia di contributi INAIL), dal Decreto legislativo 231 del 2001, che introduce nell’ordinamento giuridico italiano la responsabilità penale delle imprese, dalle Linee Guida applicative di Confindustria che lo richiedono espressamente, ma anche dai cosiddetti protocolli o rating di legalità (come ad esempio quello gestito dall’Autorità garante del mercato e della concorrenza) o – e quest’ultima casistica è in forte crescita - dalle esplicite richieste di clienti stranieri o di clienti quotati.
I principali strumenti di lavoro per la redazione di codici etici derivano principalmente dalle “buone prassi”, che possono andare dagli standard di elaborazione dei contenuti (stesura di indice e sommario in primis) alle regole di aggiornamento che vedono il coinvolgimento della direzione, con specifica assegnazione di responsabilità; dal reporting periodico con tabella di collegamento fra requisiti, a un buon servizio di gestione delle segnalazioni (quello che oggi tutti chiamano “whistleblowing”), sino a regole generali come quelle che riguardano tutte le “policy” ISO (la nuova ISO 19600 “Compliance management systems - Guidelines” è estremamente interessante in proposito).
 
L’inquadramento giuridico generale dei codici etici è sicuramente piuttosto complesso. Da un punto di vista pratico è senz’altro più agevole inquadrarli nelle più generali regole di corporate governance e di corporate compliance: una sorta di “regolamento”, quindi, per quanto riguarda i lavoratori e i collaboratori - con riferimento alla diligenza professionale - e un requisito contrattuale per gli altri soggetti collegabili all’organizzazione.
I principi generali dei codici etici, che vanno oltre le nostre leggi nazionali (di per sé già obbligatorie), sono stati individuati nei codici di comportamento e nelle disposizioni internazionali esistenti, quali ad esempio i documenti costitutivi dell’Unione europea, dell’ONU o dell’OCSE.
Ora la pubblicazione della nuova UNI EN ISO 9000 e UNI EN ISO 9001 rappresenta un momento significativo anche per l’evoluzione dei codici etici, perché fornisce ulteriori importanti modelli di riferimento.
La nuova edizione delle norme sui sistemi di gestione per la qualità si appresta a diventare una guida essenziale per molte realtà aziendali, soprattutto quelle medio piccole, in cui il sistema qualità diventa, con la contabilità, il più importante modello di gestione presente in azienda.
La nuova norma introduce e sviluppa tre concetti di grande valore anche per chi deve redigere i codici etici, che così possiamo riassumere: stakeholder, analisi del contesto e risk based thinking.
Il primo – "stakeholder" - è sicuramente quello da considerare con maggiore attenzione.
Il codice etico deve essere pensato a seguito di una attenta mappatura degli stakeholder e delle loro esigenze (magari partendo da una mappatura su base “bibliografica”) e delle relative opportunità ed esigenze di comunicazione. Questa attenzione per gli stakeholder rende senz’altro più vicini i codici etici alle ISO. Da questo punto di vista gli impegni “etici” o i sistemi di whistleblowing sono aspetti che a pieno titolo possono rientrare nella applicabilità pratica delle norme sui sistemi di gestione per la qualità.
 
Il secondo concetto tratto dalla nuova UNI EN ISO 9001 è "analisi del contesto".
Esso è legato al tema di mission aziendale o di orientamento strategico di fondo. Anche in questo caso la vicinanza con uno dei concetti base dei codici etici è evidente. Questi infatti prevedono nella loro prima parte quelli che dovrebbero essere i principi guida dell’impresa, cioè appunto la sua mission. Un aspetto fondamentale per mettere a fuoco e dare efficacia pratica ai codici etici.
Il terzo concetto – "analisi dei rischi" - deve essere anche per i redattori dei codici etici un principio guida, un aspetto da tenere in considerazione, come già ricordato citando la norma ISO 19600. Quest’ultima, pubblicata nel dicembre 2014, si occupa del tema della compliance aziendale. È una norma autoportante ed è già redatta secondo il nuovo modello pensato per le norme ISO di tipo gestionale e conosciuto con la sigla HLS (High Level Structure). Ciò significa che è perfettamente integrabile con tutte le altre ISO sui sistemi di gestione come, appunto, le norme della serie ISO 9000.
Anche dal punto di vista terminologico, la norma ISO 19600 collega i requisiti obbligatori e quelli autoimposti nell’impresa, costituendo un unico sistema di "obbligation".
Ora, ogni codice etico implica in certa misura una aspettativa dei soggetti coinvolti e quindi potenzialmente sottintende un rischio danno e un possibile rischio reputazionale, entrambe minacce che bisogna conoscere e saper gestire adeguatamente.
Ma nella nuova edizione della ISO 9001 la dimensione del rischio deve essere analizzata anche nella sua accezione di opportunità e i codice etici, già nella loro fase progettuale, devono prendere in positiva considerazione questo aspetto.
Insomma, la pubblicazione della nuova edizione delle ISO 9000 fornisce interessanti spunti di approfondimento anche per il mondo dei codici etici aziendali.
 
Stefano Bonetto
Presidente Commissione "Servizi"
 
Fonte: UNI

15/11/2013: Ciao Ermanno. Un ricordo di Rocco Vitale


25/10/2013: Salute e sicurezza sul lavoro, a 17 imprese il premio di Inail e Confindustria

I riconoscimenti assegnati ad aziende che hanno raggiunto livelli di eccellenza sul fronte della prevenzione e della gestione dei rischi, nell’ambito dell’iniziativa promossa per il secondo anno consecutivo dall’Istituto e dall’associazione degli industriali con l’obiettivo di favorire la diffusione delle prassi migliori


17/10/2013: Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro: dal 21 al 25 ottobre


01/10/2013: SISTRI al via dal 1° ottobre 2013: la Circolare esplicativa

Il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato nella serata di ieri una circolare di chiarimento in merito a Sistri, che conferma la partenza del sistema per oggi 1° ottobre 2013.


26/08/2013: CONVERSIONE DECRETO DEL FARE

In g.u. n. 194 del 20 agosto 2013 è pubblicata la Legge 9 agosto 2013 n. 98: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia.


09/08/2013: "Decreto del fare" e modifiche al decreto 81/2008: approvazione definitiva

La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia


01/08/2013: Prosegue al Senato la discussione per la conversione in legge del DL 69/2013 che contiene le modifiche al decreto 81/2008

In Senato continua la discussione per la conversione in legge del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, il cosiddetto “decreto del fare”.


26/07/2013: La Camera approva il decreto del fare e le modifiche al decreto 81

La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, nel testo approvato dalle Commissioni.


24/07/2013: Decreto del fare e decreto 81: votata la fiducia sulla conversione in legge

Votata la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69.


22/07/2013: Decreto del fare: la Camera rinvia in Commissione

Misure urgenti per il rilancio dell’economia: rinvio della camera in Commissione


05/07/2013: Comunicata all’Italia una nuova procedura d’infrazione europea concernente la non corretta attuazione delle misure in materia di sicurezza e salute dei lavoratori

Trasmessa con lettera del 2 luglio 2013 la comunicazione concernente l'avvio della procedura d'infrazione n. 2013/4117 del 26 giugno 2013 per non corretto recepimento della direttiva 89/391/CEE concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro


05/07/2013: Protesta della SIMLII per il ritardo nella emanazione del decreto sull'Allegato 3B

Comunicato di protesta della SIMLII sul ritardo nella emanazione dell'annuciato decreto ministeriale di proroga dei termini di invio e sperimentazione dell'Allegato 3B


03/07/2013: Modificate le sanzioni al Decreto 81


03/07/2013: Denuncia di infortunio e di malattia professionale in via telematica


24/06/2013: Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, il “decreto del fare”

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 giugno 2013 il decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 – cosiddetto “decreto del fare” o “decreto fare” - che era stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 15 giugno.


21/06/2013: Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che contiene ulteriori semplificazioni per le imprese in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge in materia di semplificazioni. Le semplificazioni riguardano anche la sorveglianza sanitaria e l’invio all’Inail di certificazioni mediche di infortunio sul lavoro e di malattia professionale.


19/06/2013: CGIL CISL UIL unitariamente dichiarano la loro contrarietà ai rilevanti interventi di modifica dell’attuale quadro normativo in materia di salute e sicurezza

Una dichiarazione dei Segretari Confederali di CGIL, CISL e UIL: è inopportuno che tra le priorità del Governo ci siano interventi di alleggerimento degli adempimenti in materia di prevenzione


17/06/2013: Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge con misure di crescita e semplificazione che riguardano anche il comparto edile

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge recante misure urgenti in materia di crescita e misure di semplificazione. Ad esempio semplificazioni per il comparto edile e in relazione al Documento Unico di Regolarità contributiva


03/06/2013: Appello processo Eternit, il magnate Schmidheiny condannato a 18 anni

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31/05/2013: Illegittimo l’articolo della legge 96/2010 che impedisce l’applicazione dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti

La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 15, comma 1, lettera c), della legge 4 giugno 2010, n. 96: bocciata la norma che consente la non applicazione dei requisiti acustici nelle compravendite di alloggi


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