27/09/2024: Uno studio indica che chi lavora di notte rischia di meno
Pubblicato dall’Inail uno studio sul lavoro notturno che analizza la normativa, i lavoratori occupati, gli infortuni ricorrenti e gli indici di rischio in questo ambito specifico.
L’Inail ricorda che le “probabilità di incorrere in un infortunio per chi lavora di notte sono complessivamente inferiori rispetto a quelle a cui sono sottoposti coloro che svolgono la propria attività professionale nel periodo diurno”.
E questo è “quanto emerge dallo studio svolto dalla Consulenza Statistico Attuariale dell’Inail che ha curato la redazione di un opuscolo consultabile sul portale dell’Istituto nel quale vengono esaminate le denunce (compresi gli eventi mortali) e i casi definiti positivamente del quinquennio 2018-2022, con aggiornamento al 31 ottobre 2023. Attraverso la descrizione di molte variabili viene presentato un quadro esauriente del fenomeno infortunistico riferito al lavoro notturno, ancora poco analizzato. A corollario, considerazioni sulle differenze rispetto agli infortuni in generale e sulle specificità di rischio del lavoro notturno”.
Si segnala che il lavoro notturno “riveste un’importanza peculiare, avuto riguardo alla sua funzione sociale, poiché garantisce servizi primari come quelli attinenti alla sanità e ai servizi assistenziali, alla sicurezza tramite le forze dell’ordine e la vigilanza, al trasporto di beni di base, ai processi industriali a ciclo continuo. Oltre a quanto previsto dalla disciplina contrattuale collettiva, viene considerato lavoratore notturno chi svolge nel periodo notturno almeno tre ore del tempo giornaliero di lavoro per un minimo di 80 giorni l’anno”. E il nuovo testo “attualizza e approfondisce a distanza di anni una precedente pubblicazione del 2011, che rappresentava il primo studio sul fenomeno infortunistico dei lavoratori in orario notturno, e procede a un riesame della tematica con il dovuto aggiornamento delle statistiche e l’analisi di ulteriori variabili, al fine di cogliere e rilevare gli aspetti nuovi della questione. Nello studio vengono poste all’attenzione sia le denunce, con l’evidenza dei casi mortali, sia le definizioni positive e le conseguenze degli eventi, il tutto corredato da una panoramica aggiornata della normativa di riferimento”.
A livello statistico gli infortuni notturni “rappresentano mediamente il 2,8% del complesso degli eventi denunciati, con differenze per modalità di accadimento. Risulta più elevata l’incidenza degli infortuni in itinere notturni sulla stessa riferita al complesso di tutti gli infortuni: 4,1% contro 2,6%. Se si considera l’ulteriore dettaglio dell’uso o dell’esclusione del mezzo di trasporto, si osserva sempre una quota più elevata quando vi è il concorso di un mezzo di trasporto. Ancora più accentuate le differenze per i casi mortali. Gli infortuni notturni con mezzo di trasporto coinvolto rappresentano, nel quinquennio preso in esame, il 21% delle denunce e ben il 60% dei casi mortali. Le stesse percentuali riferite a tutti gli infortuni (diurni e notturni) sono inferiori e pari al 14% e al 36%. L’uso del mezzo di trasporto per lavorare o per tornare/andare al lavoro risulta dunque particolarmente rischioso nei casi più gravi che portano al decesso”.
In definitiva l’incidenza infortunistica annua, relativa al 2022, “ottenuta come rapporto tra le denunce di infortunio sul lavoro e gli occupati, produce due indicatori pari rispettivamente a 27,7 per mille per il complesso delle denunce e 7,0 per mille per i soli lavoratori notturni. Si riconferma dunque quanto già evidenziato nella pubblicazione del 2011, ossia un rischio più elevato per il complesso dei lavoratori rispetto ai soli notturni, mantenendo ancora valide ed attuali le motivazioni fornite allora. Molte lavorazioni ad alto rischio non concorrono, infatti, alla determinazione del rischio infortunistico notturno perché svolte quasi esclusivamente in orario diurno, come le costruzioni o alcuni comparti dell’industria manifatturiera. I lavori crepuscolari trovano invece maggiore spazio nelle attività del terziario, che sono generalmente caratterizzate da una rischiosità più bassa di quella delle attività a carattere industriale”.
Rimandiamo alla lettura del documento, da noi già presentato e approfondito, “Gli infortuni sul lavoro in orario notturno in Italia”. Un documento pubblicato dalla Consulenza statistico attuariale (CSA) Inail e curato da Adelina Brusco, Giuseppe Bucci, Stefano Campea, Alessandra Filottrano, Francesca Marracino, Gina Romualdi.
Fonte: INAIL
01/04/2016: Ancora sulla protezione delle biciclette
Come al solito, la rincorsa fra guardie e ladri spesso porta ad esiti non particolarmente soddisfacenti! Di Adalberto Biasiotti.
31/03/2016: Sempre più vicini gli European Data Protection Days 2016
Il ruolo del data protection officer nel futuro regolamento. Di Adalberto Biasiotti
30/03/2016: Il Registro Nazionale dei Tumori Naso-Sinusali - ReNaTuNS
Un nuovo volume di Inail che riferisce dello stato dell’arte delle attività del ReNaTuNS
30/03/2016: Alcol al lavoro: modifiche alla normativa?
Depositata un’interrogazione parlamentare.
29/03/2016: Sonnolenza al volante: un killer silenzioso ed implacabile
Gli infortuni stradali rappresentano una vera e propria emergenza mondiale,
29/03/2016: Chiarimenti in tema di certificazione infortunio e malattia professionale
La Circolare Chiarimenti applicativi art. 21 del Decreto Legislativo n.151 del 2015 del Ministero della salute.
25/03/2016: L’aggressività in azienda non paga
Gestire fenomeni di violenza fisica o psicologica in azienda per garantire il benessere dell’intera organizzazione, è il tema di una ricerca presentata a Milano il 5 aprile 2016.
25/03/2016: Ridurre le morti causate dall’inquinamento domestico
Alcuni dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità indicano che nel mondo il 60% delle morti premature di donne è causata dall’inquinamento domestico.
24/03/2016: Un video per migliorare la sicurezza negli spettacoli dal vivo
È stato realizzato un video sull’uso degli strumenti di valutazione interattiva dei rischi online (OiRA) per valutare i rischi per la salute e la sicurezza nei locali pubblici e presso le imprese di produzione.
23/03/2016: Migliorare le strade e ridurre gli incidenti
Presentato dall’Automobile Club Milano un programma di attività per riqualificare la rete stradale, ridurre gli incidenti, contrastare i comportamenti scorretti dei guidatori, migliorare i sistemi di interscambio.
22/03/2016: La sicurezza parte dalla scuola
Un convegno a Genova il 23 marzo 2016 sulla sicurezza a scuola per avere più sicurezza nelle aule scolastiche!
22/03/2016: Un nuovo progetto per ridurre lo stress sul lavoro
Approvato un progetto sullo stress lavoro correlato che coinvolge 9 stati europei. Permetterà la realizzazione di un’analisi comparativa e favorirà un’alleanza strategica per individuare idonee soluzioni.
21/03/2016: Furti di biciclette: attenti ai portabici!
La fantasia dei malviventi non ha limiti. Ecco un nuovo trucco, grazie al quale il furto delle biciclette diventa semplicissimo. Di Adalberto Biasiotti.
18/03/2016: Omessa denuncia malattia professionale: entrano in vigore le nuove sanzioni
18/03/2016: Quaderni per immagini: la sicurezza nei cantieri e la comunicazione
Un convegno per presentare i nuovi quaderni. I presenti riceveranno in omaggio gli otto opuscoli della collana.
17/03/2016: Anche i proprietari del capannone responsabili dei sette morti nel rogo di Prato
Nessuna violazione diretta delle norme in materia di sicurezza sul lavoro, ma la responsabilità di avere affittato per uso industriale un immobile che sapevano essere strutturalmente inadeguato a tal utilizzo.
16/03/2016: Prepariamoci sin da ora al nuovo regolamento generale per la protezione dei dati
E' bene che tutti coloro che si occupano di protezione dati personali si attivino fin da adesso, come ha fatto l’articolo 29 Working party. Di Adalberto Biasiotti
15/03/2016: Nuove disposizioni sui contenuti dei corsi di formazione di prevenzione incendi per i professionisti
Nota n.1284 del 2 febbraio 2016 che tiene conto dell’evoluzione della normativa in materia di prevenzione incendi
14/03/2016: La strada: prima causa di morte per i lavoratori
Per i lavoratori la strada rappresenta un pericolo costante e di assoluta gravità
14/03/2016: La sorveglianza sanitaria per i viaggi lavorativi all'estero
Il ruolo del medico competente nella gestione delle trasferte lavorative in paesi con scadenti condizioni igieniche
86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96