Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

21/03/2024: Urgente rivedere le norme sui subappalti

Il Presidente Nazionale ANMIL Zoello Forni per Business24tv

 L’intervista del Presidente nazionale ANMIL Zoello Forni per business24tv a cura di Maria Lucia Panucci

“Basta chiamarle morti bianche. Sono lavoricidi. Diamo alla testimonianza un riconoscimento normativo”

Dopo i cinque morti nel cantiere di Firenze o la strage di Brandizzo (ma l’elenco ahimè è lunghissimo), rimane viva più che mai l’attenzione su un tema, la sicurezza sui luoghi di lavoro, su cui non si riescono a spegnere i riflettori e che ci obbliga ad un momento di riflessione. Qual è la situazione nel nostro Paese e cosa serve per intervenire davvero? Lo abbiamo chiesto a Zoello Forni, presidente nazionale di ANMIL-Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro.

Presidente, perché ancora nel 2024 si parla con tanta frequenza di morti sul lavoro? Cos’è che non va?

«In un Paese in cui il lavoro, per dettato Costituzionale, è principio fondante e diritto di tutti i cittadini, ancora oggi in media tre persone perdono la vita proprio lavorando. Dal 2008, anno di entrata in vigore del Testo Unico su salute e sicurezza dei lavoratori, il bilancio infortunistico non ha fatto registrare miglioramenti apprezzabili: i dati su infortuni e malattie professionali si mantengono pressoché costanti e ben lontani dall’abbattimento auspicato all’indomani del varo della nuova normativa. Nonostante l’attenzione politica e mediatica, lo studio, i progressi normativi e scientifici, c’è ancora una vasta zona d’ombra dentro la quale continuano a prevalere disinformazione, noncuranza e violazione delle regole che il nostro ordinamento ha fissato a tutela dei lavoratori: un terreno troppo insidioso, nel quale gli incidenti sul lavoro rimangono una costante inaccettabile nella cronaca quotidiana. La società si evolve, il lavoro cambia ed emergono rischi sempre nuovi con i quali spesso non siamo al passo per arginarli e che si sommano a quelli che ci portiamo dietro da generazioni: così nel 2023 si può morire facendo consegne a bordo di una bicicletta per conto di un datore di lavoro “digitale”, ma si può ancora rimanere vittima del ribaltamento di un trattore o cadere da un’impalcatura esattamente come cinquant’anni fa».

Quali sono i dati in vostro possesso relativi al 2023 ed inizio 2024? Si può parlare di una vera e propria emergenza?

«Nel mese di gennaio 2024 sono stati denunciati all’INAIL circa 42.000 infortuni sul lavoro che segnano un incremento del 6,8% rispetto al mese di gennaio 2023; i morti denunciati sono stati 45 in leggera crescita rispetto all’analogo mese dell’anno precedente, quando ne erano stati registrati 43. In forte aumento le malattie professionali: circa 6.200 per un incremento del 30,7%. I dati infortunistici relativi al mese di gennaio 2024 si pongono in evidente controtendenza rispetto all’intero anno precedente. Nel 2023, infatti, ci fu un calo di infortuni del 16,1% rispetto all’anno precedente; al 31 dicembre 2023 le denunce rilevate erano circa 585.000 rispetto alle quasi 700.000 dell’anno 2022.  Sempre nel 2023 si era registrata una flessione anche per gli infortuni mortali, scesi da 1.090 del 2022 a 1.041 del 2023 (-4,5%). Significa, dunque, che dopo un 2023 molto positivo, all’inizio di questo anno si sta profilando una preoccupante inversione di tendenza? Stiamo entrando forse all’interno di una emergenza sociale? A nostro parere è ancora prematuro fare affermazioni del genere. Innanzitutto va detto che non si possono considerare molto probanti e significativi i dati relativi ad un singolo mese. Inoltre, se allarghiamo il campo di osservazione agli anni precedenti, notiamo che gli infortuni del mese di gennaio 2024 risultano in forte calo rispetto al mese di gennaio 2022 (-26,8%) e perfino rispetto al mese di gennaio 2019 (-12,1%). Anche gli infortuni mortali di gennaio 2024, che sono cresciuti di 2 unità rispetto a gennaio 2023, segnano un calo di 1 caso rispetto allo stesso mese del 2022 e sono in linea con gennaio 2019, mese immune dalla pandemia. Per quanto riguarda, infine, le malattie professionali la crescita di denunce del 30,7% rispetto a gennaio 2023 non ha fatto altro che proseguire la crescita vorticosa già registrata sul mese di gennaio 2022 (addirittura +88,7%) e +26,7% su gennaio 2019, anno precedente la pandemia. Quella delle malattie professionali è una crescita ininterrotta che prosegue a ritmi molto sostenuti sin dal 2008. In conclusione potremmo sicuramente affermare che la situazione è da ritenere di per sé grave, perché circa 1.800 infortuni e 3,5 morti al giorno (compresi ferie e festivi) rappresentano una vera vergogna per un Paese civile; per non parlare dei circa 2.000 tumori che ogni anno vengono denunciati all’INAIL».

 

Quali sono i settori più a rischio e perché?

«Storicamente nel nostro Paese i settori di attività economica che presentano i maggiori livelli di rischio infortunistico sono quelli dove è preponderante o esclusiva la lavorazione di tipo manuale e/o che richiede il diretto e costante contatto con macchinari, mezzi o vari strumenti di lavoro. In particolare parliamo di Costruzioni, Trasporti e Agricoltura. In valori assoluti questi soli tre settori assommano quasi la metà dei morti che avvengono in ambito lavorativo: considerando la media annua dell’ultimo quinquennio (escluso il biennio della pandemia) le Costruzioni fanno registrare 131 infortuni mortali (17% del totale), i Trasporti 118 morti (15% del totale), l’Agricoltura circa 100 morti (13% del totale). Ma anche in termini relativi questi settori si trovano ai primi posti nella graduatoria degli Indici di frequenza infortunistica, che vengono calcolati periodicamente dai tecnici INAIL. Per ciò che riguarda le Costruzioni la frammentazione delle imprese, per lo più di piccole o piccolissime dimensioni (sulle 720.000 aziende assicurate all’Inail ben 655.000, oltre il 90%, hanno meno di 10 addetti) sparse su tutto il territorio nazionale le rende di difficile controllo da parte degli Ispettori del Lavoro. Sicuramente la scarsa attenzione alla sicurezza, il poco rispetto delle normative, il mancato utilizzo dei dispositivi di prevenzione e forte presenza di lavoratori irregolari o addirittura in “nero” caratterizzano questo settore dove circa il 50% dei morti sul lavoro avvengono per “caduta dall’alto”. I Trasporti rappresentano anch’essi un settore ad alta pericolosità legata al più generico “rischio stradale”, soprattutto per quanto riguarda gli autotrasportatori. Il lavoro agricolo è reso particolarmente pericoloso per l’utilizzo di macchinari il più delle volte obsoleti e mancanti dei dispositivi di protezione tecnologicamente avanzati. Se a questo si aggiunge poi che il nostro Paese è prevalentemente collinare si comprende perché il 60% circa dei morti in agricoltura è causato dal ribaltamento del trattore».    

Fonte: ANMIL


28/04/2017: 28 aprile: giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro

I temi proposti da EU-OSHA e ILO per la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro e la Giornata della memoria dei lavoratori.


28/04/2017: 1 maggio: concerto per la sicurezza sul lavoro

Il primo maggio si terrà a Terracina (LT) la prima edizione di “#primomaggioterracina”, un grande concerto per la sicurezza sul lavoro.


27/04/2017: MUD: proroga al 31 dicembre ed esenzione per le zone colpite dal sisma

Per imprese ed enti aventi sede nelle zone colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017 nel centro Italia il Modello Unico Ambientale è stato prorogato al 31/12/2017 ed è stata prevista l’esenzione in caso di non disponibilità dei dati.


27/04/2017: La manovra correttiva e il documento di regolarità contributiva

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50. Le novità relative al documento di regolarità contributiva.


26/04/2017: Workers’ Memorial: per una regione senza amianto

Conferenza Regionale Amianto il 28 aprile a Bologna: Cgil-Cisl–Uil e la Regione Emilia-Romagna insieme nella giornata mondiale delle vittime del lavoro e dell’amianto.


26/04/2017: Workers’ Memorial: forum sicurezza a Torino

In occasione della Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, dal 26 al 28 aprile si tiene a Torino il Forum Internazionale della Sicurezza e della Salute, promosso da quattro ordini professionali.


21/04/2017: Quarto elenco di valori per l’esposizione a sostanze pericolose

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Direttiva europea 2017/164 del 31 gennaio 2017 che definisce un quarto elenco di valori indicativi di esposizione professionale.


20/04/2017: Salute e sicurezza sul lavoro nell’agenda ONU 2030

In relazione al progetto “Safety Heroes Week” si terrà il 28 aprile 2017 a Roma il convegno “Salute e sicurezza sul lavoro nell’agenda ONU 2030”.


19/04/2017: Salute e sicurezza nella UE: incontro a Roma

A Roma si terrà il 27 aprile per il Workers’ Memorial Day un evento organizzato da Cgil, Cisl e Uil dal titolo “Garantire la salute e la sicurezza di ogni posto di lavoro nell’Unione Europea: legislazione, contrattazione collettiva e dialogo sociale”.


18/04/2017: Workers’ Memorial Day a Milano

A Milano il Centro per la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita organizza per il 28 aprile l’incontro gratuito “Salute e sicurezza sul lavoro: ieri - oggi – domani”.


14/04/2017: Dal 19 aprile al via la prima fase di assegnazione dei fondi del bando Isi 2016

244 milioni di euro a fondo perduto per contribuire alla realizzazione di interventi per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro


13/04/2017: Albo Nazionale Gestori Ambientali: procedura di rinnovo dell’iscrizione

Il Comitato Nazionale dell’Albo Gestori Ambientali ha emanato alcune precisazioni in merito alla procedura ed alle tempistiche di rinnovo dell’iscrizione.


11/04/2017: Albo Nazionale Gestori Ambientali: conservazione dei provvedimenti d’iscrizione

Le corrette modalità di conservazione dei provvedimenti d’iscrizione rilasciati in formato elettronico.


07/04/2017: La partecipazione dei lavoratori nella gestione della sicurezza

Studio successivo all’indagine ESENER-2 sulla partecipazione dei lavoratori:confronta i risultati!


06/04/2017: Telefoni cellulari: rischiamo la salute?

Indicazioni per un uso prudente di smartphone e altri dispositivi wi-fi.


05/04/2017: Reach: la scadenza del 31 maggio

La scadenza ultima per la pre-registrazione è il 31 maggio 2017


05/04/2017: Servizi per i sistemi di sicurezza antincendio e i sistemi di sicurezza

In italiano la UNI CEI EN 16763


04/04/2017: Disciplina sanzionatoria violazione disposizioni import-export sostanze chimiche pericolose

Il Decreto Legislativo 10 febbraio 2017, n. 28


04/04/2017: Comitato Unico di Garanzia

Il programma per il 2017.


03/04/2017: Sicurezza nelle scuole: alcune sentenze

Sono state inserite in banca dati alcune sentenze della Corte di Cassazione relative alla sicurezza nelle scuole.


69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79