26/03/2024: Verso la nuova legislatura europea. Verso il patto sul futuro
Nel decimo Quaderno ASviS, presentato a Sergio Mattarella: la ricognizione del mandato della legislatura europea 2019-2024 verso le elezioni di giugno, nella prospettiva degli SDGs e del vertice Onu sul futuro del prossimo settembre 2024.
Il nuovo quaderno obiettivi di sviluppo sostenibile e politiche europee “verso il patto sul futuro”, pubblicato il 12 marzo e presentato in anteprima al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è la quarta edizione dello sforzo ricognitivo e di messa a sistema delle politiche europee nel quadro degli SDGs, avviato dall’ASviS nel 2020 con la pubblicazione del primo Quaderno “dal Green deal al Next Generation Eu”.
Questa nuova pubblicazione giunge in un momento di svolta per la politica europea in vista delle elezioni dell’8-9 giugno, a oltre metà percorso temporale per l’attuazione degli Obiettivi dell’Agenda 2030. Come evidenzia il direttore scientifico dell’ASviS Enrico Giovannini nell’introduzione, la prossima legislatura europea sarà decisiva per confermare quanto fatto finora, accelerare la trasformazione del sistema socioeconomico nella direzione di uno sviluppo sostenibile “a tutto tondo”, come peraltro previsto dal Trattato dell’Unione e migliorare la sua governance, muovendo passi concreti verso un approccio federale compiuto.
Quest’ultima edizione, introduce come novità anche il confronto con la dimensione internazionale per l’attuazione degli SDGs, specificamente dedicata a contribuire al dibattito sul vertice del futuro indetto dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres per il prossimo mese di settembre 2024, colmando un vuoto d’attenzione mediatico su questo argomento fondamentale, per il futuro del pianeta, per l’Europa e per il nostro Paese.
Il Capitolo 1 del Quaderno “Verso un nuovo contratto sociale”, mette in evidenza come nel dibattito delle istituzioni internazionali, le proposte e le posizioni assunte dall’Ue in sede di Consiglio, e dunque da parte dei nostri leader nazionali, sono assolutamente coerenti e allineate alla necessità di accelerare il processo d’attuazione degli SDGs e di sostenere un “patto per il futuro” orientato all’azione in sede di vertice sul futuro, il cui scopo dichiarato è di mettere il turbo (turbocharging) all’attuazione degli SDGs, quale condizione per mantenere la possibilità di un futuro prospero e sostenibile guardando oltre il 2030.
Il Capitolo 2 “Semestre europeo oltre il Pil”, entra nel vivo delle politiche europee illustrando come i meccanismi di coordinamento macro-economico delle politiche nei 27 Paesi dell’Ue si siano orientati in maniera sistemica per attuare anche gli SDGs, in particolare a partire dalla fine del 2019 con il programma di mandato alla presidenza di Ursula von der Leyen.
Il Capitolo 3 sviluppa l’analisi per Goal del mandato legislativo 2019-2024. Rispetto alla stessa analisi per Goal di recente svolta dalla Commissione europea con la revisione volontaria dell’Unione europea sui progressi dell’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, preparata in vista del High level political forum di New York del luglio 2023, l’analisi effettuata dal presente documento riprende alcuni dei contenuti dei policy brief del segretario generale Guterres finalizzati ad alimentare il dibattito interistituzionale e con la società civile in vista del vertice sul futuro di settembre 2024, nella prospettiva di sollecitare riflessioni e nuovi stimoli per le politiche dell’Ue della prossima legislatura. Allo stesso modo la messa a confronto degli impegni dell’ultima Cop 28 di Dubai sul clima e della Cop 15 di Kunmings-Montreal sulla biodiversità, assunti anche dal nostro attuale governo, in concertazione con il Consiglio dell’Ue, intendono mettere in luce il più alto livello d’ambizione rispetto agli stessi obiettivi del Green deal europeo, aprendo alla prospettiva di una maggiore coerenza e impegno per la transizione verde nella prossima legislatura 2024-2029.
Nell’esposizione delle proposte presentate, vengono anche valorizzati alcuni pareri e contributi d’idee più avanzati e innovativi rispetto a quanto prodotto nel mandato 2019-2024, espressi in atti formali da parte del Parlamento europeo (quale la stessa proposta di riforma dei Trattati Ue e le proposte per la definizione di una vera e propria strategia e sistema strutturato di governance per gli SDGs ), oltre che dal Comitato economico e sociale europeo e dal Comitato delle regioni, quali importanti espressioni qualificate e rappresentative nel processo democratico europeo, importanti fonti di ispirazione del processo politico, a cui non è conferita adeguata attenzione nel dibattito politico e mediatico nazionale.
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Fonte: ASVIS
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