Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

02/10/2024: Zoonosi: la prossima pandemia potrebbe arrivare dall’Artico

La rivista scientifica Nature lancia l’allarme: la regione artica potrebbe diventare un focolaio di patogeni virali. Lo scioglimento dei ghiacci sta rilasciando microrganismi congelati da migliaia di anni. È necessario un trattato.

Presentiamo un articolo pubblicato all’interno del progetto FuturaNetwork.

 

Tra il 1979 e il 2021, l’Artico si è riscaldato quattro volte più velocemente della media globale e tra le varie conseguenze (tra cui: rilascio di gas serra, innalzamento del livello del mare ed effetti sui fenomeni meteorologici) potrebbe esserci la nascita di nuove pandemie. A dirlo è Christian Sonne, professore presso il dipartimento di Ecoscienza della Aarhus University a Roskilde, in Danimarca, in un articolo pubblicato il 4 settembre su Nature. Sonne ha trascorso, dal 1997 a oggi, quasi tutte le sue estati nella regione artica, monitorando le variazioni dei livelli di inquinamento, degli habitat e dei sistemi alimentari con un approccio “One Health”, che connette gli effetti tra fauna selvatica, esseri umani ed ecosistemi.

 

“È probabile che l’Artico diventi un focolaio di malattie zoonotiche che si trasmettono agli esseri umani da altri animali”, dice Sonne. “Dobbiamo prendere sul serio la possibilità che la prossima pandemia possa arrivare da Nord”.

 

Ma perché?

Circa il 60% delle malattie infettive emergenti sono zoonotiche, trasmettendosi dunque dagli animali agli esseri umani. La loro comparsa e diffusione sono in genere legate alla perdita di biodiversità e ai mutamenti dei sistemi alimentari, fattori presenti in modo allarmante nell’Artico. Inoltre, lo scioglimento del ghiaccio marino permette alle forever chemicals – ovvero le sostanze chimiche eterne, che possono persistere all'infinito nell'ambiente e nel corpo e che sono largamente utilizzate dall’essere umano (scontrini, padelle da cucina, schiume antincendio e molto altro) – di filtrare con maggiore facilità e diffondersi negli ambienti artici.

 

Tra queste sostanze rientrano mercurio, le Pfas (sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche) e i Pcb (bifenili policlorurati), noti per modulare i sistemi immunitari umani e animali e aumentare la vulnerabilità alle infezioni respiratorie. E le specie autoctone, come gli orsi polari, non sono assolutamente pronte a riceverle, dato che non vi sono mai state esposte.

 

Inoltre, c’è il rilascio di antichi microrganismi congelati da migliaia di anni nel ghiaccio e nei sedimenti, per cui gli esseri umani e gli altri animali non hanno difese immunitarie adeguate.

 

Il vero problema è che questi fattori di rischio sono destinati ad aumentare. Già nel 2030 si potrebbe avere la prima estate artica senza ghiaccio. Inoltre, l’Oceano artico, dotato di grandi risorse per il settore energetico, della pesca e del turismo, non è soggetto ad alcun trattato globale che ne regoli lo sfruttamento, un aspetto che ne velocizza il deperimento.

 

“L’attuale percezione è che l'Artico possieda un’attività microbica relativamente bassa”, commenta Sonne. Quindi, rispetto alle latitudini temperate e tropicali, vengono investite molte meno risorse nello studio delle zoonosi della regione, e le minacce vengono scarsamente sorvegliate. “Questo approccio deve cambiare”.

 

Come fare?

Sonne avverte che alcuni gruppi di ricercatori canadesi stanno già iniziando a prelevare liquami per analizzare la presenza di patogeni virali. Ma non basta. “Questo tipo di approccio dovrebbe essere combinato con un migliore accesso all'assistenza sanitaria della comunità, ispezioni cliniche e consultazioni con medici locali”. Secondo Sonne, infatti, un grande problema della regione è la manipolazione e il consumo di carne cruda o essiccata da parte delle comunità di cacciatori. “Corsi di igiene, ispezione della carne e una migliore sorveglianza delle malattie sviluppati in collaborazione con quelle comunità possono aiutare sia a sostenere la sicurezza alimentare sia a prevenire gli eventi di spillover”.

 

Per quanto riguarda la fauna selvatica, bisogna attivare programmi di sorveglianza annuali e stagionali, con i relativi finanziamenti. Inoltre, è indispensabile incrementare gli sforzi per ridurre l’inquinamento, salvaguardare la biodiversità e ridurre le emissioni di gas serra per evitare uno scenario da “Ground zero artico”. Sonne porta come esempio positivo le negoziazioni delle Nazioni Unite (attualmente in corso) per un trattato contro l’inquinamento da plastica, mostrando che la collaborazione intergovernativa e interdisciplinare tra salute pubblica, conservazione della biodiversità, inquinamento e sicurezza alimentare possono coesistere e costruire qualcosa di buono.

 

Per fare davvero la differenza, però, c'è bisogno di un piano di monitoraggio e valutazione dell'Artico, sostenuto da un trattato, che combini la sorveglianza dell'inquinamento e delle malattie. Ciò è attualmente difficile da realizzare tramite il Consiglio Artico, data l'assenza della Russia (e dei dati russi) a causa dell’invasione dell’Ucraina. Un’opportunità per migliorare la situazione potrebbe essere offerta da un accordo in materia di prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie, anche questo in fase di negoziazione presso l'Organizzazione mondiale della sanità.

 

“Bisogna agire ora”, sintetizza Sonne. “Altrimenti diventerà più difficile mitigare le interazioni con la fauna selvatica e diagnosticare, curare e isolare le persone infette, e il rischio di una futura pandemia non potrà che aumentare”.

 

Articolo di Flavio Natale

 

 

Fonte: FuturaNetwork


08/07/2019: Sulla responsabilità del proprietario non committente

Gli obblighi di sicurezza di cui all’art. 90 del d. lgs 81/08 gravano esclusivamente sul committente da intendersi come colui che ha stipulato il contratto d’appalto.


05/07/2019: I grandi autori della satira raccontano disabilità e sicurezza sul lavoro

"Ridiamo?” è una raccolta di vignette realizzate dai più famosi illustratori satirici d’Italia


04/07/2019: Big Data: linee guida e raccomandazioni di policy

Indagine conoscitiva congiunta di Agcom, Agcm e Garante privacy


03/07/2019: Stress termico sul lavoro

Le problematiche relative al microclima dei cosiddetti ambienti “severi” (caldi e freddi).


02/07/2019: Fatalismo e sicurezza

L’atteggiamento fatalista può influenzare il rapporto con la sicurezza nel posto di lavoro. Un tema interculturale da non trascurare.


01/07/2019: Buone pratiche per la sicurezza nei cantieri

Un concorso seleziona le migliori


28/06/2019: Il sostegno alle imprese per il reinserimento lavorativo degli infortunati sul lavoro: un’opportunità da cogliere

Occorre fare rete tra istituzioni e parti sociali


27/06/2019: Con il cuore oltre ogni barriera: la bella storia di Daniele

Online una nuova ed emozionante testimonianza, parte della campagna di narrazione in cui gli assistiti Inail raccontano la propria esperienza di rinascita e reinserimento sociale dopo un infortunio sul lavoro


26/06/2019: Franco Bettoni verso la presidenza di Inail

Dopo aver guidato per oltre dieci anni l'Anmil, Bettoni prende il posto di Massimo De Felice alla guida dell'Istituto. Forni (Anmil): “Per la prima volta, la presidenza dell'Inail a un invalido del lavoro”


25/06/2019: L’OiRA diventa globale

Lo strumento innovativo per la valutazione dei rischi sul luogo di lavoro


24/06/2019: Criptovalute. "Con la moneta i big del web diventano Stati-padroni"

Intervista ad Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali


21/06/2019: Attività di recupero rifiuti autorizzate in forma ordinaria

Sulla conversione in legge del DL "Sblocca cantieri".


20/06/2019: Rischio industriale: quesito sulle distanze danno emissioni atmosfera

La risposta a un quesito dal Coordinamento per l’uniforme applicazione sul territorio nazionale del D. Lgs. 105/2015


19/06/2019: Dal 20 al 22 giugno l’Inail alla decima edizione del Festival del Lavoro

Nell’ambito della manifestazione l’Istituto promuove due eventi dedicati alla revisione del sistema tariffario e alla campagna di comunicazione #storiediprevenzione


18/06/2019: Il direttore esecutivo dell’EU-OSHA parla dei tumori professionali

Un’intervista con Euronews


17/06/2019: Relazione annuale 2018 dell'Eu-Osha

La relazione sintetizza come l’EU-OSHA abbia perseguito il suo obiettivo di rendere i luoghi di lavoro più sicuri e più sani in Europa. 


14/06/2019: Si aggrava ancora il bilancio delle morti sul lavoro

Il commento di ANMIL ai dati INAIL del primo quadrimestre del 2019.


13/06/2019: Incentivi alle imprese, coltivare il riso con macchinari più sicuri

In un video-racconto l’esperienza di quanto realizzato, anche grazie ai contributi Isi Inail, da un’azienda agricola specializzata nella produzione del cereale. È il secondo episodio della campagna informativa #storiediprevenzione, basata su interviste ai beneficiari dei finanziamenti


12/06/2019: Convegno: Civa: nuova procedura telematica di certificazione verifica impianti e attrezzature

Si terranno a Saronno e Lecco, mercoledì 19 e venerdì 21 giugno 2019, due convegni gratuiti organizzati da INAIL.


11/06/2019: Danno biologico: gli indennizzi in capitale per infortunati sul lavoro e tecnopatici aumentano del 40%

Via libera della Corte dei Conti al decreto ministeriale di approvazione della nuova tabella proposta dall’Inail, che migliora significativamente la prestazione economica che spetta ai lavoratori per i quali sia stata accertata una menomazione dell’integrità psicofisica compresa tra il 6% e il 15%


47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57