La formazione del referente Covid-19 nelle scuole
A poche settimane dall’inizio delle scuole, ci sono ancora alcuni aspetti che devono essere confermati e decisi, sia a livello nazionale che a livello regionale. Una certezza è invece la presenza in ogni istituto scolastico di almeno due referenti COVID-19. A parlare di questa figura è il Rapporto ISS COVID-19 n. 58/2020 intitolato “ Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia” redatto da un gruppo di lavoro di cui hanno fatto parte ISS, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, INAIL, Fondazione Bruno Kessler, Regione Emilia-Romagna, Regione Veneto.
La riapertura delle scuole, considerando anche l’aumento dei casi di positività ai tamponi di questo ultimo periodo, comporta dal punto di vista epidemiologico un possibile aumento del rischio della circolazione del virus nella comunità. È quindi fondamentale che in ogni scuola siano presenti degli addetti formati in grado di rispondere prontamente a casi sospetti/probabili e confermati di COVID-19 nonché di attuare strategie di prevenzione previste nei protocolli. Ogni scuola dovrà seguire le indicazioni per la prevenzione dei casi COVID-19 del Ministero della Istruzione, del Ministero della Salute e del Comitato Tecnico Scientifico nonché eventuali Ordinanze Regionali. Ovviamente le persone identificate come referenti dovranno conoscere e poter sempre avere accesso alle norme in vigore. Ad oggi, in particolare, i seguenti documenti rappresentano l’attuale riferimento:
- Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021 del Ministero dell’Istruzione
- Ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico e le modalità di ripresa delle attività didattiche per il prossimo anno scolastico”, approvato in data 28/5/2020 e successivamente aggiornato il 22/6/2020 del Comitato Tecnico Scientifico
- Circolare n. 18584 del 29 maggio 2020: “ Ricerca e gestione dei contatti di casi COVID-19 (contact tracing) ed App IMMUNI”
- Rapporto ISS COVID-19 n. 1/2020 Rev. - Indicazioni ad interim per l’effettuazione dell’isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell’attuale contesto COVID-19. Versione del 24 luglio 2020.
- Rapporto ISS COVID-19 n. 58/2020 intitolato “ Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”
Proprio secondo l’ultimo rapporto citato, si raccomanda (raccomandazione che potrebbe diventare obbligo quando governo e/o regioni legifereranno riguardo questa tematica) alle scuole e ai servizi educativi dell’infanzia di: “identificare dei referenti scolastici per COVID-19 adeguatamente formati sulle procedure da seguire”.
In pratica in ogni scuola deve essere identificato un referente (Referente scolastico per COVID-19), ove non si tratti dello stesso dirigente scolastico, che svolga un ruolo di interfaccia con il dipartimento di prevenzione e possa creare una rete con le altre figure analoghe nelle scuole del territorio. Deve essere identificato un sostituto per evitare interruzioni delle procedure in caso di assenza del referente.
Il referente scolastico per COVID-19 dovrebbe essere possibilmente identificato a livello di singola sede di struttura piuttosto che di istituti comprensivi e i circoli didattici, per una migliore interazione con la struttura stessa.
Il rapporto ISS COVID-19 n. 58, specifica che “Il referente del DdP (ovvero il referente che ogni ASL deve istituire e che dovrà tenere i rapporti con i referenti scolastici) e il suo sostituto devono essere in grado di interfacciarsi con tutti i referenti scolastici identificati, i quali devono ricevere adeguata formazione sugli aspetti principali di trasmissione del nuovo coronavirus, sui protocolli di prevenzione e controllo in ambito scolastico e sulle procedure di gestione dei casi COVID-19 sospetti/ o confermati”.
Cosa si intende però per adeguata formazione? Quali sono i contenuti che devono essere propri di un referente COVID-19 per poter svolgere al meglio la propria mansione?
Pensando ad un ipotetico programma, sicuramente il referente COVID-19 dovrà avere delle basi di microbiologia, conoscendo le caratteristiche del SARS COV 2 (coronavirus rivestito ad RNA a singolo filamento), la resistenza del virus nell’ambiente e soprattutto le modalità di trasmissione.
Conoscere le caratteristiche del microrganismo vuol dire comprendere meglio il significato delle azioni di prevenzione e contenimento. E’ evidente che se il referente è lo stesso dirigente, questo dovrà usufruire di queste conoscenze anche per l’elaborazione delle procedure specifiche che la scuola mette in atto. Se il referente non fosse il dirigente, lo stesso potrebbe collaborare alla stesura delle procedure che dovranno seguire le varie indicazioni sopra citate. Infatti il referente dovrà essere formato in modo molto minuzioso sia sulle norme che regolano la gestione COVID-19 nelle scuole che soprattutto sui protocolli e sulle procedure che ogni scuola elaborerà e dovrà seguire. Questo perché molte funzioni saranno appunto svolte dallo stesso o da suo sostituto.
Tali procedure non mireranno solamente alla prevenzione ma dovranno occuparsi anche della gestione dei casi sospetti o confermati di Covid19 a scuola. Per raggiungere gli obiettivi in entrambi gli aspetti (prevenzione e gestione emergenza) il referente dovrà essere formato su:
- Corrette modalità di sanificazione “regolare e periodica” degli ambienti e sanificazione straordinaria a seguito di caso accertato
- Corrette modalità di scelta e utilizzo DPI
- Modalità di comunicazione sia con il caso sospetto/confermato che con il referente dell’ASL nonché con gli enti preposti (118, medici curanti ecc).
È necessaria infatti una chiara identificazione, messa a punto e test di funzionamento anche del canale di comunicazione reciproca tra “scuola”, medici curanti (PLS e MMG) e Dipartimenti di prevenzione delle ASL (attraverso i rispettivi referenti) che andrà adattato in base alla tecnologia utilizzata (es. messaggistica breve, e-mail, telefono etc.).
La formazione del referente dovrà quindi soffermarsi anche sulla gestione dei vari scenari. Il documento ISS sopra riporta degli esempi, alcuni dei quali prevedono l’intervento diretto del referente, ovvero:
1) Caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, in ambito scolastico
Oppure
2) Nel caso di un numero elevato di assenze in una classe
Nel primo caso l’operatore scolastico che viene a conoscenza di un alunno sintomatico deve avvisare il referente scolastico per COVID-19. Lo stesso nell’immediato deve far partire la procedura stabilita dalla scuola, ovvero la chiamata ai genitori (il referente deve saper come gestire la chiamata), l’isolamento dello studente (il referente deve saper come approcciarsi allo studente e deve sapere quale aula va utilizzata per l’isolamento), la misurazione della temperatura (il referente o altro operatore devono sapere come misurare in modo sicuro la temperatura, che DPI indossare, e devono avere a disposizione strumenti specifici), effettuare o far effettuare la sanificazione specifica delle zone interessate (come detto il referente deve conoscere esattamente le procedure di sanificazione previste dalla scuola).
Nel secondo caso il referente scolastico per il COVID-19 deve comunicare al DdP se si verifica un numero elevato di assenze improvvise di studenti in una classe (es. 40%; il valore deve tenere conto anche della situazione delle altre classi) o di insegnanti. Anche per tale aspetto la formazione ha un ruolo importante, infatti il referente dovrà avere indicazioni precise su quali siano le percentuali oltre le quali è necessario avvisare il referente ASL.
Infine per quanto riguarda gli aggiornamenti i referenti scolastici covid19 dovranno rimanere aggiornati anche sulle più recenti scoperte riguardanti la patologia e il SARS COV 2, sull’andamento dei casi, sulle nuove fonti normative, questo anche grazie allo stretto contatto con il referente ASL del DdP.
Il gruppo di lavoro ISS e le altre istituzioni coinvolte nella preparazione delle misure di prevenzione, attraverso la piattaforma EDUISS fornirà un percorso formativo in tema di COVID-19 per la gestione dei casi sospetti o confermati di COVID-19.
I destinatari della formazione FAD sono i referenti COVID-19 per ciascuna istituzione o struttura scolastica e gli operatori sanitari dei DdP referenti COVID-19 per le scuole (consulenti o RSPP esterni non potranno accedere a tale corso). Il corso FAD asincrono di 9 ore sarà accessibile e fruibile alla coorte di utenti (previsti tra i 50.000 utenti) nel periodo 31 agosto /15 dicembre 2020.
Tale corso come dice il titolo sarà specifico sulla parte di gestione dei casi confermati o sospetti. È importante che il referente, oltre a quella parte, abbia una base, come scritto sopra, di microbiologia, di sanificazione e di utilizzo corretto DPI, e che a completamento del percorso sopra citato venga formato sugli specifici passi da seguire per applicare le procedure della propria scuola.
Una formazione su queste tematiche, per raggiungere davvero l’obiettivo, dovrebbero averla anche le altre figure come consulenti o RSPP che parlando di covid19 sono spesso il punto di riferimento delle attività e che presumibilmente affiancheranno i vari referenti nella stesura delle procedure e nella gestione dei casi.
Matteo Fadenti
Consigliere Nazionale AiFOS
Fonte: AIFOS
Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha attivato il percorso formativo gratuito per il personale scolastico ed educativo incaricato e per i professionisti sanitari incaricati. Gli interessati possono trovare tutte le informazioni cliccando qui |
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Rispondi Autore: Dani Mass - likes: 0 | 02/09/2020 (07:52:36) |
Domanda: sono un insegnante e RSPP, ho provato a chiamare l'ASL per sapere come contattare il referente DDP. Loro per ora non sanno assolutamente come comportarsi, come si risolve questo nodo? A chi bisogna fare riferimento? |
Autore: Bruno Pullin | 03/09/2020 (23:03:14) |
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Rispondi Autore: DONATO ERAMO - likes: 0 | 05/09/2020 (11:46:46) |
Leggo che Dani Mass è un insegnante e RSPP e fa riferimento a contatti con il referente DDP della ASL senza alcuna risposta. Mi chiedevo a mia volta e come RSPP, perchè Dani Mass non faccia riferimento al suo Medico Competente che come lui sono a supporto del Dirigente Scolastico (Datore di Lavoro ex DL 81/2008) che certamente di Covid ne sa qualcosa di più di tutti. |
Rispondi Autore: Sharon - likes: 0 | 21/02/2021 (08:26:00) |
Buongiorno, Sono la mamma di 2 bambini che frequentano la scuola primaria "Istituto comprensivo Giovanni Paolo II", sita in via Ruspoli, a Dragoncello, Roma. La referente Covid di tale istituto, nonché vicepreside, indossa costantemente la mascherina in modo inadeguato, ossia sotto il naso. È possibile una cosa del genere? |