Imparare dagli errori: ci si può infortunare con le scale portatili?
Brescia, 23 Mag – Come ricordato in un articolo di PuntoSicuro dedicato agli infortuni nei luoghi di lavoro e negli ambienti di vita, secondo alcuni dati dell’Inail, relativi al periodo 2000/2011, si osserva che degli infortuni avvenuti con il coinvolgimento di scale portatili, ben il 30% sono gravi, contro il 20% degli infortuni gravi sul totale dei riconosciuti. Dunque gli infortuni con le scale portatili non sono solo molto diffusi nel mondo del lavoro, ma sono spesso gravi.
Per questo motivo torniamo anche oggi a destinare una puntata di “ Imparare dagli errori”, dedicata al racconto degli infortuni professionali, alle conseguenze dell’utilizzo problematico (prassi sbagliate, scale non idonee, fretta, …) delle scale portatili per i lavori in altezza.
I casi di infortunio presentati sono tratti, come sempre, dall’archivio di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
Ci soffermiamo su:
- I casi di infortunio nell’utilizzo delle scale portatili
- Cosa fare prima dell’uso delle scale portatili
I casi di infortunio nell’utilizzo delle scale portatili
Nel primo caso l’infortunio avviene durante delle attività di misurazione.
Un lavoratore ed un collega si trovano nel sottotetto di un edificio in costruzione per eseguire delle misurazioni, in particolare per rilevare la distanza tra il bordo esterno della trave orizzontale posta a 4 m di altezza dal pavimento del locale ed il bordo del tetto.
Per eseguire la misura il lavoratore sale su una scala metallica portatile lunga 5 m, appoggiata contro la trave, fino a circa 3 m di altezza, mentre il collega sale sul piano di calpestio del ponteggio eretto attorno all'edificio. Mentre il lavoratore stando sulla scala si sporge leggermente per porgere l'estremità del metro di misura esteso al collega che si trova sul ponteggio vicino, la scala scivola alla base e cade a terra provocando la caduta sul pavimento del lavoratore che subisce una contusione cranica.
Le indagini hanno evidenziato che l'instabilità della scala “era dovuta alla presenza di un leggero strato di ghiaccio sia sotto i dispositivi antisdrucciolo posti alla base della scala, sia sul pavimento”.
Dunque il fattore causale rilevato nella scheda fa riferimento al fatto che l’infortunato “utilizzava una scala non idonea in presenza di ghiaccio”.
Nel secondo caso l’infortunio avviene durante la realizzazione del banchinaggio (l’insieme di banchine che compone l'armatura provvisoria di una costruzione).
Un lavoratore, insieme ad altri colleghi, è intento alla realizzazione del banchinaggio del primo solaio di un centro commerciale. In particolare lavora a una quota di circa 3 metri da terra, utilizzando una scala portatile a mano ad un tronco appoggiata ad un elemento ligneo del banchinaggio.
Durante la fase lavorativa, a causa di un suo brusco movimento, perde l'equilibrio, cadendo a terra procurandosi fratture alla gamba destra. Si precisa che la scala utilizzata era sprovvista di idonei dispositivi antisdrucciolo ai piedi, e non risultava dotata di idoneo sistema di trattenuta. Anche in questo caso siamo, dunque, di fronte a scale non sicure.
Il terzo caso riguarda, infine, un infortunio avvenuto durante attività di pulizia.
Un addetto, insieme alla collega, è incaricato di pulire le vetrate presso la ditta Z. Oltre ai normali attrezzi di lavoro (detergenti, stracci, secchi, spazzole) gli è stata messa a disposizione una scala portatile a sfilo a tre elementi, non adeguata all'operazione da svolgere, per raggiungere le parti alte delle vetrate.
La scala viene utilizzata dall’addetto come scala d’appoggio (può essere usata anche come scala doppia) e dopo averla posizionata nella seconda vetrata (ha già pulito la prima), mentre sale, giunto a circa 3,5 m d’altezza, la scala scivola al piede facendolo cadere. Riportava la frattura – lussazione piede dx.
La scala è scivolata al piede perché “era stata posizionata non correttamente (troppo piede)” dall’addetto che “non era a conoscenza della giusta pendenza da dare alla scala”.
Questi i fattori causali:
- l’infortunato “posizionava la scala a sfilo con troppo piede”;
- scala a sfilo a tre elementi non adeguata all’operazione che svolge”.
Cosa fare prima dell’uso delle scale portatili
Dopo aver già fornito varie informazioni, nelle scorse puntate di “Imparare dagli errori”, sull’importanza di scegliere attrezzature di lavoro adeguate, presentiamo oggi alcune indicazioni tratte da un Quaderno Tecnico per i cantieri temporanei o mobili, elaborato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) dell’ Inail, e dal titolo “ Scale portatili”.
Nel documento sono, ad esempio, riportate varie indicazioni di cui tener conto prima dell’uso della scala:
- “assicurarsi di essere in condizioni fisiche che consentano l’uso della scala. Alcune condizioni mediche, assunzione di farmaci o abuso di alcol o droghe potrebbero rendere l’uso della scala non sicuro;
- assicurarsi che sia correttamente posizionata per evitare danni se la si trasporta su un portapacchi o in un autocarro;
- ispezionarla dopo la consegna e prima del primo utilizzo per verificare le condizioni e il funzionamento di ogni sua parte;
- controllare visivamente che non sia danneggiata e che possa essere utilizzata in modo sicuro all’inizio di ogni giornata di lavoro;
- effettuare l’ispezione periodica secondo le istruzioni del fabbricante;
- assicurarsi che sia adatta all’impiego specifico;
- eseguire una valutazione del rischio in conformità alla legislazione del Paese di utilizzo prima di utilizzarla sul luogo di lavoro;
- verificare il peso massimo ammesso sulla stessa;
- verificare le condizioni della superficie di lavoro di appoggio;
- verificare l’integrità e la presenza di tutti i componenti, compresi i piedini di gomma o di plastica che devono essere inseriti correttamente nella loro sede;
- non utilizzarla se danneggiata;
- verificare che i gradini siano puliti, asciutti ed esenti da olii, da grassi e da vernici fresche;
- verificare che non ci siano pericoli potenziali nella zona di attività sia in alto vicino al luogo di lavoro che nelle immediate vicinanze (non usare la scala vicino a porte o finestre, a meno che non siano state prese precauzioni che consentono la loro chiusura; non collocare la scala in prossimità di balconi, pianerottoli, senza opportuni ripari o protezioni, non usare le scale metalliche in adiacenze di linee elettriche);
- verificare che per i lavori sotto tensione venga utilizzata solo quella per l’uso specifico;
- verificare se la presenza di altri lavori possa avere interferenze pericolose;
- verificare che lo spazio davanti e ai lati della stessa sia libero da ostacoli;
- verificare che le condizioni atmosferiche siano adatte (assenza di vento, pioggia, ghiaccio al suolo ecc.);
- verificare che sia montata nella posizione corretta ovvero con la corretta angolazione per una scala di appoggio (angolo di inclinazione circa 1:4), con i pioli o i gradini orizzontali e completamente aperta per una scala doppia;
- verificare che i dispositivi di ritenuta, se previsti, siano completamente bloccati prima dell’uso;
- verificare che essa sia posizionata su una base piana, orizzontale e non mobile;
- verificare che essa sia appoggiata contro una superficie piana e non fragile e sia assicurata prima dell’uso, per esempio legandola o utilizzando un dispositivo di stabilizzazione adatto”.
Ricordiamo, in conclusione, che nel Quaderno Tecnico dell’Inail sono riportate anche le buone prassi da mettere in atto durante e dopo l’uso delle scale.
Tiziano Menduto
Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 3345, 5891 e 5670 (archivio incidenti 2002/2015).
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