Imparare dagli errori: quando si utilizzano trabattelli non idonei
Brescia, 10 Ott – Nelle scorse settimane “Imparare dagli errori”, la rubrica di PuntoSicuro dedicata al racconto degli infortuni professionali, si è soffermata sui rischi e sulle dinamiche infortunistiche correlate all’uso dei trabattelli (chiamati anche ponti su ruote), torri mobili, costituite da elementi prefabbricati con uno o più impalcati di lavoro, che poggiano a terra attraverso delle ruote.
Torniamo a parlare anche oggi dei ponti su ruote soffermandoci in particolare su una delle cause ricorrenti di infortuni: l’utilizzo di trabattelli non idonei o non correttamente montati.
Come sempre i casi di infortunio presentati sono tratti dall’archivio di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
Questi i due argomenti affrontati nell’articolo:
- Gli incidenti nell’uso di trabattelli non idonei
- La scelta del trabattello e il manuale di istruzioni
Gli incidenti nell’uso di trabattelli non idonei
Nel primo caso l’infortunio riguarda un pensionato che lavora presso una ditta edile.
Il lavoratore sta operando sopra un trabattello intento a realizzare una passerella di legno nell'ambito di un cantiere.
Improvvisamente perde l'equilibrio e precipita da un'altezza di 3 metri riportando ferite mortali.
Si rileva che il trabattello non era installato in modo idoneo perché privo di parti di protezioni e piani di lavoro.
Dunque il fattore causale rilevato è la presenza di un trabattello non idoneo.
Nel secondo caso l’infortunio riguarda attività in una abitazione soggetta a ristrutturazione.
Un lavoratore è intento ad installare un infisso in legno in un vano posto a 3,5 metri dal piano pavimento. Per tale operazione utilizza un trabattello con portata max 150 kg: dopo aver caricato l'infisso sul piano del trabattello sale sullo stesso con altri due colleghi per posizionare la finestra nel relativo vano.
Nel sollevare dal piano del trabattello la finestra il trabattello si sposta, a causa dell'eccessivo peso che grava sullo stesso, sbilanciando i lavoratori. L'infortunato ed i suoi colleghi lasciano la presa dell'infisso che precipita a terra; il lavoratore, a causa dello sbilanciamento del trabattello, cade dall'alto e impatta il pavimento sottostante riportando la frattura del polso destro, trauma cranico e contusione ginocchio sinistro. “Il trabattello usato aveva portata max di 150 kg e non era idoneo per il lavoro da eseguire. Il lavoratore non indossava DPI per caduta dall'alto”.
I fattori causali rilevati nella scheda:
- l’infortunato utilizzava un trabattello non idoneo (portata max 150 kg) per il lavoro in esecuzione;
- il lavoratore non indossava DPI per caduta dall'alto.
Infine il terzo caso, riguarda un infortunio avvenuto all'interno di un capannone industriale dismesso durante le operazioni di smantellamento delle vecchie tubazioni dell'impianto di riscaldamento.
A tali operazioni stanno lavorando due persone dell'impresa incaricata dello smantellamento. Per la rimozione delle tubazioni in quota, poste a circa 4 metri da terra, sono utilizzati due trabattelli ed un ponte sviluppabile. Normalmente i due trabattelli servono da appoggio per le tubazioni tagliate con il cannello ossiacetilenico, mentre i lavoratori operano a bordo del ponte sviluppabile. Non erano comunque predisposte procedure e/o piani di smontaggio e l'organizzazione dei lavori è lasciata all'iniziativa dei due lavoratori che operano in cantiere.
La mattina dell'infortunio, in attesa dell'autogrù che serviva per depositare a terra le tubazioni già tagliate, mentre il collega si allontana per recarsi nella centrale termica, l'infortunato sale su un trabattello e con il cannello prosegue nel taglio di alcune tubazioni. Ad un certo punto mentre sta completando il taglio di una di tali tubazioni, questa si stacca e, invece di adagiarsi sulle staffe sottostanti come prevede l'infortunato, va a sbattere contro il trabattello facendolo cadere. L'infortunato cade a terra con il trabattello procurandosi varie fratture.
I fattori causali:
- “trabattello montato in maniera non corretta”;
- l’infortunato “utilizza il trabattello per rimuovere la tubazione in quota”.
La scelta del trabattello e il manuale di istruzioni
Riprendiamo alcune indicazioni sull’uso in sicurezza dei trabattelli in relazione ad un Quaderno Tecnico per i cantieri temporanei o mobili - elaborato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) dell’ Inail - dal titolo “ Trabattelli”.
Si segnala che il manuale di istruzioni a corredo del trabattello il fabbricante “deve specificare i seguenti controlli prima di ogni uso del trabattello, in aggiunta a quelli eseguiti durante la fase di montaggio:
- verificare che il trabattello sia verticale o richieda un riposizionamento;
- verificare che il montaggio strutturale sia sempre corretto e completo;
- verificare che nessuna modifica ambientale influisca sulla sicurezza di utilizzo del trabattello”.
Il manuale deve inoltre:
- “fornire indicazioni per l’uso in sicurezza nel rispetto dei regolamenti nazionali;
- precisare che non è consentito aumentare l’altezza dell’impalcato mediante l’uso di scale, casse o altri dispositivi;
- fornire indicazioni riguardo al sollevamento di utensili e materiali fino agli impalcati di lavoro del trabattello, nei limiti dei carichi ammissibili e della stabilità”.
E “deve precisare il procedimento per spostare il trabattello in riferimento a:
- le condizioni massime di vento;
- le modalità per sbloccare e bloccare i freni delle ruote;
- le modalità per lo spostamento;
- le modalità per utilizzare la regolazione dei piedini allo scopo di riallineare il trabattello;
- le istruzioni per verificare il corretto supporto da parte delle sporgenze esterne”.
Deve poi riportare l’avvertimento che “il trabattello non deve essere mai spostato quando ci sono materiali o persone su di esso e che non è progettato per essere sollevato e sospeso”.
Riprendiamo poi altre indicazioni anche dal Quaderno per immagini – sempre prodotto dall’Inail - dal titolo “ Trabattelli”.
Si indica che il datore di lavoro deve scegliere il trabattello “più idoneo alla natura dei lavori da eseguire ed alle sollecitazioni prevedibili considerando:
- le dimensioni dell’impalcato;
- l’altezza massima in base alla presenza o all’assenza di vento;
- la classe di carico;
- il tipo di accesso agli impalcati: scala a rampa, scala a gradini scala a pioli inclinata, scala a pioli verticale;
- i carichi orizzontali e verticali che possono contribuire a rovesciarlo;
- le condizioni del terreno;
- l’uso di stabilizzatori, sporgenze esterne e/o zavorre;
- la necessità degli ancoraggi”.
Rimandiamo, in conclusione, alla lettura integrale di queste pubblicazioni che riportano ulteriori indicazioni sulla scelta, sul montaggio e sull’uso dei ponti mobili su ruote.
Tiziano Menduto
Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 3693, 5806 e 8411 (archivio incidenti 2002/2015).
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