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Le immagini dell'insicurezza
Vigilia di Natale 2010, un giro per negozi per ultimare gli ultimi acquisti ed un occhio di riguardo alla sicurezza.
Sono 4 gli esercizi commerciali che il pomeriggio del 24 dicembre abbiamo visitato, tutti di medie dimensioni e con tabelle merceologiche differenti: due supermercati, un negozio di bricolage, un negozio di vestiario e generi vari.
Vediamo quanto rilevato.
PRIMO ESERCIZIO VISITATO (Supermercato con prevalenza di alimentari - filiale di un gruppo presente a livello nazionale ed europeo) )
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Da un primo giro si rileva che davanti a una delle uscite di sicurezza è presente un carrello che ostruisce l’uscita di sicurezza stessa (foto 01). Attendiamo alcuni minuti (magari il carrello era stato lasciato incustodito per poco tempo) e poi torniamo a verificare, ma la sorpresa è alle porte, i carrelli ora sono due e a questo punto l’uscita e’ totalmente impraticabile (foto 02)!
Controlliamo le altre uscite – ne è presente una sull’angolo opposto, ma per raggiungerla si devono dribblare espositori, altri carrelli per la movimentazione dei prodotti lasciati incustoditi, nonché si devono attraversare le corsie delle casse (foto 03). I cartelli indicanti le vie di fuga sono mescolati a quelli dei prodotti esposti e di difficile percezione. (foto 03) In caso di emergenza è pertanto difficile poter lasciare i locali in modo corretto.
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Per quanto attiene gli estintori invece non vi è nulla da rilevare: sono segnalati, facilmente accessibili e la manutenzione risulta regolare.
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SECONDO ESERCIZIO VISITATO (Vendita al minuto di vestiario ed oggettistica varia)
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Appena entrati si nota che i corridoi sono particolarmente stretti e pieni di ogni genere di materiali, visto il periodo vi sono anche espositori con fuochi d’artificio senza nessuna indicazione relativa alla pericolosità e direttamente a contatto con il pubblico.
Gli estintori sono presenti, ma di difficile accesso: generalmente sono agganciati alle pareti e poi ricoperti dai prodotti in vendita. Nella foto uno di quelli più accessibili (foto 05a). Il negozio e’ molto frequentato e pertanto cerchiamo di limitare il numero di fotografie, ma alcune informazioni risultano subito evidenti: l’ultima verifica degli estintori e’ stata fatta il giorno 8 ottobre 2009, ovvero oltre 14 mesi prima (foto 05b).
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Le uscite di sicurezza sono ingombre di materiali esposti e totalmente inutilizzabili (foto 06 – 07 – 08).
Questo esercizio, visti i materiali venduti (facilmente infiammabili, presenza di fuochi d’artificio sugli espositori, corridoi di larghezza insufficiente, estintori non manutenuti e di difficile accesso, uscite di sicurezza chiuse) si candida in assoluto come il peggiore e quello con maggior rischio tra quelli visitati.
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TERZO ESERCIZIO VISITATO (Negozio di bricolage - filiale di un gruppo di oltre 20 negozi presenti nel nord/est)
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Anche in questo caso si rileva che i corridoi risultano ingombri di materiali esposti e/o accatastati. Gli estintori sono in genere mimetizzati dietro a materiali esposti e le uscite di sicurezza sono totalmente inagibili. Ad esempio nella foto 10 si rileva come l’estintore sia totalmente inaccessibile, così come risulta impossibile utilizzare l’uscita di sicurezza o accedere al pulsante di allarme.
Nella foto 11 si evidenzia come per poter accedere all’idrante a muro sia necessario rimuovere slitte, pale per la neve ed altri oggetti.
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QUARTO ESERCIZIO VISITATO (Supermercato con prevalenza di alimentari - filiale di un gruppo presente a livello nazionale ed europeo).
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Tre uscite di sicurezza presenti: La prima risulta parzialmente bloccata da scaffali posizionati in maniera stabile ed espositori temporanei di merce (scatoloni sovrapposti con rischio ribaltamento ed ulteriore ostruzione della via di fuga) (foto 12-13); la seconda passa attraverso il magazzino e dalla foto si rileva l’abitudine a lasciare i transpallet sul percorso impedendo l’eventuale utilizzo dell’uscita di sicurezza – da notare che la situazione illustrata è rimasta invariata per oltre 30 minuti (foto 14).
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La terza uscita di sicurezza era accessibile dall’interno, ma poi all’esterno si è rilevato il posizionamento di carrelli davanti alla medesima con difficoltà di eventuale apertura a spinta. In questo caso si fà notare che sulla porta non vi è nessuna indicazione di “uscita di emergenza – non ostruire” o similare (foto 16).
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Per quanto riguarda gli estintori essi sono risultati essere parzialmente mascherati dai prodotti esposti (foto 15).
Conclusioni: 4 esercizi commerciali su 4 risultano bocciati per quanto riguarda la gestione emergenza e/o antincendio. Un risultato forse in parte prevedibile, ma certamente inaspettato nelle sue dimensioni. Un monito anche per le medie/grosse catene commerciali che probabilmente sottovalutano, nella formazione del personale dei punti vendita, un aspetto molto importante: quello della sicurezza.
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Rispondi Autore: MASSIMO ZUCCHIATTI ![]() | 04/02/2011 (08:28:24) |
Simpatiche come sempre...se volete ve ne mando qualche decina anche io... |
Rispondi Autore: Sandro Cimaroli ![]() | 04/02/2011 (09:19:01) |
Eccellenti esempi che possono essere utilizzati per la formazione. Spesso chi partecipa si annoia leggendo o ascoltando l'oratore, ma si "sveglia" vedendo esempi reali. Grazie a Punto Sicuro. |
Rispondi Autore: Delfanti Roberto ![]() | 04/02/2011 (10:59:04) |
Come ha ribadito un collega, anch'io ho un campionario, schedato in una cartella da nome eloquente: GALLERIA ORRORI |
Rispondi Autore: gabriella lanni ![]() | 07/02/2011 (10:35:36) |
Mi sembrano in linea con lo stile di questo paese. Guardando al futuro: abbiamo gran spazio per il miglioramento. Resta l'imbarazzo di dove cominciare. |
Rispondi Autore: Mario TARAMELLI ![]() | 01/03/2011 (09:07:22) |
Concordo con Sandro Cimaroli. Le foto degli orrori sono ottime per formare i lavoratori e preposti nell'identificazioni dei pericoli presenti, valutazione rischi e individuazone del piano di adeguamento. Si potrebbero raccogliere in una paguna di Punto Sicuro. Grazie a Farina |