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115: numero di emergenza ancora poco conosciuto

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Il tempo che intercorre tra il principio di incendio e l’inizio delle attività di spegnimento (o di soccorso) è uno dei fattori determinanti per il successo di una attività di protezione antincendio.
Per ridurre tale tempo sono essenziali sia una rapida rivelazione dell’incendio, sia una rapida segnalazione alle forze dedicate al soccorso. Il primo fattore dipende dall’osservanza delle regole tecniche e da una corretta gestione della sicurezza, mentre il secondo fattore dalla diffusione della cultura della sicurezza e delle emergenze.

Gli obblighi previsti dal Decreto 10 marzo 1998 e dal D.Lgs. 626/94 sull’organizzazione della prevenzione incendi hanno certamente contribuito, per le aziende che li rispettano, a rendere più efficiente e rapido l’intervento antincendio e la chiamata al 115, quando necessario.

Conoscere come comportarsi in caso di incendio e soprattutto come allertare i Vigili del Fuoco dovrebbe in realtà essere patrimonio di tutti.
Per valutare il livello di conoscenza dei cittadini del numero di emergenza 115, è stato condotto dai Vigili del Fuoco un sondaggio in una città metropolitana e nella relativa provincia.

Il campione dell’indagine era composto da 6 categorie di utenze: scuole, aziende artigiane, casalinghe, studi professionali, ospedali, alberghi.
Le domande, che nel caso delle imprese sono state rivolte agli addetti al centralino o alle segreterie, hanno valutato la conoscenza del 115 e di altri numeri di emergenza (112, 113).

I risultati, pubblicati sulla rivista “Obiettivo Sicurezza”, hanno evidenziato che solo il 58,3% degli intervistati conosceva il 115.
Dando uno sguardo ai risultati relativi alle singole categorie, il 115 è conosciuto solo dal 32.5% delle casalinghe; un dato definito, dai Vigili del Fuoco, “ preoccupante se confrontato con l’alta incidenza degli incendi domestici e con le conseguenze spesso fatali per gli occupanti, specie per quelli più indifesi, anziani e bambini”.

“Eloquente il deludente dato relativo alle scuole”, solo una su 2 infatti conosce il numero di emergenza 115. La più informata è invece la categoria degli alberghi, nella quale l’82,5% degli intervistati ha risposto affermativamente.

Vera sorpresa dell’indagine curata dai Vigili del Fuoco è il fatto che anche i numeri di emergenza 112 (Carabinieri) e 113 (Polizia), attivi ormai da decenni, non siano conosciuti da tutti; ne ignorano infatti l’esistenza rispettivamente il 33% ed il 30% degli intervistati.

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