Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'Articolo 21: dal 25 aprile al 1 maggio 1000 iniziative sulla sicurezza
Pubblicità
Il sindaco di Campello sul Clitunno, Paolo Pacifici, lo ripete più volte: “Non basta accendere i riflettori solo quando avvengono le tragedie, per poi dimenticarsene e non seguire più lo sviluppo della vicenda e cioè i processi, le situazioni delle famiglie o se le condizioni sul posto di lavoro siano effettivamente cambiate”.
E lo dice ricordando la tragedia del suo comune, quando nel novembre 2006 a causa dell’esplosione di una cisterna d’olio morirono quattro operai.
Lo ha detto nella sala stampa della Camera dei Deputati, durante la presentazione di “Mille iniziative contro le morti bianche” lanciata dall’associazione Articolo21, una campagna di prevenzione degli incidenti sul lavoro, con manifestazioni che si terranno dal 25 aprile al primo maggio.
---- L'articolo continua dopo la pubblicità ----
In sostanza il giovane sindaco del comune umbro spiega che non si possono tenere temi di così grande importanza sulle prime pagine di giornali e telegiornali solo nel momento in cui si verifica una catastrofe, ma bisogna averli davanti tutto l’anno, attraverso un lavoro capillare di sensibilizzazione in particolare con le scuole e le Università.
“Per questo – dichiara Pacifici - faremo iniziative con i parenti delle vittime, ma anche con l’Università di Perugia, con giornate specifiche sui temi della sicurezza sul lavoro, da inserire in tutti quei corsi come quello di economia, dove ti insegnano come far crescere e sviluppare un’azienda, ma non ti dicono nulla su come rendere sicuro il lavoro di impiegati ed operai”.
Proposta subito raccolta da Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, il quale, presentando il regista Mimmo Calopresti, che sta girando un film-documentario sulla tragedia della Thyssen Krupp, e Wilma Labate, regista del film “Signorina F”, ha sottolineato come il cinema sia tornato a trattare questi temi in una stagione dove tutti i mezzi di comunicazione tendono ad oscurare questi problemi.
“Dobbiamo spostare l'attenzione dall'emergenza alla prevenzione – spiega Giulietti - rivolgendosi soprattutto al mondo dell'informazione, e trovare il modo per far tornare in prima pagina e in prima serata, temi cancellati”.
“Sul territorio – continua Giulietti – intanto sono già previste centinaia di manifestazioni, a partire dalla Sardegna, dove cinquanta amministrazioni locali faranno incontrare i ragazzi delle scuole con i minatori e gli ispettori del lavoro”. Tuttavia secondo Giulietti bisognerà proseguire con queste iniziative anche oltre il 2 maggio, “perchè – ha aggiunto – non basta la repressione, ma ci vuole anche l’educazione. Per questo è importante anche l’opera di registi come Mimmo Calopresti e Wilma Labate”.
Tale sottolineatura arriva proprio da Calopresti, “finalmente il cinema torna ad occuparsi di temi sociali importanti e drammatici”. “La mia è una battaglia di moralità – dice il regista – di rispetto nei confronti di chi la mattina si sveglia alle cinque per andare al lavoro. Un modo per guardare anche all’intimità di quelle persone che perdono la vita sul posto di lavoro, perché un incidente spezza anche una storia d’amore, delle famiglie, che troppo spesso vengono lasciate sole”.
“Spesso – sostiene la regista Wilma Labate – quando si propongono certi temi ci viene sempre detto che non interesano al pubblico, che investire su questi temi è denaro sprecato. Credo che non sia così per questo bisogna insistere e resistere, per fare in modo che questa realtà sia presente in giornali, cinema e tv”.
E il consigliere d’amministrazione della Rai, Sandro Curzi, ha annunciato che porterà la questione nel Cda dell’azienda televisiva pubblica, affinché durante la settimana si possa fare qualcosa di straordinario. Stessa richiesta fatta da Beppe Murano del direttivo dell’Usigrai. “Chiederemo – dichiara - un incontro con il Presidente ed il Direttore generale della Rai per ottenere maggiori spazi per queste tematiche”.
Tante sono state le adesioni all’iniziativa di Articolo 21. Flavio Lotti, coordinatore nazionale della tavola per la pace, ha detto che bisogna mettere al centro le persone con i loro bisogni e quindi i loro diritti. “Solo così – spiega - riusciremo a cambiare questo paese”.
E Stefano Di Pietro, responsabile per la sicurezza all’Enel, ha evidenziato come lo stato debba fare di più “per aiutare le imprese ad avere una maggiore responsabilità sui temi della sicurezza sul posto di lavoro”
Altre adesioni sono arrivate anche da Radio Radicale, Radio Popolare ed Ecoradio, mentre le emittenti del nord Telelombardia, Antenna 3 e Videogroup.
Fonte: Articolo21
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.