Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Coloranti alimentari e iperattivita’ nei bambini: gli alimenti a rischio

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza alimentare, HACCP

11/01/2008

Come individuare i prodotti sicuri dopo l’allarme dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare sugli effetti dei coloranti alimentari e le conseguenze sul comportamento dei bambini: un sito per controllare gli additivi sospetti.

Pubblicità

Dopo che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha ritenuto che fosse necessaria una valutazione più dettagliata dello studio sugli effetti dei coloranti alimentari e le conseguenze sul comportamento dei bambini in cui è stato suggerito che alcuni coloranti alimentari possano stimolare l’iperattività nei bambini, ora un sito europeo mette a disposizione dei genitori un nuovo strumento per premunirsi da questi coloranti sospetti.

---- L'articolo continua dopo la pubblicità ----






Nel sito www.actiononadditives.com sono infatti riportati 345 alimenti che contengono questi additivi.
 
Tra questi segnaliamo i più comuni: Tartrazina - E102, Giallo di chinolina - E104, Giallo arancio - E110, Azorubina - E122, Rosso cocciniglia ponceau - E124, Rosso allura - E129, Sodio benzoato - E211.
 
Fonte: News-letter Alimenti Informo Spot promossa dalle Ausl di Modena e Bologna.



Creative Commons License
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Rispondi Autore: Robellini Per. Ind. Maurizio - Collegio di Perugia - likes: 0
13/01/2008 (00:10)
Bene sapere che sono state "individuate" ben 345 sostanze, cui verosimilmente ricondurre disturbi di varia natura dei nostri figli, ma fatto 30 facciamo 31 ovvero, senza nascondersi dietro il solito dito si faccia in modo di indicare, sia pure a campione esemplificativo per la denominazione commerciale ma chiaramente per le tipologie di prodotto, quali potrebbero essere gli alimenti consumati sui quali dette sostanze vengono in larga misura impiegate, allora si che la notizia sarebbe meritoria di pubblicazione e forse l'utenza potrebbe trarne vantaggio, diversamente resta pura demagogia, almeno credo.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!