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Formazione sulla sicurezza e sul soccorso controllata ad…alta velocita'
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La formazione sulla sicurezza non deve restare solo “sulla carta”, ma è necessario verificarne l’efficacia. A tale fine il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL e Provincia di Bologna hanno dato vita ad un progetto di verifica della formazione per la cui realizzazione Provincia di Bologna e Regione Emilia Romagna hanno già stanziato 50000 euro.
Il progetto si concentrerà sui lavoratori impiegati nella costruzione della Variante di Valico (VAV), durerà due anni e coinvolgerà esperti in formazione in sicurezza negli scavi in sotterraneo.
I lavori di costruzione della VAV si sviluppano per gran parte in sotterraneo (29 Km su 58) e sono caratterizzati da costanti rischi di esplosione per emissione di grisù oltre a rischi per l’esposizione a polveri, ai gas di scarico dei mezzi che lavorano in galleria, al rumore ed alle vibrazioni.
Nell’area emiliana sono già attivi 5 cantieri, dove lavorano attualmente oltre 700 persone tra le 4 imprese principali e quelle in subappalto.
In caso di incidenti o infortuni sul lavoro, prima ancora del 118, prima ancora dei vigili del fuoco, sono gli stessi lavoratori a prestare il primo soccorso, spesso fondamentale per scongiurare le conseguenze più gravi.
È quindi di vitale importanza che i lavoratori siano competenti e abili sia nel prevenire incidenti che nel prestare il corretto soccorso nel caso in cui questi accadano.
“A questo riguardo - precisano i curatori del progetto - la legge prevede che sia a carico del datore di lavoro la formazione del proprio personale per quanto attiene a salute e sicurezza sul lavoro. Alle istituzioni il compito di verificare che tale formazione sortisca i suoi effetti.”
Le attività previste dal progetto, che partirà il 1° settembre, consistono sia in colloqui con i lavoratori che in prove pratiche sul campo, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e il 118, che prevedono anche simulazioni di emergenze in galleria quali incendi, fughe di gas, frane improvvise.
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La formazione sulla sicurezza non deve restare solo “sulla carta”, ma è necessario verificarne l’efficacia. A tale fine il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL e Provincia di Bologna hanno dato vita ad un progetto di verifica della formazione per la cui realizzazione Provincia di Bologna e Regione Emilia Romagna hanno già stanziato 50000 euro.
Il progetto si concentrerà sui lavoratori impiegati nella costruzione della Variante di Valico (VAV), durerà due anni e coinvolgerà esperti in formazione in sicurezza negli scavi in sotterraneo.
I lavori di costruzione della VAV si sviluppano per gran parte in sotterraneo (29 Km su 58) e sono caratterizzati da costanti rischi di esplosione per emissione di grisù oltre a rischi per l’esposizione a polveri, ai gas di scarico dei mezzi che lavorano in galleria, al rumore ed alle vibrazioni.
Nell’area emiliana sono già attivi 5 cantieri, dove lavorano attualmente oltre 700 persone tra le 4 imprese principali e quelle in subappalto.
In caso di incidenti o infortuni sul lavoro, prima ancora del 118, prima ancora dei vigili del fuoco, sono gli stessi lavoratori a prestare il primo soccorso, spesso fondamentale per scongiurare le conseguenze più gravi.
È quindi di vitale importanza che i lavoratori siano competenti e abili sia nel prevenire incidenti che nel prestare il corretto soccorso nel caso in cui questi accadano.
“A questo riguardo - precisano i curatori del progetto - la legge prevede che sia a carico del datore di lavoro la formazione del proprio personale per quanto attiene a salute e sicurezza sul lavoro. Alle istituzioni il compito di verificare che tale formazione sortisca i suoi effetti.”
Le attività previste dal progetto, che partirà il 1° settembre, consistono sia in colloqui con i lavoratori che in prove pratiche sul campo, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e il 118, che prevedono anche simulazioni di emergenze in galleria quali incendi, fughe di gas, frane improvvise.
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