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Giocattoli cinesi sotto la lente dell’Ue
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Rendere il marchio CE più credibile e chiarire le responsabilità di produttori e importatori in caso di abusi è una delle priorità individuate dal Parlamento europeo nell’ambito della sicurezza dei consumatori.
In una risoluzione sulla sicurezza dei giocattoli approvata nei giorni scorsi, il Parlamento dell’UE ha sollecitato la rapida indicazione del paese d'origine sui prodotti importati, la revisione della direttiva sulla sicurezza dei giocattoli e la creazione di un marchio europeo per la sicurezza dei consumatori.
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Nel 2006, il 48% dei prodotti non sicuri individuati in Europa provenivano dalla Cina, il 21% dall'UE e il 17% non aveva un'origine precisa. Il 24% di tutti i prodotti non sicuri individuati, inoltre, è costituito da giocattoli per bambini, di cui una parte assai elevata proviene dalla Cina.
Il Parlamento ha sottolineato, quindi, la necessità di rafforzare la cooperazione con i paesi terzi che sono grandi esportatori di beni di consumo verso l'UE e, in particolare, con la Cina, fornendo assistenza tecnica per applicare le norme in materia di salute e sicurezza lungo l'intera filiera.
Il Parlamento ha sottolineato, quindi, la necessità di rafforzare la cooperazione con i paesi terzi che sono grandi esportatori di beni di consumo verso l'UE e, in particolare, con la Cina, fornendo assistenza tecnica per applicare le norme in materia di salute e sicurezza lungo l'intera filiera.
Riguardo alla revisione della direttiva sulla sicurezza dei giocattoli (88/378/CE), il Parlamento ha chiesto alla Commissione che sia approvata entro la fine di quest'anno e che preveda disposizioni molto più dettagliate per garantire la sicurezza dei prodotti. Ad esempio chiede che sia posto un divieto incondizionato di alcune sostanze chimiche pericolose.
Secondo il Parlamento dell’Ue, la Commissione deve anche assicurare che il marchio CE "sia garanzia di rispetto della normativa tecnica UE" e, al riguardo, sottolineano che il marchio CE "non è mai stato concepito come un marchio di sicurezza a livello UE".
Secondo il Parlamento dell’Ue, la Commissione deve anche assicurare che il marchio CE "sia garanzia di rispetto della normativa tecnica UE" e, al riguardo, sottolineano che il marchio CE "non è mai stato concepito come un marchio di sicurezza a livello UE".
Ricordiamo che il marchio CE è apposto dal fabbricante del prodotto.
Apponendo il marchio CE, il fabbricante dichiara che il prodotto è conforme ai requisiti essenziali di sicurezza previsti da una o più Direttive comunitarie applicabili al prodotto stesso. Non è quindi un marchio di origine o di qualità.
Dal Parlamento arriva la proposta di creare un Marchio europeo per la sicurezza del consumatore (a complemento del marchio CE) per tutti gli operatori economici, al fine di aiutare il consumatore "a compiere una scelta informata dei prodotti". Questo marchio, è peraltro precisato, deve essere volontario e, quando adottato da un produttore, dovrebbe sostituire tutti i marchi di sicurezza nazionali.
I deputati europei hanno inoltre invitato Commissione ad aumentare l'efficacia del sistema RAPEX per garantire che gli Stati membri individuino il maggior numero di prodotti non sicuri, per farli ritirare o richiamare dal mercato.
Apponendo il marchio CE, il fabbricante dichiara che il prodotto è conforme ai requisiti essenziali di sicurezza previsti da una o più Direttive comunitarie applicabili al prodotto stesso. Non è quindi un marchio di origine o di qualità.
Dal Parlamento arriva la proposta di creare un Marchio europeo per la sicurezza del consumatore (a complemento del marchio CE) per tutti gli operatori economici, al fine di aiutare il consumatore "a compiere una scelta informata dei prodotti". Questo marchio, è peraltro precisato, deve essere volontario e, quando adottato da un produttore, dovrebbe sostituire tutti i marchi di sicurezza nazionali.
I deputati europei hanno inoltre invitato Commissione ad aumentare l'efficacia del sistema RAPEX per garantire che gli Stati membri individuino il maggior numero di prodotti non sicuri, per farli ritirare o richiamare dal mercato.
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Rispondi Autore: Fa - likes: 0 | 28/09/2007 (06:31) |
Provvedimenti importanti sono sempre ben accetti. IL PROBLEMA RIMANE COMUNQUE LEGATO ALLA NS CULTURA ITALIANA: non dobbiamo sempre attendere qualcosa "dall'alto" occorre CAMBIARE e fare noi le scelte anche di acquisto. Tutti ne parlano e poi si acquistano certe "schifezze" che a chiamarle tali è già un complimento. W l'Italia !!! |