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I disturbi emozionali dopo un infortunio professionale

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: DUVRI

25/02/2011

Una recente ricerca rivela che chi è vittima di un incidente sul lavoro può presentare una sintomatologia accompagnata da depressione, ansia e irritabilità. L’importanza di un’assistenza psicologica mirata alle vittime di infortuni professionali.

Sul sito di ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro) è stato pubblicato un documento dal titolo “I disturbi emozionali dopo un infortunio sul lavoro” che raccoglie i risultati di una ricerca, unica nel suo genere, realizzata dall’ANMIL e dal Dipartimento di Psicologia Generale dell’ Università di Padova.
Attraverso questa ricerca è stato rilevato che depressione, ansia, preoccupazione, irritabilità e disorientamento in situazioni stressanti sono i problemi che possono colpire le vittime di un infortunio sul lavoro sul piano psicologico.

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L’idea di “misurare” le conseguenze psicologiche di un incidente sul lavoro – rivela la presentazione del documento - è nata cinque anni fa, mentre lo studio è durato tre anni: a realizzarlo, un gruppo di cinque esperte. Indispensabile il supporto delle sezioni territoriali dell’ANMIL e, in particolare, di alcuni iscritti, che hanno scelto di prestarsi alla ricerca come ‘soggetti’, ripercorrendo i loro drammi personali e raccontandoli al pool di psicologi, che ne hanno fedelmente registrato le storie, le emozioni, le reazioni fisiche e quelle interiori.
 
La ricerca si è sviluppata in quattro studi: in due di essi sono stati utilizzati, durante la rievocazione degli incidenti, indicatori fisici, come la frequenza cardiaca o la conduttanza cutanea, mentre negli altri due sono state ‘misurate’ facoltà come la memoria o l’attenzione. E’ stato effettuato poi un esperimento di interferenza emozionale: si è tentato di capire quanto l’emozione e l’ ansia possano influire sull’attenzione.
 
Sintetizzando i risultati, su cui PuntoSicuro tornerà con futuri approfondimenti, si scopre che chi è vittima di un incidente sul lavoro può presentare una sintomatologia post-traumatica, accompagnata da depressione, ansia e irritabilità. Quanto invece ai disturbi cognitivi, possono presentarsi difficoltà di attenzione e di concentrazione, soprattutto di fronte a stimoli che possono ricordare gli incidenti.
 
Risultati che danno più forza alla “storica battaglia” dell’ ANMIL per l’inserimento nel Testo Unico sugli Infortuni di un’assistenza psicologica mirata alle vittime di incidenti sul lavoro.
Un’ assistenza in grado di rafforzare le capacità dell’individuo di fronteggiare le situazioni problematiche, di prevenire l’esordio di sintomi psicopatologici e di promuovere una migliore qualità della vita e un più rapido ritorno al lavoro.
 
 
L’indice del documento:
 
- Prefazione ANMIL: Il perché di questa ricerca
- Il Gruppo di Ricerca
- Il Progetto: Disturbi emozionali a seguito di un incidente sul lavoro
 
- Primo studio: L’indagine preliminare
Come è stata effettuata la valutazione
L’intervista e i questionari
L’attivazione fisiologica
Che cosa è emerso
 
- Secondo studio
L’intervista e i questionari
Che cosa è emerso
 
- Terzo studio
Le prove di prestazione cognitiva
Che cosa è emerso
 
- Quarto studio: Una visione d’insieme
L’attivazione fisiologica
Che cosa è emerso 
Le risposte di attivazione fisiologica  
 
Conclusioni
 
Bibliografia
Le Sedi ANMIL
Ringraziamenti
 
 
 
 
ANMIL,  Fondazione “Sosteniamoli subito”, Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova, “ I disturbi emozionali dopo un infortunio sul lavoro”, risultati del Progetto in collaborazione tra Dipartimento di Psicologia Generale dell’Universita di Padova e Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro, a cura di Giulia Buodo, Marta Ghisi, Marianna Munafò, Caterina Novara e Daniela Palomba (formato PDF, 3.49 MB).
 

 


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Rispondi Autore: MORANDO SERGIO - likes: 0
25/02/2011 (09:14:26)
Certo che queste cose succedono dopo un infortunio e che psicologici devono aiutare gli infortunati.
Ma sollevo un problema non è anche INFORTUNIO l'essere lasciati a casa pur avendo anni di lavoro o contratti ripetuti ma lasciati senza stipendio con famiglia e figli mutui ed affitti da pagare ? si preoccupa il Governo,il Ministero del Lavoro, sindacati,e le varie istituzioni, medici, psicologo etc. SANNO ???????
di quanto avviene a casa in famiglia in queste PESSIME condizioni di vita???
Le patologie descritte sopra per l'infortunato SORPASSANO (tolto per il lato fisico,ma in alcuni casi vi è anche quello finito un contratto se avete subito infortuni nulla frega a nessuno quando siete a casa..) chi è lasciato a casa in quete condizioni condiziona TUTTA la famiglia non è INFORTUNIO CONTINUATO ? Chi è lasciato a casa senza lavoro ad INFORTUNARSI L'INTERA FAMIGLIA compreso alcuni parenti diretti di queste !
Punto Sicuro e psicologi medici collegati sindacati Ministeri del lavoro etc. Tenete in considerazione questa mia lettera e cportatela a chi studia la materia anche se NON ci vuole una tesi di laurea per capire immediatamente i vari problemi degli "INFORTUNATI SAN PRECARI E SAN DISOCCUPATI ! "
Morando Sergio Lesegno (Cuneo Italia)

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