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In relazione al documento "La valutazione dei rischi nelle costruzioni edili" - un manuale che nasce dalla sinergia tra il Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni, l'Igiene e l'Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia (C.P.T. Torino) e l’INAIL Piemonte – PuntoSicuro in un precedente articolo ha riportato alcune indicazioni relative al Piano Operativo di Sicurezza (POS), un documento che il datore di lavoro redige ai sensi del Decreto legislativo 81/2008.
Il manuale dedica tuttavia un capitolo specifico ad un diverso piano di sicurezza: il Piano di Sicurezza Sostitutivo (PSS). Come per il POS, anche in questo caso il manuale propone un modello di piano e offre indicazioni tratte dalla normativa vigente.
Ricordiamo che il PSS è un piano che viene predisposto a cura dell'appaltatore o del concessionario per ogni cantiere in cui si effettuano delle lavorazioni ed è considerabile come piano sostitutivo del PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento), quando questo non sia previsto.
È preparato entro trenta giorni dall'aggiudicazione dei lavori, e comunque prima della consegna degli stessi e/o l'inizio dei lavori stessi (art. 131 D. Lgs. 163/2006 s.m.i.).
In particolare il modello di Piano di Sicurezza Sostitutivo (PSS) proposto dal manuale tiene conto delle seguenti indicazioni del D.Lgs. 81/2008:
- “Allegato XV, punto 1.1.1., lettera i) si intende per PSS: il piano di sicurezza sostitutivo del piano di sicurezza e di coordinamento, di cui all’articolo 131, comma 2, lettera b) del D.Lgs.
163/2006 e successive modifiche;
- Allegato XV, punto 1.1.1., lettera l) si intende per POS: il piano operativo di sicurezza di cui all’articolo 89, lettera h, e all’articolo 131, comma 2, lettera c), del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche;;
- Allegato XV, punto 3.1.1.: il PSS, redatto a cura dell’appaltatore o del concessionario, contiene gli stessi elementi del PSC di cui al punto 2.1.2., con esclusione della stima dei costi della sicurezza;
- articolo 96, comma 1: i datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui nel cantiere operi una unica impresa, anche familiare o con meno di dieci addetti: [...] g) redigono il piano operativo di sicurezza di cui all’articolo 89, comma 1, lettera h). [...]”.
Dunque il modello di piano proposto ha una duplice valenza:
- “nel caso di appalti pubblici, costituisce il Piano di Sicurezza Sostitutivo ai sensi del D.Lgs. 163/2006, art. 131, comma 2, lettera b), integrato con gli elementi del Piano Operativo di Sicurezza in base al punto 3.2.2. dell’Allegato XV del D.Lgs. 81/2008;
- nel caso di appalto privato, costituisce il Piano Operativo di Sicurezza, come previsto dal D.Lgs. 81/2008, art. 96, comma 1, lettera g), in assenza del Piano di Sicurezza e Coordinamento”.
Nel modello i “contenuti richiesti per il PSC che non hanno attinenza con le situazioni che determinano la redazione del PSS (presenza di un’unica impresa e quindi assenza di imprese in sub appalto) non sono stati considerati; altri contenuti, richiesti in più punti dell’Allegato XV del D.Lgs. 81/2008, sono stati raggruppati perché ritenuti concettualmente simili”.
Il manuale, per un corretto utilizzo del modello, ricorda che “questo piano di sicurezza deve obbligatoriamente considerare tutti i rischi, compresi quelli che sono di competenza del PSC, affinché la valutazione risulti completa nel rispetto dell’Allegato XV punto 3.1.1 e dell’articolo 89 lettera h) del D.Lgs. 81/2008”.
Inoltre si sottolinea che “le condizioni che determinano la realizzazione del Piano di Sicurezza Sostitutivo (presenza in cantiere di una sola impresa alla quale sono affidati tutti i lavori, che realizzano l’intera opera) consentono alcune semplificazioni rispetto ai contenuti minimi del PSC”.
Ad esempio in relazione ai seguenti aspetti:
- “la presenza di una sola impresa implica la valutazione di tutti i rischi e di tutte le situazioni prevedibili per l’esecuzione dei lavori a carico di un solo soggetto (il datore di lavoro dell’impresa stessa);
- le prescrizioni relative ai contenuti minimi del PSC (a cui fa rimando il punto 3.1.1. dell’Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 sui contenuti del PSS) prevedono, alla lettera h) del punto 2.1.2, la possibilità di attivare il servizio di gestione delle emergenze di tipo comune: in questo caso (redazione del PSS) non è possibile tale opzione in quanto non ci sono più imprese. L’impresa organizza il servizio di gestione delle emergenze al quale potranno fare riferimento gli eventuali lavoratori autonomi sub-affidatari;
- le possibili interferenze tra le lavorazioni sono esclusivamente quelle ‘interne’ all’impresa redattrice del PSS, cioè quelle tra le squadre dei lavoratori dipendenti di tale impresa e tra queste e gli eventuali lavoratori autonomi sub affidatari operanti in cantiere: l’impresa dovrà provvedere ad eliminare o ridurre al minimo i rischi dovuti a tali interferenze”.
È necessario revisionare il piano “ogni qual volta siano apportate modifiche significative alla situazione lavorativa ipotizzata, soprattutto se connessa con la salute e la sicurezza dei lavoratori (ad esempio, introduzione di nuove attrezzature e/o tecnologie e modifiche all’organizzazione del lavoro)”.
Per facilitare la verifica del rispetto dei contenuti minimi, previsti dall’attuale normativa, nel modello allegato al manuale è presente una tabella di confronto che permette di individuare nello stesso tutti gli elementi richiesti per il PSS e per il POS.
Nel manuale è compresa anche un’appendice contenente le schede bibliografiche di riferimento (SBR) attinenti i contenuti minimi richiesti dall’Allegato XV del D.Lgs. 81/2008.
Ricordiamo che il modello di Piano di Sicurezza Sostitutivo e le relative istruzionisono disponibili nella sezione “modelli” dell’intero manuale.
Riportiamo l’indice del modello di PSS:
1. ANAGRAFICA DELL’OPERA
1.1. Riferimenti all’appalto
1.2. Riferimenti all’area
1.3. Riferimenti al progetto
2. DATI IDENTIFICATIVI DELL’IMPRESA
3. FIGURE AZIENDALI RELATIVE AL CANTIERE
3.1. Datore di lavoro
3.2. Eventuale delegato alla sicurezza
3.3. Dirigenti e preposti
3.4. Servizio di Prevenzione e Protezione e suo Responsabile
3.5. Medico competente
3.6. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
3.7. Lavoratori addetti alla gestione delle emergenze
3.8. Eventuali altri incarichi e mansioni in materia di sicurezza
4. RIFERIMENTI AL CANTIERE
4.1. Ubicazione del cantiere
4.2. Natura dei lavori da eseguire
4.3. Lavoratori dipendenti e autonomi presenti in cantiere
5. GESTIONE DELLE EMERGENZE
6. ANALISI DELL’AREA DI CANTIERE
7. ANALISI DELL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
8. ANALISI DELLE ATTIVITA’ SVOLTE NEL CANTIERE
9. COORDINAMENTO
9.1. Programmazione e turni di lavoro
9.2. Interferenze
10. IMPIANTI E DOTAZIONI DI LAVORO
11. SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI
12. VALUTAZIONE DEI RISCHI E AZIONI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
12.1.Indicazione dei criteri seguiti per la valutazione dei rischi
12.2.Esito del rapporto di valutazione del rischio rumore
12.3.Dispositivi di Protezione Individuale forniti ai lavoratori
12.4.Rapporto relativo all’informazione, formazione e addestramento
13. DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO
14. ALLEGATI
15. DOCUMENTI TENUTI A DISPOSIZIONE
CPT di Torino e Provincia, INAIL Piemonte:
- Capitolo 13 : Il Piano di Sicurezza Sostitutivo(formato PDF, 439 kB);
- Istruzioni per la compilazione del modello di PSS (formato PDF, 477 kB);
- Modello di Piano di Sicurezza Sostitutivo(formato DOC, 473 kB);
- La valutazione dei rischi nelle costruzioni edili, l’intero manuale (formato ZIP, 19.5 MB);
- Variazioni edizione 2009 (formato PDF, 496 kB): contiene alcuni aggiornamenti, rispetto alla precedente edizione del manuale, da consultare per verificare se apporre correzioni al proprio documento di valutazione dei rischi.
Tiziano Menduto
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Il Piano di Sicurezza Sostitutivo nelle costruzioni edili
Pubblcità
In relazione al documento "La valutazione dei rischi nelle costruzioni edili" - un manuale che nasce dalla sinergia tra il Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni, l'Igiene e l'Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia (C.P.T. Torino) e l’INAIL Piemonte – PuntoSicuro in un precedente articolo ha riportato alcune indicazioni relative al Piano Operativo di Sicurezza (POS), un documento che il datore di lavoro redige ai sensi del Decreto legislativo 81/2008.
Il manuale dedica tuttavia un capitolo specifico ad un diverso piano di sicurezza: il Piano di Sicurezza Sostitutivo (PSS). Come per il POS, anche in questo caso il manuale propone un modello di piano e offre indicazioni tratte dalla normativa vigente.
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Ricordiamo che il PSS è un piano che viene predisposto a cura dell'appaltatore o del concessionario per ogni cantiere in cui si effettuano delle lavorazioni ed è considerabile come piano sostitutivo del PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento), quando questo non sia previsto.
È preparato entro trenta giorni dall'aggiudicazione dei lavori, e comunque prima della consegna degli stessi e/o l'inizio dei lavori stessi (art. 131 D. Lgs. 163/2006 s.m.i.).
In particolare il modello di Piano di Sicurezza Sostitutivo (PSS) proposto dal manuale tiene conto delle seguenti indicazioni del D.Lgs. 81/2008:
- “Allegato XV, punto 1.1.1., lettera i) si intende per PSS: il piano di sicurezza sostitutivo del piano di sicurezza e di coordinamento, di cui all’articolo 131, comma 2, lettera b) del D.Lgs.
163/2006 e successive modifiche;
- Allegato XV, punto 1.1.1., lettera l) si intende per POS: il piano operativo di sicurezza di cui all’articolo 89, lettera h, e all’articolo 131, comma 2, lettera c), del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche;;
- Allegato XV, punto 3.1.1.: il PSS, redatto a cura dell’appaltatore o del concessionario, contiene gli stessi elementi del PSC di cui al punto 2.1.2., con esclusione della stima dei costi della sicurezza;
- articolo 96, comma 1: i datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui nel cantiere operi una unica impresa, anche familiare o con meno di dieci addetti: [...] g) redigono il piano operativo di sicurezza di cui all’articolo 89, comma 1, lettera h). [...]”.
Dunque il modello di piano proposto ha una duplice valenza:
- “nel caso di appalti pubblici, costituisce il Piano di Sicurezza Sostitutivo ai sensi del D.Lgs. 163/2006, art. 131, comma 2, lettera b), integrato con gli elementi del Piano Operativo di Sicurezza in base al punto 3.2.2. dell’Allegato XV del D.Lgs. 81/2008;
- nel caso di appalto privato, costituisce il Piano Operativo di Sicurezza, come previsto dal D.Lgs. 81/2008, art. 96, comma 1, lettera g), in assenza del Piano di Sicurezza e Coordinamento”.
Nel modello i “contenuti richiesti per il PSC che non hanno attinenza con le situazioni che determinano la redazione del PSS (presenza di un’unica impresa e quindi assenza di imprese in sub appalto) non sono stati considerati; altri contenuti, richiesti in più punti dell’Allegato XV del D.Lgs. 81/2008, sono stati raggruppati perché ritenuti concettualmente simili”.
Il manuale, per un corretto utilizzo del modello, ricorda che “questo piano di sicurezza deve obbligatoriamente considerare tutti i rischi, compresi quelli che sono di competenza del PSC, affinché la valutazione risulti completa nel rispetto dell’Allegato XV punto 3.1.1 e dell’articolo 89 lettera h) del D.Lgs. 81/2008”.
Inoltre si sottolinea che “le condizioni che determinano la realizzazione del Piano di Sicurezza Sostitutivo (presenza in cantiere di una sola impresa alla quale sono affidati tutti i lavori, che realizzano l’intera opera) consentono alcune semplificazioni rispetto ai contenuti minimi del PSC”.
Ad esempio in relazione ai seguenti aspetti:
- “la presenza di una sola impresa implica la valutazione di tutti i rischi e di tutte le situazioni prevedibili per l’esecuzione dei lavori a carico di un solo soggetto (il datore di lavoro dell’impresa stessa);
- le prescrizioni relative ai contenuti minimi del PSC (a cui fa rimando il punto 3.1.1. dell’Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 sui contenuti del PSS) prevedono, alla lettera h) del punto 2.1.2, la possibilità di attivare il servizio di gestione delle emergenze di tipo comune: in questo caso (redazione del PSS) non è possibile tale opzione in quanto non ci sono più imprese. L’impresa organizza il servizio di gestione delle emergenze al quale potranno fare riferimento gli eventuali lavoratori autonomi sub-affidatari;
- le possibili interferenze tra le lavorazioni sono esclusivamente quelle ‘interne’ all’impresa redattrice del PSS, cioè quelle tra le squadre dei lavoratori dipendenti di tale impresa e tra queste e gli eventuali lavoratori autonomi sub affidatari operanti in cantiere: l’impresa dovrà provvedere ad eliminare o ridurre al minimo i rischi dovuti a tali interferenze”.
È necessario revisionare il piano “ogni qual volta siano apportate modifiche significative alla situazione lavorativa ipotizzata, soprattutto se connessa con la salute e la sicurezza dei lavoratori (ad esempio, introduzione di nuove attrezzature e/o tecnologie e modifiche all’organizzazione del lavoro)”.
Per facilitare la verifica del rispetto dei contenuti minimi, previsti dall’attuale normativa, nel modello allegato al manuale è presente una tabella di confronto che permette di individuare nello stesso tutti gli elementi richiesti per il PSS e per il POS.
Nel manuale è compresa anche un’appendice contenente le schede bibliografiche di riferimento (SBR) attinenti i contenuti minimi richiesti dall’Allegato XV del D.Lgs. 81/2008.
Ricordiamo che il modello di Piano di Sicurezza Sostitutivo e le relative istruzionisono disponibili nella sezione “modelli” dell’intero manuale.
Riportiamo l’indice del modello di PSS:
1. ANAGRAFICA DELL’OPERA
1.1. Riferimenti all’appalto
1.2. Riferimenti all’area
1.3. Riferimenti al progetto
2. DATI IDENTIFICATIVI DELL’IMPRESA
3. FIGURE AZIENDALI RELATIVE AL CANTIERE
3.1. Datore di lavoro
3.2. Eventuale delegato alla sicurezza
3.3. Dirigenti e preposti
3.4. Servizio di Prevenzione e Protezione e suo Responsabile
3.5. Medico competente
3.6. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
3.7. Lavoratori addetti alla gestione delle emergenze
3.8. Eventuali altri incarichi e mansioni in materia di sicurezza
4. RIFERIMENTI AL CANTIERE
4.1. Ubicazione del cantiere
4.2. Natura dei lavori da eseguire
4.3. Lavoratori dipendenti e autonomi presenti in cantiere
5. GESTIONE DELLE EMERGENZE
6. ANALISI DELL’AREA DI CANTIERE
7. ANALISI DELL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
8. ANALISI DELLE ATTIVITA’ SVOLTE NEL CANTIERE
9. COORDINAMENTO
9.1. Programmazione e turni di lavoro
9.2. Interferenze
10. IMPIANTI E DOTAZIONI DI LAVORO
11. SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI
12. VALUTAZIONE DEI RISCHI E AZIONI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
12.1.Indicazione dei criteri seguiti per la valutazione dei rischi
12.2.Esito del rapporto di valutazione del rischio rumore
12.3.Dispositivi di Protezione Individuale forniti ai lavoratori
12.4.Rapporto relativo all’informazione, formazione e addestramento
13. DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO
14. ALLEGATI
15. DOCUMENTI TENUTI A DISPOSIZIONE
CPT di Torino e Provincia, INAIL Piemonte:
- Capitolo 13 : Il Piano di Sicurezza Sostitutivo(formato PDF, 439 kB);
- Istruzioni per la compilazione del modello di PSS (formato PDF, 477 kB);
- Modello di Piano di Sicurezza Sostitutivo(formato DOC, 473 kB);
- La valutazione dei rischi nelle costruzioni edili, l’intero manuale (formato ZIP, 19.5 MB);
- Variazioni edizione 2009 (formato PDF, 496 kB): contiene alcuni aggiornamenti, rispetto alla precedente edizione del manuale, da consultare per verificare se apporre correzioni al proprio documento di valutazione dei rischi.
Tiziano Menduto
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