Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Ogni tanto la nostra attenzione relativa agli esempi di incidenti di lavoro si sposta dal nostrano sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi, alla piccola raccolta di infortuni operata da Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni.
In questo caso non poteva essere altrimenti: abbiamo già sfiorato l’argomento della protezione dalla caduta alberi con alcuni casi tratti dal sistema di sorveglianza. E’ tuttavia interessante vedere come l’argomento è trattato in Svizzera, anche in riferimento al numero elevato di incidenti relativi ai rischi professionali nell’abbattimento di alberi.
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Imparare dagli errori: morire schiacciati da un albero
Ogni tanto la nostra attenzione relativa agli esempi di incidenti di lavoro si sposta dal nostrano sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi, alla piccola raccolta di infortuni operata da Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni.
In questo caso non poteva essere altrimenti: abbiamo già sfiorato l’argomento della protezione dalla caduta alberi con alcuni casi tratti dal sistema di sorveglianza. E’ tuttavia interessante vedere come l’argomento è trattato in Svizzera, anche in riferimento al numero elevato di incidenti relativi ai rischi professionali nell’abbattimento di alberi.
L’incidente
L’incidente avviene in conseguenza del taglio di un abete.
Due operatori di un'impresa forestale sono intenti ad abbattere un grande abete bianco dal diametro di 60 cm: “l'abete sarebbe dovuto cadere in direzione del pendio, a monte”.
L’albero, alto 35 metri, presenta due chiome (biforcazione) e il bosco è fitto: per questo motivo l'addetto alla motosega esegue il taglio in modo che il tronco possa “staccarsi facilmente dalla ceppaia e sfondare le chiome circostanti”. L'aiutante gli dà una mano inserendo dei cunei nel taglio di abbattimento.
Tuttavia durante il taglio, all'improvviso la “base del tronco rimbalza all'indietro”.
Infatti anche se l'abete cade nella direzione prevista, il piede del tronco rimbalza “violentemente all'indietro scivolando su una radice come se fosse un pattino”.
L’aiutante viene travolto, “sbalzato per 4 metri e schiacciato contro un faggio” vicino.
I rilevamenti
L'indagine operata dopo l’infortunio rivela che “la valutazione dell'albero e della zona circostante era stata scarsamente accurata. Soprattutto, i due lavoratori non avevano dedicato sufficiente attenzione alla scelta di una via e un luogo di ritirata in cui mettersi in sicurezza”.
La prevenzione
Suva riporta alcuni elementi di prevenzione, tratti da buone pratiche e dalla normativa elvetica, e ricorda che il datore di lavoro deve:
- “fare in modo che i collaboratori siano adeguatamente formati e istruiti per la mansione che devono svolgere”;
- “prima che abbia inizio la stagione silvana, ripetere i criteri per la valutazione dell'albero e della zona circostante e ricordare le regole di sicurezza e comportamento. Ribadire soprattutto l'importanza di un luogo di ritirata sicuro”.
Per la formazione degli operatori possono essere utili alcune schede informative prodotta da Suva - già presentate in passato da PuntoSicuro - che riguardano diversi esempi di incidenti.
Riguardo poi ai lavoratori/collaboratori/operatori Suva consiglia di:
- “prima di procedere all'abbattimento, valutare con attenzione l'albero e la zona circostante per stabilire qual è la tecnica di taglio più sicura;
- prima di procedere al taglio, stabilire il luogo di ritirata, rendere agibile la via di ritirata e contrassegnarla in modo ben visibile”.
Inoltre si ricorda che l'abbattimento di un albero “è un lavoro che solitamente viene svolto da una sola persona”. Per cui i “lavori svolti sullo stesso albero da un aiutante devono essere conclusi tempestivamente, di modo che l'aiutante possa mettersi al riparo prima che inizi la caduta dell'albero”.
E comunque non appena effettuato il taglio di abbattimento occorre:
- “mettersi rapidamente in sicurezza nel punto di ritirata”;
- dal punto di ritirata “osservare la chioma dell'albero e il corridoio di caduta;
- attendere che l'albero abbia completato l'assestamento a terra;
- tenere sott'occhio i rami che sono rimasti impigliati durante la caduta”.
Ricordiamo che, come indicato in un intervento ad un convegno italiano relativo al settore agricolo, i principali fattori di rischio nelle potature o abbattimenti di alberi di alto fusto sono per lo più determinati da:
- assenza di corrette procedure;
- mancato coordinamento con altre imprese operanti;
- mancata o carente delimitazione area di lavoro;
- assenza di sorveglianza a terra.
Un documento di prevenzione di alcuni di questi fattori di rischio è proposto da Suva e si intitola “Le 10 più importanti regole di comportamento nell'abbattimento di alberi”.
Regole che riportiamo in sintesi:
- “non ci esponiamo in nessun caso al rischio di un infortunio”. Tutti devono contribuire alla prevenzione: il datore di lavoro “mette a disposizione attrezzature di lavoro sicure, dispone processi di lavoro adeguati e provvede alla formazione e al perfezionamento dei collaboratori”. I collaboratori/lavoratori “rispettano regole di sicurezza e sono consapevoli del fatto che nell’abbattimento degli alberi i pericoli non vanno sottovalutati”;
- “non abbattiamo alberi in condizioni di fretta”: “per nessun obiettivo di produttività, nessun termine di consegna e nessun risparmio sui costi vale la pena di mettere a repentaglio la nostra vita o la nostra salute”;
- “lavoriamo soltanto se sono organizzati i soccorsi in caso di emergenza”;
- “non lavoriamo da soli”: nei lavori di abbattimento alberi e allestimento il legname è bene tenersi in contatto visivo o vocale con i colleghi;
- “valutiamo insieme i pericoli”: prima di iniziare i lavori fare un sopralluogo nella zona di taglio con tutta la squadra e discutere i pericoli e il modo di procedere. “Se, con l’avanzare dei lavori o per il mutamento delle condizioni esterne insorgono nuovi pericoli, valutiamo insieme la nuova situazione”;
- “diciamo stop se non è tutto okay”: non si inizia il lavoro prima di avere capito perfettamente l’incarico e le procedure. E si deve interrompere il lavoro se ci si accorge di un pericolo;
- “stabiliamo un luogo sicuro per la ritirata”: “dopo avere stabilito la direzione di abbattimento, il motoseghista valuta l’albero e la zona circostante e decide il metodo di abbattimento. In base a queste considerazioni individua un luogo sicuro per la ritirata e libera il percorso per raggiungerlo. Si raccomanda di indicare il luogo di ritirata con semplici segnali”;
- “osserviamo la caduta dell’albero dal luogo di ritirata”: come indicato in precedenza appena effettuato il taglio di abbattimento si deve raggiungere il luogo di ritirata, osservare la chioma dell’albero e il corridoio di caduta, “fino a quando l’albero ha completato l’assestamento a terra”. Inoltre prima di “riprendere il lavoro si accerta che non ci sia più alcun pericolo (ad esempio rami rimasti sospesi)”;
- “siamo responsabili degli apprendisti”: durante eventuali tirocinii possono essere inseriti apprendisti in una squadra guidata da un formatore o dal suo sostituto;
- “ognuno dà il buon esempio”: dobbiamo essere consapevoli di non essere responsabili solo per la nostra sicurezza, ma di quella degli altri.
N.B.: Gli eventuali riferimenti legislativi contenuti nella pagina web dedicata all’incidente e nell’opuscolo di prevenzione riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati sono comunque utili per tutti i lavoratori.
Suva, pagina web dedicata all’incidente all’operatore forestale.
Suva, “Le 10 più importanti regole di comportamento nell'abbattimento di alberi” (PDF, 51 KB).
Tiziano Menduto
L’incidente avviene in conseguenza del taglio di un abete.
Due operatori di un'impresa forestale sono intenti ad abbattere un grande abete bianco dal diametro di 60 cm: “l'abete sarebbe dovuto cadere in direzione del pendio, a monte”.
L’albero, alto 35 metri, presenta due chiome (biforcazione) e il bosco è fitto: per questo motivo l'addetto alla motosega esegue il taglio in modo che il tronco possa “staccarsi facilmente dalla ceppaia e sfondare le chiome circostanti”. L'aiutante gli dà una mano inserendo dei cunei nel taglio di abbattimento.
Tuttavia durante il taglio, all'improvviso la “base del tronco rimbalza all'indietro”.
Infatti anche se l'abete cade nella direzione prevista, il piede del tronco rimbalza “violentemente all'indietro scivolando su una radice come se fosse un pattino”.
L’aiutante viene travolto, “sbalzato per 4 metri e schiacciato contro un faggio” vicino.
I rilevamenti
L'indagine operata dopo l’infortunio rivela che “la valutazione dell'albero e della zona circostante era stata scarsamente accurata. Soprattutto, i due lavoratori non avevano dedicato sufficiente attenzione alla scelta di una via e un luogo di ritirata in cui mettersi in sicurezza”.
La prevenzione
Suva riporta alcuni elementi di prevenzione, tratti da buone pratiche e dalla normativa elvetica, e ricorda che il datore di lavoro deve:
- “fare in modo che i collaboratori siano adeguatamente formati e istruiti per la mansione che devono svolgere”;
- “prima che abbia inizio la stagione silvana, ripetere i criteri per la valutazione dell'albero e della zona circostante e ricordare le regole di sicurezza e comportamento. Ribadire soprattutto l'importanza di un luogo di ritirata sicuro”.
Per la formazione degli operatori possono essere utili alcune schede informative prodotta da Suva - già presentate in passato da PuntoSicuro - che riguardano diversi esempi di incidenti.
Riguardo poi ai lavoratori/collaboratori/operatori Suva consiglia di:
- “prima di procedere all'abbattimento, valutare con attenzione l'albero e la zona circostante per stabilire qual è la tecnica di taglio più sicura;
- prima di procedere al taglio, stabilire il luogo di ritirata, rendere agibile la via di ritirata e contrassegnarla in modo ben visibile”.
Inoltre si ricorda che l'abbattimento di un albero “è un lavoro che solitamente viene svolto da una sola persona”. Per cui i “lavori svolti sullo stesso albero da un aiutante devono essere conclusi tempestivamente, di modo che l'aiutante possa mettersi al riparo prima che inizi la caduta dell'albero”.
E comunque non appena effettuato il taglio di abbattimento occorre:
- “mettersi rapidamente in sicurezza nel punto di ritirata”;
- dal punto di ritirata “osservare la chioma dell'albero e il corridoio di caduta;
- attendere che l'albero abbia completato l'assestamento a terra;
- tenere sott'occhio i rami che sono rimasti impigliati durante la caduta”.
Ricordiamo che, come indicato in un intervento ad un convegno italiano relativo al settore agricolo, i principali fattori di rischio nelle potature o abbattimenti di alberi di alto fusto sono per lo più determinati da:
- assenza di corrette procedure;
- mancato coordinamento con altre imprese operanti;
- mancata o carente delimitazione area di lavoro;
- assenza di sorveglianza a terra.
Un documento di prevenzione di alcuni di questi fattori di rischio è proposto da Suva e si intitola “Le 10 più importanti regole di comportamento nell'abbattimento di alberi”.
Regole che riportiamo in sintesi:
- “non ci esponiamo in nessun caso al rischio di un infortunio”. Tutti devono contribuire alla prevenzione: il datore di lavoro “mette a disposizione attrezzature di lavoro sicure, dispone processi di lavoro adeguati e provvede alla formazione e al perfezionamento dei collaboratori”. I collaboratori/lavoratori “rispettano regole di sicurezza e sono consapevoli del fatto che nell’abbattimento degli alberi i pericoli non vanno sottovalutati”;
- “non abbattiamo alberi in condizioni di fretta”: “per nessun obiettivo di produttività, nessun termine di consegna e nessun risparmio sui costi vale la pena di mettere a repentaglio la nostra vita o la nostra salute”;
- “lavoriamo soltanto se sono organizzati i soccorsi in caso di emergenza”;
- “non lavoriamo da soli”: nei lavori di abbattimento alberi e allestimento il legname è bene tenersi in contatto visivo o vocale con i colleghi;
- “valutiamo insieme i pericoli”: prima di iniziare i lavori fare un sopralluogo nella zona di taglio con tutta la squadra e discutere i pericoli e il modo di procedere. “Se, con l’avanzare dei lavori o per il mutamento delle condizioni esterne insorgono nuovi pericoli, valutiamo insieme la nuova situazione”;
- “diciamo stop se non è tutto okay”: non si inizia il lavoro prima di avere capito perfettamente l’incarico e le procedure. E si deve interrompere il lavoro se ci si accorge di un pericolo;
- “stabiliamo un luogo sicuro per la ritirata”: “dopo avere stabilito la direzione di abbattimento, il motoseghista valuta l’albero e la zona circostante e decide il metodo di abbattimento. In base a queste considerazioni individua un luogo sicuro per la ritirata e libera il percorso per raggiungerlo. Si raccomanda di indicare il luogo di ritirata con semplici segnali”;
- “osserviamo la caduta dell’albero dal luogo di ritirata”: come indicato in precedenza appena effettuato il taglio di abbattimento si deve raggiungere il luogo di ritirata, osservare la chioma dell’albero e il corridoio di caduta, “fino a quando l’albero ha completato l’assestamento a terra”. Inoltre prima di “riprendere il lavoro si accerta che non ci sia più alcun pericolo (ad esempio rami rimasti sospesi)”;
- “siamo responsabili degli apprendisti”: durante eventuali tirocinii possono essere inseriti apprendisti in una squadra guidata da un formatore o dal suo sostituto;
- “ognuno dà il buon esempio”: dobbiamo essere consapevoli di non essere responsabili solo per la nostra sicurezza, ma di quella degli altri.
N.B.: Gli eventuali riferimenti legislativi contenuti nella pagina web dedicata all’incidente e nell’opuscolo di prevenzione riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati sono comunque utili per tutti i lavoratori.
Suva, pagina web dedicata all’incidente all’operatore forestale.
Suva, “Le 10 più importanti regole di comportamento nell'abbattimento di alberi” (PDF, 51 KB).
Tiziano Menduto
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.