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Incidenti e rischi lavorativi nell’uso di veicoli aziendali

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Preposti

13/04/2011

Pubblicati gli atti di un seminario relativo ai rischi da incidenti stradali e alla sicurezza sul lavoro. I dati, i suggerimenti per la prevenzione, la valutazione dei rischi, i fattori di rischio e la formazione per datori di lavoro e RSPP.

 
Organizzato dalla Confindustria Rimini, questo seminario aveva ha lo scopo di fornire indicazioni e spunti di riflessione in merito alla considerazione a pieno titolo del rischio di incidenti stradali come un rischio lavorativo, in un contesto in cui la strada rappresenta il “luogo di lavoro” e l'automezzo potrebbe configurarsi come “un'attrezzatura” .
Ricordando - come indicato negli atti del seminario, recentemente pubblicati - che a livello generale in Italia “gli incidenti stradali ad oggi rappresentano una vera e propria emergenza sociale, nessuna attività criminale (terrorismo, mafia, camorra, n’drangheta, sacra corona, microcriminalità, criminalità organizzata ecc..) produce lo stesso numero di vittime”.
 

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Formazione sui rischi specifici di chi lavora al volante (Art. 37 D.Lgs. 81/08) in DVD

Nell’intervento di Pierpaolo Neri vengono riportati gli esiti di uno studio delle Aziende USL di Rimini, Forlì, Cesena, Ravenna nel 2008.
Riprendiamo alcuni dei punti sottolineati:
- “nel periodo 2004-2006 nell’Area Vasta Romagna si è verificato circa un terzo (31%) degli Infortuni lavorativi su strada avvenuti nell’intero territorio regionale (a fronte di una popolazione residente pari ad un quarto di quella regionale)”;
- “nel periodo 2004-2006 gli Infortuni  ‘in itinere’ hanno costituito la quota più rilevante degli Infortuni lavorativi stradali: 73% in Emilia-Romagna, 77% in Area Vasta Romagna e 71% nell’Ausl di Ferrara; a livello delle Ausl dell’AVR gli infortuni ‘in itinere’ hanno rappresentato il 74% degli infortuni lavorativi stradali a Ravenna, il 76% a Forlì, il 76% a Cesena e il 79% a Rimini”.
 
Dopo aver dato notizie sulla situazione attuale a Rimini e sulla normativa nazionale, l’intervento offre alcune idonee prospettive di prevenzione:
- “contribuire ad analizzare, descrivere e valutare il fenomeno degli Incidenti, dei loro determinanti e conseguenze. Questi elementi di conoscenza sono necessari per orientare le scelte a livello locale, pianificare efficacemente gli sviluppi urbanistici, definire le priorità e gli interventi sulle infrastrutture e orientare l’offerta dei servizi di assistenza  (Soggetti: Organi di Polizia competenti che analizzano i sinistri ed Aziende);
- valutare, nell’espressione dei pareri di competenza, rischi ed opportunità per la Sicurezza stradale derivanti da pianificazioni urbanistiche, piani particolareggiati e nuovi insediamenti produttivi (Soggetti: AUSL strumenti urbanistici, autorizzazioni insediamenti produttivi, Aziende);
- contribuire a promuovere sviluppare la cultura della Sicurezza stradale nella popolazione ed indurre il cambiamento degli stili di vita e dei comportamenti a rischio, attraverso campagne comunicative ed interventi rivolti alla popolazione e a gruppi target (Soggetti: tutti per iniziative di formazione ed informazione);
- contribuire alla diffusione della cultura della Sicurezza stradale anche nella Amministrazione Pubblica, promuovere iniziative di formazione e di aggiornamento sulle azioni efficaci da intraprendere (Soggetti: Enti Locali)”.
 
Nell’intervento “I rischi connessi all'utilizzo di veicoli aziendali”, a cura dell’Ing. C. Sbocchi, vengono forniti alcuni dati.
Ad esempio si ricorda che nel 2008 “il 54,5% degli infortuni mortali per cause lavorative si conta proprio sulla strada, tra infortuni in itinere e infortuni propriamente detti” e “su un totale di 1.120 morti bianche, 335 decessi (il 29,9%) si sono verificati durante lo svolgimento delle mansioni lavorative su strada e 276 (il 24,6%) sono da attribuire al percorso casa/lavoro”.
E tra i vari dati forniti si sottolinea come le statistiche sugli incidenti stradali in relazione alla fascia oraria mostrano come la fascia oraria con più incidenti è quella delle 17.00-19.00. 
 
Vengono poi offerti alcuni riferimenti normativi, ad esempio ricordando che il Decreto legislativo 81/2008 “chiarisce in maniera inequivocabile le responsabilità attribuite al Datore di lavoro, il quale ha l’obbligo di valutare, con il supporto del SPP, tutti i rischi presenti nella propria azienda e tutti i rischi associati alle varie mansioni (vedi art. 3 -c.1), ivi comprese quelle che comportano l’utilizzo di veicoli”.
 
Il relatore si sofferma poi sulle fasi procedurali per una valutazione dei rischi esaustiva e indica che tra gli “esempi di fattori di rischio/mansioni che tipicamente sono sottostimati nella Valutazione dei Rischi” è presente anche l’uso di veicoli aziendali/propri all’interno dell’orario di lavoro.
E se è normale considerare questo rischio per trasportatori, corrieri, società di noleggio auto con conducente (NCC), società di distribuzione di cibi e bevande, ecc… Si osserva invece una sottostima del rischio per molte altre attività. Ad esempio le attività di dirigenti aziendali, preposti aziendali addetti alla vigilanza e/o coordinamento di attività aziendali, lavoratori addetti alle commissioni esterne (banca, posta, ecc..), manutentori (acquisto materiali di consumo, minuterie, ecc..), lavoratori addetti alle consegne aziendali, dipendenti in trasferta (con utilizzo di mezzo proprio/aziendale), dipendenti distaccati, dipendenti che accompagnano altri lavoratori sul luogo di lavoro, …
 
E riguardo alla guida dell'autoveicolo, possono essere considerati come “fonti di rischio” i seguenti punti, che dovranno essere considerati e valutati nella stesura del DVR ( Documento di Valutazione dei Rischi) e devono essere ridotti il più possibile attraverso l’adozione di adeguate misure:
- “le condizioni del veicolo;
- le condizioni del guidatore;
- le condizioni che si incontreranno durante il viaggio;
- le capacità di reagire agli imprevisti del guidatore”.
 
Rimandandovi alla lettura dell’intervento agli atti per i dettagli relativi a ogni singola “fonte di rischio”, veniamo alle conclusioni del relatore.
 
Nell'ottica di una “efficace valutazione e gestione dei Rischi derivanti dall’uso di veicoli aziendali, è opportuno che il Datore di Lavoro/ RSPP dell’azienda riceva idonea formazione specifica al fine di possedere capacità e requisiti professionali adeguati nell’approfondimento delle seguenti tematiche:
- dati Statistici (Inail + Istat);
- matching tra dati Statistici e attività aziendali;
- consultazione e coinvolgimento dei lavoratori con conseguente elaborazione del Mansionario aziendale per la Sicurezza;
-  valutazione globale del Rischio (veicolo/ fattore umano/ fattori ambientali);
-  strategie di Prevenzione (Informazione/ formazione/ addestramento);
-  gestione del Rischio Residuo (modelli di risk management es. BBS, manutenzione e telemonitoraggio)”. 
 
Alfine poi di garantire un processo di miglioramento continuo ed efficaci economie di gestione è anche opportuno considerare nella scelta del parco mezzi:
- i dispositivi di sicurezza e del rating dei test specifici (crashtest, euroncap, spazi di frenata in funzione della distribuzione delle masse, h baricentro, destinazione uso del veicolo, tipologia di trazione, ecc..);
-  l’ ergonomia del posto di guida;
-  l’impatto ambientale”.
E, in relazione all’Economia di Gestione:
-  “ costi (diretti, indiretti, indotti e sociali);
-  corretta gestione del budget aziendale”.
  
Gli atti del seminario:
 
- Intervento di Pierpaolo Neri (Dirigente Responsabile Modulo Organizzativo Sicurezza e Igiene del Lavoro, Azienda USL Rimini) (formato PPT, 447 kB);
- “ I rischi connessi all'utilizzo di veicoli aziendali”, C. Sbocchi (formato PDF, 1.73 MB).
 
 
 
Tiziano Menduto


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Rispondi Autore: Morando Sergio - likes: 0
13/04/2011 (14:43:05)
Se il veicolo aziendale è da considerarsi come scritto sopra automezzo attrezzatura come la mettiamo se certi veicoli esempio noti furgoni usati come mezzi da lavoro ed uso privato famigliare Bipper della Peugeot e Citroen Nemo NON sono passati alle prove sicurezza antiribaltamento dell' ADAC ALCE ? Questi due veicoli dai filmati recenti visibili in internet si sono rovesciati alle prove entrambi ! Mentre il fiat qubo no perchè presentatosi alle prove dotato di esp. La prova è fatta ad appena 80km. orari..queste prove sono state famose per il modello Mercedes tempo fa..Cosa faranno ora le due case per i mezzi già circolanti sia come mezzo da lavoro che vetture famigliari ?
Sergio Morando.

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