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Brescia, 17 Mag - Per migliorare la formazione alla sicurezza nel mondo del lavoro - fattore essenziale per diminuire il numero degli infortuni, degli incidenti e delle morti sul lavoro - è necessario avere a disposizione dati e considerazioni derivanti dalla percezione diretta dei lavoratori sui temi della propria salute e sicurezza. Specialmente se consideriamo che lo scopo principale di un buon formatore e quello di intervenire sulle persone per favorire la percezione dei pericoli e modificarne i comportamenti a rischio.
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L’importanza della formazione alla sicurezza: il parere dei lavoratori
Per avere a disposizione dati significativi, con cui costruire efficaci interventi formativi, già qualche anno fa AiFOS (Associazione Italiana Formatori della Sicurezza sul Lavoro) aveva presentato il “Primo Rapporto AiFOS 2009 - La formazione per la sicurezza sul lavoro - il parere dei lavoratori”.
Da questo rapporto emergevano diversi dati interessanti. Ad esempio si scopriva che circa il 40% dei lavoratori non aveva svolto corsi di formazione nell’ultimo biennio. Inoltre il 78% dei lavoratori dichiarava di non aver ricevuto formazione, ma di avere un’esperienza maturata direttamente sul posto di lavoro. Nella ricerca i lavoratori rivendicavano inoltre l’utilità dei corsi di formazione e l’importanza di una formazione seria che tenesse conto della realtà aziendale e delle esperienze professionali di ciascuno.
Successivamente a questa ricerca il 23 aprile 2011 sono stati presentati ad un convegno i risultati di un indagine dal titolo “La percezione dell’importanza della formazione per la sicurezza sul lavoro in edilizia”, un’indagine curata dalla dott.ssa Claudia Zancanaro con il monitoraggio della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna e del Comitato Paritetico Territoriale Operativo per la Prevenzione Infortuni, igiene e ambiente di lavoro in edilizia di Bologna e Provincia (CPTO Bologna).
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Con questa indagine - condotta dal CPTO di Bologna e realizzata tenendo conto del Primo Rapporto AIFOS 2009 – è stato possibile conoscere il parere dei lavoratori e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) del settore edile sui temi della salute e sicurezza nell’ambiente di lavoro. In particolare, attraverso dei questionari, è stata raccolta l’opinione di 542 lavoratori (il 4,5% del totale degli occupati in edilizia). Di questi 542 lavoratori, 59 erano RLS edili (quasi il 30% del totale degli RLS presenti nella provincia bolognese).
L’indagine ha rilevato che nel 79,2% dei lavoratori è presente un chiaro interesse verso le iniziative di formazione o di aggiornamento, una percentuale simile a quella della ricerca AiFOS (73%).
Inoltre è il 67,7% del campione ad avere seguito corsi di formazione nell’ultimo biennio, un dato - non dissimile dal 61% rilevato a livello nazionale dall’AiFOS - che mostra quanta sia ancora la strada da percorrere per arrivare ad un rapporto equilibrato tra formazione e sicurezza.
Un altro dato rilevante è quello relativo alle tipologie formative più utili per migliorare l’apprendimento. Dai dati emerge che l’affiancamento sul posto di lavoro (45,4%) e la presenza di esperti sono ritenuti gli strumenti formativi più utili. Anche nella ricerca nazionale di AiFOS la metà del campione d’indagine manifestava questa preferenza. Preferenza che induce a pensare che i lavoratori edili siano più favorevoli a una formazione fatta direttamente sul posto di lavoro, sotto la guida di altri lavoratori come loro o di persone con esperienza sul campo.
Se le analogie sono molte, le differenze tra le due ricerche sono veramente poche.
Da un lato c’è il dato relativo al campione.
Nella ricerca curata dalla dott.essa Zancanaro la discreta percentuale di lavoratori stranieri del campione (22%) ha permesso di raccogliere diverse informazioni interessanti. Ad esempio riguardo alla conoscenza delle leggi italiane: nel 27,4% dei casi i lavoratori stranieri hanno risposto di conoscerle poco e nel 39% dei casi di conoscerle discretamente.
Un dato apparentemente diverso è quello relativo al dove e al come i lavoratori e gli RLS sono venuti a conoscenza dell’importanza della formazione per la sicurezza sul lavoro.
In entrambe le ricerche si dimostra che la risposta assolutamente più rilevante è “sul posto di lavoro” e attraverso i corsi di formazione. Ma nell’indagine bolognese per il 5% degli intervistati - a differenza dell’1% indicato nella ricerca AiFOS - il tema della sicurezza è stato conosciuto attraverso programmi radiofonici o televisivi.
Anche in questo caso siamo di fronte ad una conferma della serietà e scientificità delle due ricerche. È infatti proprio nella provincia di Bologna che si è particolarmente diffusa in questi anni una trasmissione televisiva prodotta dall’Istituto Edile di Bologna per offrire informazioni pratiche sulla sicurezza e sulle normative vigenti.
Incrociando i risultati di entrambi le ricerche è possibile concludere che la formazione non viene vista dai lavoratori edili come una perdita di tempo, ma viene riconosciuta come uno strumento importante, da rivendicare e da migliorare a livello metodologico.
È richiesta una formazione seria e adeguata, con metodi di insegnamento basati sul coinvolgimento dei soggetti e, se possibile, svolta sul luogo di lavoro.
Una formazione che non sia attuata solo per un mero adempimento formale alla normativa, ma che sia un efficace strumento di prevenzione per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 - 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 - fax 030.6595040 www.aifos.it - info@aifos.it
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