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Le cause degli infortuni mortali sul lavoro in Piemonte

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Approfondimento

15/07/2009

Il Rapporto sulla ricostruzione degli infortuni mortali in Piemonte (anni 2007-2008): raccolta e interpretazione dei casi per aumentare la conoscenza delle dinamiche infortunistiche. L’incidente più frequente? La caduta dall’alto.

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Il 30 giugno si è tenuto a Torino  il seminario “Dal sistema di sorveglianza degli infortuni  mortali al Progetto sicurezza nei cantieri edili: le attività di prevenzione della Regione Piemonte nel comparto costruzioni”.
 
Nell’ambito del seminario è stato presentato il “Rapporto sulla ricostruzione degli infortuni mortali in Regione Piemonte. Anni 2007-2008”. Il Rapporto presenta i dati degli infortuni mortali registrati dal sistema di sorveglianza che è attivo in Piemonte a partire dal 2002.
I dati salienti contenuti nel rapporto sono sintetizzati nella scheda “Il sistema di Sorveglianza degli infortuni mortali sul lavoro in Regione Piemonte”.
 

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Il rapporto contiene anche un approfondimento sulla ricostruzione degli infortuni mortali in Piemonte avvenuti nel settore delle costruzioni. L’analisi ha permesso di elaborare alcune indicazioni per la vigilanza, rendicontate nel documento "Indicazioni per la vigilanza"
 
Il Sistema di Sorveglianza degli Infortuni Mortali sul lavoro in Regione Piemonte.
La sorveglianza degli infortuni sul lavoro che hanno avuto esito mortale è attiva, in Regione Piemonte, dal 2003 e rappresenta ormai un sistema consolidato di raccolta, codifica e trasmissione di informazioni che, oltre a garantire un bagaglio conoscitivo in precedenza non disponibile, possono essere utilizzate per individuare linee di lavoro volte alla prevenzione.
Le informazioni sugli accadimenti infortunistici infatti sono state storicamente trattate per fini assicurativi e per fini di giustizia; più recente è la raccolta dei casi, la loro ricostruzione ed interpretazione finalizzate ad aumentare la conoscenza delle dinamiche infortunistiche da parte dei soggetti della prevenzione, tra cui anche gli operatori che agiscono nei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro. Questi ultimi sono evidentemente portatori di importanti esperienze e conoscenze da valorizzare, ma hanno spesso il limite di fermarsi alla realtà locale senza una visione ampia del fenomeno. Questo lavoro, su impulso di ISPESL, INAIL e Conferenza delle Regioni, è iniziato nel 2003 partendo da un numero limitato ma molto significativo di infortuni sul lavoro: quelli che hanno avuto purtroppo un esito mortali per i lavoratori.
 
In questa giornata viene presentato il rapporto relativo agli infortuni mortali accaduti negli anni 2007-2008 sottoposti ad indagine dai Servizi PreSAL delle ASL del Piemonte. Giova ricordare come il Sistema di Sorveglianza acquisisca le notizie dei numerosi infortuni mortali che hanno una dinamica riconducibile ad un incidente stradale ma che su tali eventi i Servizi normalmente non svolgono indagini specifiche.
E’ opportuno sottolineare che gli eventi si riferiscono sia a lavoratori dipendenti o ad essi assimilati sia a lavoratori che operano nei luoghi di lavoro in altre vesti. In particolare sono stati acquisiti numerosi casi in cui la vittima è un pensionato e ciò avviene molto frequentemente nelle attività agricole.
 
RAPPORTO DI LAVORO
N
%
Dipendente a tempo indeterminato
49
53
Pensionato
19
20
Autonomo senza dipendenti - Titolare senza dipendenti
7
8
Autonomo con dipendenti - Titolare con dipendenti
5
6
Socio (anche di cooperative)
5
6
Irregolare
3
3
Coadiuvante familiare
2
2
Con rapporto di lavoro non tipico
2
2
Indeterminato
/
/
TOTALE
92
100
 
 
I settori più colpiti da infortuni mortali sono, confermando quanto emerso negli anni scorsi, quello delle costruzioni e dell’agricoltura. Pesano, per i due anni considerati, i drammatici eventi del Mulino Cordero di Fossano con cinque lavoratori deceduti e l’incendio presso la Thyssen Krupp di Torino che incidono sui settori della produzione e lavorazione dei metalli e dell’industria alimentare.
 
 
ATTIVITÀ ECONOMICA
N
%
Costruzioni
31
34
Agricoltura, caccia e silvicoltura
25
28
Produzione di metalli e fabbricazione di prodotti in metallo
10
11
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
4
4
Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici
4
4
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
4
4
Commercio all'ingrosso e al dettaglio
2
2
Industria del legno e dei prodotti in legno
2
2
Industrie manifatturiere
2
2
Estrazione di minerali
2
2
Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
1
1
Indeterminato
5
6
TOTALE
92
100
 
 
Al centro della ricostruzione degli infortuni mortali vi è l’individuazione dell’ “incidente” che ha consentito di elaborare la tabella seguente. Rispetto ai rapporti precedenti emerge una maggiore distribuzione nelle varie tipologie di incidente.
 
 
TIPO DI INCIDENTE - Incidente con variazione di energia
N
%
Caduta dall’alto o in profondità dell’infortunato
18
19
Caduta dall’alto di gravi
13
14
Variazione nella marcia di un mezzo di trasporto (fuoriuscita dal percorso previsto, ribaltamento)
11
12
Sviluppo di fiamme
10
11
Proiezione di solidi
3
3
Avviamento intempestivo di veicolo, macchina, attrezzatura, …
1
1
Altro (con variazione di energia)
6
7
Totale incidenti con variazione di energia
62
67
 
 
 
TIPO DI INCIDENTE - Incidente con variazione dell’interfaccia energia/lavoratore
 
 
Contatto con altri oggetti, mezzi, veicoli in movimento (nella loro abituale sede)
15
16
Contatto con organi in movimento
9
10
Contatto elettrico diretto
6
7
Totale incidenti con variazione dell’interfaccia energia/lavoratore
30
33
 
 
L’incidente che più frequentemente ha condotto ad un infortunio mortale è stato, ancora una volta, la caduta dall’alto seguito dal contatto con mezzi, veicoli ed oggetti in movimento nella loro abituale sede (prevalentemente investimenti da parte di mezzi), dalla caduta dall’alto di gravi (che comprendono i seppellimenti negli scavi), dalla variazione nella marcia di un mezzo di trasporto (soprattutto ribaltamenti di mezzi) e dallo sviluppo di fiamme.
 
Il Piemonte è una delle poche regioni in possesso della serie di infortuni mortali sul lavoro, ricostruiti con un metodo rigoroso e condiviso, dal 2002 ad oggi. L’interpretazione dei dati acquisiti consente di effettuare analisi di cui un esempio si può trovare nell’approfondimento sugli eventi mortali nel settore delle costruzioni accaduti in Piemonte dal 2002 al 2008 indagati e ricostruiti dai servizi di prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro della ASL.
 
 
 
Le "Indicazioni per la vigilanza", (formato PDF, 112 kB).
 
La “Presentazione dei dati contenuti nel  report” a cura di M. Libener, (formato PDF, 284 kB).
 
 
 
Fonte: DoRS.



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