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E’ disponibile on line il volume “Fabbisogni formativi per l'esercizio del ruolo di Medico Competente” edito da IAS, a cura di Ernestina Greco, Ottorino Umberto, Osnato Nicola Magnavita.
La ricerca indaga i fabbisogni formativi degli specialisti deputati, per legge, a svolgere il ruolo di medico competente, e si colloca nell’ambito del più ampio progetto di riassetto e riforma delle disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro previsto dalla Legge n. 123/20071.
A ridosso della emanazione del D.Lgs. n. 81/2008, Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, l’obiettivo dell’indagine è stato quello di valutare la corrispondenza esistente tra le conoscenze e le abilità necessarie per svolgere il ruolo di medico competente, e i contenuti disciplinari delle scuole di specializzazione di area sanitaria, individuate dal legislatore come prerequisito per esercitare tale ruolo.
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Le competenze relazionali del Medico Competente
E’ disponibile on line il volume “Fabbisogni formativi per l'esercizio del ruolo di Medico Competente” edito da IAS, a cura di Ernestina Greco, Ottorino Umberto, Osnato Nicola Magnavita.
La ricerca indaga i fabbisogni formativi degli specialisti deputati, per legge, a svolgere il ruolo di medico competente, e si colloca nell’ambito del più ampio progetto di riassetto e riforma delle disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro previsto dalla Legge n. 123/20071.
A ridosso della emanazione del D.Lgs. n. 81/2008, Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, l’obiettivo dell’indagine è stato quello di valutare la corrispondenza esistente tra le conoscenze e le abilità necessarie per svolgere il ruolo di medico competente, e i contenuti disciplinari delle scuole di specializzazione di area sanitaria, individuate dal legislatore come prerequisito per esercitare tale ruolo.
Segnaliamo in particolare il Capitolo 1 “Analisi del ruolo di medico competente” dove è possibile trovare un’analisi delle competenze relazionali di questa figura.
Competenze relazionali Per individuare le competenze relazionali del medico competente è stato esaminato il ruolo agito da tale figura professionale, che vede il soggetto, rispondere, in modo personale e originale, con le proprie risorse di conoscenza, abilità e comportamento, ai requisiti della situazione operativa. I compiti attribuiti dalla legge al medico competente sono stati analizzati con riferimento alla natura delle attività che egli è tenuto a svolgere e alla tipologia di soggetti interni ed esterni con cui deve intraprendere e mantenere relazioni per raggiungere gli obiettivi prefissati. Sono stati considerati compiti relazionali di acquisizione, aggiornamento e trasferimento di informazioni tecniche, scientifiche, organizzative e procedurali: 1) le informazioni che il medico competente è tenuto a fornire ai lavoratori, e su richiesta ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, sul significato della sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti e, nel caso di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione della attività che comporta l’esposizione a tali agenti40; 2) la partecipazione alle riunioni periodiche di sicurezza e, in occasione di tali riunioni, la comunicazione per iscritto al datore di lavoro, al responsabile del servizio di prevenzione protezione dai rischi, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, dei risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria effettuata e le indicazioni sul significato di detti risultati ai fini della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psicofisica dei lavoratori41; 3) le informazioni da fornire al lavoratore sulla necessità di conservazione della documentazione sanitaria in suo possesso, che il medico competente deve consegnare allo stesso alla cessazione del rapporto di lavoro42; 4) la trasmissione ai servizi competenti per territorio, esclusivamente per via telematica, dei dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria43; 5) la comunicazione, mediante autocertificazione, del possesso dei titoli e dei requisiti formativi e professionali previsti per legge, all’Ufficio II della Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute44; 6) la partecipazione obbligatoria al programma di educazione continua in medicina (ECM)45. Per chiarire la natura del processo relazionale che si attiva tra il medico competente e le altre figure professionali del sistema di prevenzione e protezione, nonché le condizioni che determinano tale processo, le variabili che definiscono la relazione sono state classificate, fermo restando comunque la varietà del contesto in cui si verificano le azioni e l’influenza dello stesso nell’ambito del rapporto interpersonale, nelle seguenti sette tipologie relazionali che il medico competente si trova ad agire in modo diretto, indiretto o reciproco: • relazioni informative, attraverso cui mette al corrente, fornisce notizie, indirizza, si conforma a direttive, caratterizza, impronta il proprio e l’altrui lavoro per definire e raggiungere i vari obiettivi; • relazioni consultive, mediante le quali chiede a persone o analizza documenti tecnici e scientifici, per ottenere suggerimenti, pareri, risposte per decidere e operare; • relazioni propositive, con cui sottopone all’attenzione, alla valutazione, alla considerazione di qualcuno, intenzioni, argomenti, proposte per la risoluzione di problemi; • relazioni negoziali, attraverso le quali si impegna a discutere per avvicinare interessi e posizioni talora contrastanti, allo scopo di raggiungere un accordo soddisfacente per ciascuna delle parti in relazione; • relazioni di controllo, per mezzo delle quali con attenzione scrupolosa e dominando le proprie emozioni, verifica il benessere degli individui, il funzionamento e l’efficienza di materiali, macchinari e impianti, l’efficacia di sostanze, prodotti e interventi, allo scopo di impedire violazioni, di individuare errori, guasti, o disfunzioni del sistema in cui opera; • relazioni di coordinamento, con cui organizza e si adopera per far interagire in assonanza azioni e persone, funzionali al raggiungimento degli obiettivi; • relazioni motivazionali, con cui si impegna ad analizzare l’insieme delle cause e dei fattori che concorrono a determinare i comportamenti di un individuo o del sistema in cui l’individuo è inserito, espone e precisa le ragioni di un dato comportamento, fornisce stimoli adatti per incentivare l’interlocutore a compiere azioni orientate a raggiungere un fine. Tenendo conto altresì dell’obiettivo e della frequenza dei rapporti che il medico competente è tenuto a stabilire con gli altri soggetti del sistema di sicurezza e prevenzione aziendale, portatori a loro volta di compiti e responsabilità diverse, di istanze e interessi eterogenei, a volte anche ambigui e conflittuali, in Tab. 1 è riportato in modo schematico il tipo di relazione che questo professionista può attivare con i diversi soggetti con cui si confronta durante la sua attività. note: 40 Cfr. art. 25, comma 1, lettera g) del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. 41 Cfr. art. 25, comma 1, lettera i) del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. 42 Cfr. art. 25, comma 1, lettera e) del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. 43 Cfr. art. 40, comma 1 del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. 44 Cfr. Decreto 4 marzo 2009 e art. 25, comma 1, lettera n) del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. 45 Cfr. art. 38, comma 3 del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. |
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