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Le immagini dell’insicurezza
Trento, 16 Ago - Concludiamo con la sesta ed ultima parte la nostra “monografia” relativa alle foto dell’insicurezza dei ponteggi. Oggi presentiamo una carrellata di situazioni “tipiche” che vengono riscontrate nei cantieri, ma che sono sicuramente non corrette.
Foto 01: Il ponteggio diventa direttamente un ponte di carico (anzi stracarico). Ricordiamo che gli impalcati dei castelli devono risultare sufficientemente ampi e muniti, sui lati verso il vuoto, di parapetto e tavola fermapiede normali. Gli intavolati dei singoli ripiani devono essere formati con tavoloni di spessore non inferiore a cm 5 che devono poggiare su traversi aventi sezione ed interasse dimensionati in relazione al carico massimo previsto per ciascuno dei ripiani medesimi. Il ponteggio realizzato secondo gli schemi tipo non è adatto a sopportare carichi, indicativamente la portata dei piani di lavoro è di circa 200-300 kg/m2, un pacco di blocchi in cemento pesa tra i 1200 ed i 1500 kg. ed il bancale è di circa 1,44 mq. ovvero il carico della foto risulta essere oltre 4-5 volte la portata prevista. A livello informativo ricordiamo che un bancale di blocchi in laterizio varia tra i 500 e gli 800 kg., un bancale di sacchi di cemento è di circa 1500-2000 kg.
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Foto 02: Al ponte a telai prefabbricati è stato sovrapposto un ponte su cavalletti. Un’insieme instabile.
Foto 03: Il ponte a telai diventa la piattaforma per appoggiare una scala, il rischio caduta dall’alto è in agguato.
Foto 04: La base del ponteggio diventa una discarica. Vi è rischio che la base del ponteggio venga danneggiata durante le fasi di accatastamento e/o rimozione del materiale ed anche il rischio di danni agli operatori che utilizzano la scaletta di accesso al ponteggio.
Foto 05: Durante le fasi di montaggio/smontaggio del ponteggio è vietato eseguire altre lavorazioni sul medesimo. E’ invece usuale vedere gli operai al lavoro sul ponteggio con il cartello “ponteggio in allestimento” in bella evidenza anche se il montaggio del ponteggio è stato ultimato. Si tratta di una cattiva usanza che non comporta rischi per i lavoratori, ma la sensazione che qualcosa non funziona rimane. Una volta un imprenditore ha affermato: “Lascio il cartello perché se arriva l’organo di vigilanza e il ponte è incompleto non mi può multare”. Beata innocenza: se il ponteggio è incompleto ed è accessibile, non è certamente un cartello che evita la multa.
Forse è meglio realizzare ponteggi che rispettino i parametri di sicurezza, così oltre ad evitare la multa si evitano anche i tanti, troppi infortuni che un ponteggio “sbagliato” può provocare e nelle circa 50 fotografie pubblicate in questa “monografia” di “errori” ne abbiamo visti veramente tanti.
Farina Geom. Stefano, Consigliere Nazionale AiFOS
Fonte: SICURELLO.no.it
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: cagna andrea - likes: 0 | 22/08/2011 (09:05:21) |
Sono dell'avviso che di prassi, dopo un certo periodo dall'apertura di un cantiere (dato rilevabile dalle documentazioni di legge obbligatorie) gli Ispettori siano destinati ad una verifica, soprattutto nei luoghi recanti il cartello "ponteggio in allestimento) |