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Piano regionale di Prevenzione 2010-2012

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Linee guida e buone prassi

19/01/2010

Piemonte: disponibile il Piano Regionale di Prevenzione 2010/2012 con gli interventi dei relatori che hanno discusso le novità. I rischi negli ambienti di lavoro e di vita, prevenzione incidenti stradali e domestici, sicurezza alimentare.

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È disponibile sul sito della Regione Piemonte - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute (DoRS) - il Piano Regionale di Prevenzione della Regione Piemonte, un documento che scaturisce dalla riflessione maturata con l’avvio del percorso di attuazione del Piano Socio-sanitario regionale 2006-2010. Nell’ambito della prevenzione, tale percorso ha visto come tappe fondamentali l’approvazione delle Linee di indirizzo regionali per l’avvio della sperimentazione della nuova Direzione Integrata della prevenzione (poi attuata nelle ASL individuate con DGR n. 24-10835 del 23 febbraio 2009 e successivi adeguamenti) e la costituzione del Coordinamento regionale.




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La nuova architettura sarà coordinata a livello centrale attraverso il Coordinamento della Prevenzione e a livello locale attraverso la Direzione integrata della Prevenzione, che verrà gradualmente attivata in tutte le ASL piemontesi. Il nuovo modello non si propone solo il superamento delle odierne carenze ma, razionalizzandone il governo, punta all’affermazione di una prevenzione più coerente, appropriata, efficace e socialmente produttiva.

Il Piano regionale di Prevenzione: un documento in cantiere
Il Coordinamento operativo regionale della prevenzione ha curato l’elaborazione di una bozza di Piano regionale di prevenzione che è stata oggetto di una giornata di confronto, il 9 dicembre 2009, e che attualmente è in una fase di consultazione e revisione allargata ai Servizi di prevenzione del territorio, in vista della sua approvazione formale prevista a gennaio 2010.

Prevenzione rischi negli ambienti di vita e di lavoro
Il piano, al fine di migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori, ha individuato alcune linee strategiche:

“1. Orientare gli interventi di prevenzione, vigilanza e informazione con particolare attenzione all’individuazione delle priorità, a partire dalle mappe di rischio;
2. Migliorare le procedure di programmazione delle attività e valutazione dei risultati;
3. Sviluppare il sistema informativo;
4. Migliorare il coordinamento fra Servizi ed altri Organi di Vigilanza;
5. Diffondere le buone pratiche attraverso attività di formazione, assistenza ed informazione;
6. Migliorare la comunicazione interna ed esterna;
7. Sviluppare azioni di contrasto alle disuguaglianze (es. lavoratori stranieri).”

In sintesi, la linea strategica prevede:
“1. Mappatura dei problemi, graduazione del rischio e definizione di priorità di intervento;
2. Condivisione con le forze sociali delle priorità di intervento;
3. Coordinamento e Integrazione fra Servizi ed Enti;
4. Applicazione della metodologia del Risk Assessment;
5. Applicazione del sistema delle buone pratiche e della prevenzione efficace;
6. Attenzione ai rischi emergenti.”

Consulta la bozza di Piano regionale di Prevenzione 2010-2012 (formato PDF, ).

I materiali relativi agli interventi presentati nella giornata del 9 dicembre 2009:

Verso una nuova prevenzione, di Vittorio Demicheli (formato PDF, 214 kB).

Il Piano Regionale di Prevenzione, di Renata Magliola (formato PDF, 184 kB).

Stili di vita, di Elena Cofano (formato PDF, 537 kB).      

Sicurezza alimentare, di Marcello Caputo (formato PDF, 417 kB).        

Malattie infettive, di Roberto Raso (formato PDF, 158 kB).

Prevenzione rischi negli ambienti di vita e di lavoro, di Paolo Laurenti (formato PDF, 153 kB).

Prevenzione incidenti stradali e domestici, di Laura Marinaro (formato PDF, 605 kB).

Screening dei tumori, di Nereo Segnan (formato PDF, 716 kB).

La fase sperimentale e la ricognizione delle attività di prevenzione, di Laura Marinaro (formato PDF, 1.61 MB).

Proposta per un modello organizzativo della Direzione Integrata della Prevenzione nella fase a regime, di Daniela Rivetti (formato PDF, 336 kB).





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