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L’incontro è stato un’occasione di presentazione e confronto tra i servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro, in merito alle esperienze di verifica delle azioni messe in atto dalle aziende sulla riduzione del rischio da incidente stradale in orario di lavoro, al fine di ipotizzare e condividere ulteriori strategie di azione.
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Prevenire gli incidenti stradali in orario di lavoro
I dati INAIL relativi agli infortuni di lavoro ci confermano che più della metà degli infortuni mortali sul lavoro accadono sulla strada. Ed è dunque più che mai necessario pianificare e mettere in atto efficaci azioni di prevenzione per ridurre questo rischio di incidenti.
Di questi temi si è parlato nel workshop “La prevenzione degli infortuni da incidente stradale in orario di lavoro. L’esperienza dei servizi ASL di tutela della salute negli ambienti di lavoro. Compiti delle imprese” che si è tenuto il 7 ottobre 2010 durante la Convention “ Ambiente Lavoro” di Modena.
Come riportato nella presentazione dell’iniziativa, organizzata dall’ AUSL di Bologna (Area Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro) in collaborazione con SNOP, gli incidenti stradali durante l’orario di lavoro e in itinere (casa-lavoro-casa) “rappresentano anche nella Provincia di Bologna la prima causa di morte sul lavoro (52% dei decessi)”.
Se i dati INAIL nazionali “evidenziano che nel 2008 la circolazione stradale ha causato il 17% di tutti gli infortuni sul lavoro (148.062 su 874.940) e il 55% di quelli con esito mortale (594 su 1078)”, la situazione della provincia di Bologna è ancora più rilevante.
Nel 2008 in questa provincia “gli infortuni sul lavoro avvenuti alla guida sono il 17% (4.479 su 26.447) e purtroppo quelli con esito mortale il 70% (14 su 20); di questi 9 durante l’orario di lavoro e 5 in itinere”.
Andando poi al 2009 la situazione è solo leggermente migliorata. I decessi sul lavoro “sono stati complessivamente in Italia 1050, di questi 586 sono avvenuti durante la circolazione stradale, pari al 55.81% di cui 303 pari al 51.70% sulla strada in orario di lavoro e 283 pari al 48.30% in itinere”.
L’iniziativa si è dunque proposta di “affrontare i temi relativi agli strumenti che possono essere messi in campo per la prevenzione del rischio da incidente stradale”.
Questo rischio – “vero e proprio rischio specifico di quasi tutte le attività lavorative, e che vede l’ autotrasporto come attività specifica più importante,” - spesso non viene tenuto in adeguata considerazione e non viene valutato nel sistema di sicurezza aziendale, “come fosse un evento ineliminabile ed inevitabile dei nostri tempi”.
Un evento che è invece da studiare tentando di delineare un “percorso di prevenzione che, a partire dalla individuazione dei rischi, tenga in conto i diversi passaggi che devono essere presidiati dal punto di vista prevenzionistico dando spazio anche al contributo che il medico competente può dare nella identificazione e messa in atto delle diverse misure prevenzionistiche e nella scelta di appropriati strumenti di sorveglianza sanitaria”.
Tra l’altro si rileva che:
- finora i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro delle Aziende Sanitarie Locali generalmente “non hanno affrontato nella loro attività sistematicamente il tema della prevenzione degli infortuni che occorrono durante il lavoro alla guida di veicoli stradali”;
- a differenza che per altri rischi presenti in ambito lavorativo, scarsa è la “documentazione consultabile sulle modalità di effettuazione della valutazione del rischio, sulla individuazione e pianificazione delle misure di prevenzione, sulla valutazione della loro efficacia”.
Nell’ Azienda USL di Bologna “solo dal 2008 è iniziato un lavoro per individuare i determinanti degli incidenti stradali in orario di lavoro (infortuni e decessi su strada), al fine di elaborare possibili strategie di intervento. Questo lavoro ha coinvolto l’Area Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro e l’Area Epidemiologia, Promozione della Salute e Comunicazione del Rischio”.
Si sono poi “attivati interventi di verifica e controllo delle aziende di autotrasporto operanti sul territorio bolognese, finalizzati alla verifica delle misure messe in atto da queste aziende nella prevenzione del rischio da incidente stradale”.
Questi gli obiettivi dei lavori del workshop, di cui sono stati pubblicati gli atti:
- “diffusione e confronto sulle modalità operative utilizzabili nella prevenzione di questo specifico rischio;
- indicazione di aspetti da privilegiare nei processi di valutazione del rischio, nella sorveglianza sanitaria, nelle attività di informazione /formazione rivolta agli autisti ed a tutto il personale della logistica al fine di strutturare una gestione corretta del problema”.
Gli atti dell’incontro:
- “ Stili di vita per una strada sicura”, Mara Bernardini - Assessorato alle Politiche per la Salute Regione Emilia Romagna (formato PDF, 545 kB);
- " ‘La strada come ambiente di lavoro’ :un percorso complesso”, M.G. Bosco, A. D’Astolfo - SpreSAL ASL RM/B e ASL RM/C (formato PDF, 439 kB);
- “ La valutazione del rischio di incidente stradale nel settore dell'autotrasporto”, Santina Bruno, Direttore SPRESAL ASL Cuneo 2 Alba Bra (formato PDF, 483 kB);
- “ Gravità e dimensione del fenomeno”, Claudio Calabresi, Direzione Regionale INAIL Liguria (formato PDF, 133 kB);
- “ L'esperienza veronese dal 1997 ad oggi”, Emilio Cipriani e Flavio Coato - Dirigenti Medici S.P.I.S.A.L. Aulss 22 Bussolengo (VR) (formato PDF, 781 kB);
- “ La sicurezza stradale e la sicurezza del lavoro: quali incroci?”, Alberto Gerosa - Direttore U.O.PSAL Sud Ausl Bologna (formato PDF, 11 kB);
- “ AUSL di Bologna: la sorveglianza sanitaria”, Antonia M. Guglielmin - Dirigente Medico U.O.PSAL Centro AUSL Bologna (formato PDF, 271 kB);
- “ L’azione dei medici competenti per la prevenzione del rischio da incidente stradale”, Paolo Santucci - Medico Competente e Vice segretario Nazionale Direttivo ANMA (formato PDF, 142 kB);
- “ Progetto ‘Sicurezza nel trasporto pesante’”, Sandro Vedovi - Responsabile Progetti Fondazione ANIA (formato PDF, 1.85 MB).
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