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Quale casa per le persone anziane?

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

18/04/2007

Sempre più attenzione ad elementi quali l’accessibilità, la fruibilità e la sicurezza degli edifici per far sì che la casa diventi un posto dove le persone anziane possono vivere in sicurezza, in maniera indipendente e con dignità.

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Per le persone anziane la casa assume spesso un ruolo particolarmente significativo: è il luogo dove viene consumata la maggior parte del tempo e, specie quando qualcuno continua a vivere nella “casa di famiglia”, essa incorpora i ricordi e i significati di tutta una vita, che contribuiscono alla percezione di un senso di continuità e aumentando così anche il benessere percepito.

Sempre più attenzione è stata quindi posta ad elementi quali l’accessibilità, la fruibilità e la sicurezza degli edifici, la coerenza e la leggibilità degli spazi, la garanzia di privacy e di socializzazione.

Le caratteristiche fisiche della casa giocano un ruolo importante in quello che viene chiamato “successful aging”, nell’invecchiare con successo.

Un approfondimento su questi temi è stato pubblicato sul primo numero del 2007 di PdE, rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente a cura di Lucia De Antoni.

Da molti anni è sostenuto il concetto che “un ambiente fisico supportante può fare sì che una persona anziana si adatti con successo al declino delle sue abilità funzionali”.

Un principio che emerge continuamente quando si parla di persone anziane è il desiderio di sentirsi sicuri e fuori dal pericolo, all’interno della casa e all’interno della comunità.

All’interno della casa possono comunque trovare posto molti sistemi che facilitano la risposta a questo bisogno: per esempio un impianto per luci di sicurezza che si accendano automaticamente, o dispositivi che consentano di accendere le luci in casa dall’esterno attraverso un interruttore, in modo tale da non dover entrare, camminare in uno spazio buio ed evitare cadute, e che permettano di illuminare il vano della porta di ingresso per rendere più facile l’inserimento della chiave.

Anche l’accessibilità è un concetto basilare rispetto al poter vivere in maniera indipendente.

Ad esempio, una persona anziana con problemi di mobilità e scarsa forza fisica può non essere capace di salire una rampa di scale nella sua casa. Similmente, una persona con problemi di flessibilità, di allungamento o di prensione, può trovare difficoltà nell’usare un convenzionale battacchio per la porta sferico. Ridurre l’eccesso di disabilità richiede sia il promuovere le abilità della persona, sia ridurre le richieste dell’ambiente.

L’obiettivo che ci si deve prefissare per rendere una casa adatta alla persona anziana deve essere quindi quello di raggiungere un equilibrio tra sicurezza e autonomia.

Negli ultimi anni si stanno comunque svolgendo molti progetti europei e internazionali il cui obiettivo è creare linee guida per la progettazione di case per senior citizens, tra questi il progetto Wel_Hops Welfare housing policies for senior citizens, ovvero soluzioni di welfare abitativo per anziani, cofinanziato dall’Unione Europea. Le Linee Guida vogliono essere uno strumento di carattere tecnico, facilmente consultabile e adattabile ai diversi contesti dei paesi appartenenti all’Unione Europea, in cui trovano spazio soluzioni pensate per aiutare la persona e non per sostituirla nelle principali azioni quotidiane, con l’obiettivo di favorire il mantenimento dell’autonomia e della dignità personale.

L'articolo completo è disponibile in forma completa nel numero 7 del 2007 della rivista PdE.

 

 

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