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"Per i cittadini affetti da invalidità - ha sottolineato l´assessore alla programmazione e sviluppo territoriale, Luigi Gilli - che vivono in case in cui occorre realizzare lavori per abbattere le barriere architettoniche, gli interventi acquistano una rilevanza sociale non trascurabile. Purtroppo alla rilevanza del fenomeno non corrisponde un adeguato impegno finanziario dello Stato". Infatti la legge finanziaria 2007 non ha previsto alcuno stanziamento e l´ultimo risale al 2004 ma con risorse insufficienti per far fronte alle esigenze.
Ultimo aggiornamento in Banca Dati (riservato agli abbonati):
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'Rendere sicure le case di invalidi e anziani
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Case a misura di anziani e invalidi, ambienti capaci di migliorare la qualità della vita e la sicurezza.
Con uno stanziamento di 7,8 milioni di euro, la Regione Emilia Romagna promuove l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni di persone invalide.
L’importo stanziato consente di erogare quasi il 60% dei 13,8 milioni di contribuiti richiesti dalle 3.138 famiglie che ne hanno diritto in base alla Legge 9 gennaio 1989, n. 13 "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati." (Pubblicata nella G. U. 26 gennaio 1989, n. 21).
Le tipologie di interventi richiesti riguardano in particolare l´installazione di meccanismi di servo scala, di elevatori o ascensori o l´adeguamento di bagni o altre stanze interne alle abitazioni.
Purtroppo languono i contributi da parte dello Stato."Per i cittadini affetti da invalidità - ha sottolineato l´assessore alla programmazione e sviluppo territoriale, Luigi Gilli - che vivono in case in cui occorre realizzare lavori per abbattere le barriere architettoniche, gli interventi acquistano una rilevanza sociale non trascurabile. Purtroppo alla rilevanza del fenomeno non corrisponde un adeguato impegno finanziario dello Stato". Infatti la legge finanziaria 2007 non ha previsto alcuno stanziamento e l´ultimo risale al 2004 ma con risorse insufficienti per far fronte alle esigenze.
Le domande. 2.353 sono le domande presentate da soggetti con invalidità totale, mentre 785 sono quelle presentate da persone che hanno un'invalidità parziale.
Quasi i tre quarti delle domande riguardano soggetti anziani.
Gli interventi richiesti. Il 71,4% del totale delle domande è volta ad abbattere le barriere architettoniche in abitazioni di persone che hanno più di 60 anni di età, quelli con più di 70 anni costituiscono il 58,2% del totale.
Quasi 64% delle famiglie ha richiesto il contributo per eliminare esclusivamente barriere che impediscono o ostacolano l´accesso all’alloggio.
Di fatto nel 2007 circa un terzo del totale delle domande ha riguardato l'installazione di meccanismi di servo scala, mentre oltre 700 richieste riguardavano l´installazione di un elevatore o un ascensore.
Quasi 64% delle famiglie ha richiesto il contributo per eliminare esclusivamente barriere che impediscono o ostacolano l´accesso all’alloggio.
Di fatto nel 2007 circa un terzo del totale delle domande ha riguardato l'installazione di meccanismi di servo scala, mentre oltre 700 richieste riguardavano l´installazione di un elevatore o un ascensore.
Le domande per superare gli ostacoli interni all’alloggio, costituiscono un quarto del totale. Gli interventi finalizzati ad adeguare spazi interni riguardano l´allargamento di accesso ai bagni, alle camere da letto o l´adattamento alle esigenze dell’invalido di bagni o altri ambienti dell’appartamento.
Questi interventi contribuiscono tra l’altro a rendere l’ambiente domestico più sicuro per la persona invalida e per chi l’assiste. Ultimo aggiornamento in Banca Dati (riservato agli abbonati):
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