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Le scale, come segnalato in diversi articoli con riferimento a buone pratiche o ad esempi di infortuni, sono spesso un luogo di cui si sottovalutano i rischi.
Se siamo generalmente più consapevoli dei rischi legati all’uso di una macchina o di una sostanza pericolosa, quando ci muoviamo nei nostri luoghi di lavoro ci sentiamo al sicuro: tuttavia un’alta percentuale di infortuni avviene proprio per traumi, contusioni, distorsioni dovuti a questi semplici spostamenti. E uno dei luoghi a più alta incidenza di cadute sono proprio le scale fisse o portatili.
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Scale fisse a pioli: rischi, prevenzione e normativa
Le scale, come segnalato in diversi articoli con riferimento a buone pratiche o ad esempi di infortuni, sono spesso un luogo di cui si sottovalutano i rischi.
Se siamo generalmente più consapevoli dei rischi legati all’uso di una macchina o di una sostanza pericolosa, quando ci muoviamo nei nostri luoghi di lavoro ci sentiamo al sicuro: tuttavia un’alta percentuale di infortuni avviene proprio per traumi, contusioni, distorsioni dovuti a questi semplici spostamenti. E uno dei luoghi a più alta incidenza di cadute sono proprio le scale fisse o portatili.
Per approfondire questo aspetto ci occupiamo dei documenti e schede relativi alla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro - aggiornati al Decreto legislativo 81/2008 – presenti sul sito dell’Azienda Ospedaliera S.Orsola Malpighi di Bologna.
In particolare della “Scheda tecnica n° 26: scale fisse a pioli” curata dal Servizio Prevenzione e Protezione dell’Azienda ospedaliero-universitaria bolognese.
Le scale fisse a pioli sono spesso utilizzate per l’accesso ai luoghi di lavoro sopraelevati o in profondità: ad esempio gru, serbatoi, tralicci, ciminiere, silos, pozzi.
Generalmente le scale sono verticali, o comunque con una inclinazione non inferiore ai 75°, e sono costituite da “una serie di pioli fissati a due montanti o direttamente murati sulla parete”.
Vediamo brevemente i principali rischi.
È evidente che l’utilizzo di queste strutture comporta per i lavoratori rischi di caduta.
Rischi che possono essere determinati “da fattori legati all’utilizzatore stesso (malore, stanchezza, manovra errata) oppure alla scala e alle sue condizioni (cattiva installazione o manutenzione, presenza di sostanze che rendono scivolosi i pioli come grasso o ghiaccio)”.
Per rendere più sicure le scale un parapetto normale è spesso inefficace, mentre sono più efficaci le gabbie metalliche di protezione.
Vediamo alcune delle indicazioni di prevenzione riportate dal documento:
- “di norma ogni tratta di scala a pioli non deve essere utilizzata da più di una persona contemporaneamente, qualora particolari esigenze e le caratteristiche della scala lo consentano é opportuno che la distanza fra le persone non sia mai inferiore ai 3 m”;
- “gli utilizzatori non possono trasportare carichi pesanti o ingombranti e devono avere le mani libere, che devono essere posizionate sui pioli e non sui montanti al fine di garantire una più solida presa”;
- laddove “non sia possibile provvedere all’installazione di gabbie di protezione devono essere adottate misure alternative atte ad impedire la caduta delle persone per un tratto superiore ad un metro”.
Segnalando che il documento, che vi invitiamo a visionare, si sofferma anche sulle caratteristiche costruttive delle scale, ricordiamo che la norma legislativa che stabilisce i requisiti di sicurezza e prevenzione degli infortuni delle scale fisse a pioli è l’art. 113 del D.Lgs. 81/2008.
In particolare della “Scheda tecnica n° 26: scale fisse a pioli” curata dal Servizio Prevenzione e Protezione dell’Azienda ospedaliero-universitaria bolognese.
Le scale fisse a pioli sono spesso utilizzate per l’accesso ai luoghi di lavoro sopraelevati o in profondità: ad esempio gru, serbatoi, tralicci, ciminiere, silos, pozzi.
Generalmente le scale sono verticali, o comunque con una inclinazione non inferiore ai 75°, e sono costituite da “una serie di pioli fissati a due montanti o direttamente murati sulla parete”.
Vediamo brevemente i principali rischi.
È evidente che l’utilizzo di queste strutture comporta per i lavoratori rischi di caduta.
Rischi che possono essere determinati “da fattori legati all’utilizzatore stesso (malore, stanchezza, manovra errata) oppure alla scala e alle sue condizioni (cattiva installazione o manutenzione, presenza di sostanze che rendono scivolosi i pioli come grasso o ghiaccio)”.
Per rendere più sicure le scale un parapetto normale è spesso inefficace, mentre sono più efficaci le gabbie metalliche di protezione.
Vediamo alcune delle indicazioni di prevenzione riportate dal documento:
- “di norma ogni tratta di scala a pioli non deve essere utilizzata da più di una persona contemporaneamente, qualora particolari esigenze e le caratteristiche della scala lo consentano é opportuno che la distanza fra le persone non sia mai inferiore ai 3 m”;
- “gli utilizzatori non possono trasportare carichi pesanti o ingombranti e devono avere le mani libere, che devono essere posizionate sui pioli e non sui montanti al fine di garantire una più solida presa”;
- laddove “non sia possibile provvedere all’installazione di gabbie di protezione devono essere adottate misure alternative atte ad impedire la caduta delle persone per un tratto superiore ad un metro”.
Segnalando che il documento, che vi invitiamo a visionare, si sofferma anche sulle caratteristiche costruttive delle scale, ricordiamo che la norma legislativa che stabilisce i requisiti di sicurezza e prevenzione degli infortuni delle scale fisse a pioli è l’art. 113 del D.Lgs. 81/2008.
Articolo 113 – Scale (…) 2. Le scale a pioli di altezza superiore a m 5, fissate su pareti o incastellature verticali o aventi una inclinazione superiore a 75 gradi, devono essere provviste, a partire da m 2,50 dal pavimento o dai ripiani, di una solida gabbia metallica di protezione avente maglie o aperture di ampiezza tale da impedire la caduta accidentale della persona verso l'esterno. La parete della gabbia opposta al piano dei pioli non deve distare da questi più di cm 60. I pioli devono distare almeno 15 centimetri dalla parete alla quale sono applicati o alla quale la scala è fissata. Quando l'applicazione della gabbia alle scale costituisca intralcio all'esercizio o presenti notevoli difficoltà costruttive, devono essere adottate, in luogo della gabbia, altre misure di sicurezza atte ad evitare la caduta delle persone per un tratto superiore ad un metro. (…) |
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Rispondi Autore: Nicola Puhar - likes: 0 | 05/12/2014 (10:35:11) |
Buongiorno, l'art. citato non dà indicazioni su come devono essere i pioli (sezione quadrata o circolare; diametro minimo). Esiste qualche riferimento in tal senso? La norma UNI EN ISO 14122 prescrive ad esempio l’utilizzo di pioli a sezione quadrata o poligonale (in casi eccezionali), ma non circolare. Tale norma tuttavia si riferisce a scale fisse per l'accesso a macchinari e non a soppalchi o altri luoghi di lavoro. Può comunque essere utilizzata come esempio per aumentare i propri standard di sicurezza ma non penso possa essere utile nel giudicare la (non) conformità di una scala che non rientra nel suo campo di applicazione. Grazie |
Rispondi Autore: Maurizio Passerini - likes: 0 | 15/06/2015 (15:46:27) |
La norma citata UNI EN ISO 14122-4 al §4.4.2.3 relativo alla sezione trasversale dei pioli indica espressamente che il "diametro" dei pioli deve essere minimo 20 e massimo 35 mm mentre quelli a sezione poligonale oppure ad "u" devono presentare una profondità di pedata di almeno 20 mm. Il fatto che questa norma si applichi anche a quelle parti di edificio in cui è installata la macchina se la funzione principale è quella di fornirne il mezzo di accesso ne fa di fatto la norma base di riferimento. |
Rispondi Autore: MASSIMO ARGIOLAS - likes: 0 | 13/04/2017 (08:53:30) |
Salve, quale è il riferimento normativo che indica la periodicità di verifica delle scale fisse a pioli? mi risulterebbe ogni due anni ma per precauzione mi viene indicata come più opportuna la verifica annuale. |
Rispondi Autore: Livio nespoli - likes: 0 | 07/10/2020 (20:32:24) |
Salve, vorrei sapere a quale distanza massima possono essere posti tra loro in altezza, gli anelli portanti della gabbia e gli elementi verticali, grazie |