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Schede di prevenzione in edilizia: difendersi dalle alluvioni
Con l’arrivo delle previste copiose precipitazioni stagionali, nel nostro paese, come ogni anno, avvengono numerose frane e alluvioni che mettono in pericolo sia abitazioni che luoghi di lavoro.
E come sempre torna la puntuale polemica sul dissesto idrogeologico della nostra penisola, dissesto che può essere riassunto nei risultati di alcune ricerche del 2006 di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile: in Italia un comune su tre ha quartieri in aree a rischio frane o alluvioni.
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Alle alluvioni e alle irruzioni di acque nei cantieri edili è dedicata una scheda della banca dati di schede bibliografiche contenute in "La valutazione dei rischi nelle costruzioni edili", un manuale nato dalla collaborazione tra il Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni, l'Igiene e l'Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia ( C.P.T. Torino) e l’ INAIL Piemonte.
Ricordiamo che a queste schede ogni impresa edile può fare riferimento per il controllo e la gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro: adeguate alle situazioni specifiche dell’impresa e dei luoghi di lavoro, possono diventare parte integrante del documento di valutazione dei rischi e dei piani di sicurezza.
Quali sono dunque le misure di prevenzione e di emergenza da mettere in atto nei cantieri edili per prevenire e evitare incidenti correlati all’irruzione di acque?
Misure tecniche di prevenzione
Intanto è importante scegliere correttamente l’area del cantiere e valutarne i rischi.
L’area interessata dal cantiere “deve essere individuata topograficamente, geologicamente e deve essere valutato il contorno ambientale onde ottenere le informazioni utili a determinare le condizioni idrogeologiche in cui si opera al fine di prevenire il recapito in cantiere del deflusso di eventuali alluvioni”.
In certi casi può essere necessario “prevedere canali di captazione e deflusso ed attrezzare il cantiere con pompe idrovore di capacità adeguata”.
È poi evidente che le “informazionisui rischi evidenziati dall'analisi dei pericoli e delle situazioni pericolose presenti o che si possono presentare devono essere fornite a tutti i lavoratori impegnati nell’esecuzione delle opere”.
E in particolare deve essere fornita una specifica formazione ai soggetti preposti alla gestione delle emergenze.
Sempre in merito alla prevenzione, è importante che il cantiere disponga di un’adeguata segnaletica.
La segnaletica “deve essere installata in corrispondenza degli accessi al cantiere e delle fonti di rischio per segnalarne la presenza sia ai lavoratori addetti che ai fornitori del cantiere, anche se occasionali”.
Sono da prendere in considerazione eventuali “cartelli di avvertimento accompagnati dalla identificazione della specifica fonte di rischio (es.: possibile irruzione di acque in caso di temporali)”.
Inoltre, in merito all’analisi del rischio effettuata, tra i dispositivi di protezione individuali da tenere in cantiere si consigliano “ dispositivi di protezione individuale anticaduta, giubbotti di salvataggio, gambali”.
Cosa fare poi in caso di irruzione delle acque?
Istruzioni per gli addetti
In presenza di rilevanti precipitazioni meteorologiche, “è necessario mettere in osservazione i corsi d’acqua e i canali limitrofi in modo da poter sospendere tempestivamente le attività, con particolare riferimento a quelle svolte negli scavi”.
“Dopo piogge o altre manifestazioni atmosferiche che hanno determinato la interruzione dei lavori, la ripresa degli stessi è preceduta dal controllo della stabilità dei terreni, delle opere provvisionali, delle reti di servizi e di quant’altro suscettibile di aver avuto compromessa la sicurezza”.
Procedure di emergenza
Se avviene l'irruzione di acque in cantiere “i lavori devono essere immediatamente sospesi e i lavoratori devono abbandonare i posti di lavoro e recarsi nei luoghi sicuri previsti dal piano di evacuazione”.
Inoltre devono:
- “essere disattivate le reti di alimentazione del cantiere interessate dall'alluvione ed attivate quelle eventuali di emergenza (es. generatori di corrente);
- “essere immediatamente attivati i sistemi di controllo e di evacuazione del cantiere (pompe, canali di scolmo)”.
Si ricorda che “le operazioni di controllo delle inondazioni e di attivazione dei dispositivi di emergenza devono essere effettuate da lavoratori esperti (appositamente formati) costantemente diretti da un preposto”.
CPT di Torino e Provincia, INAIL Piemonte:
- La scheda bibliografica relativa alla Irruzioni di acque (formato DOC, 30 kB);
- La valutazione dei rischi nelle costruzioni edili, l’intero manuale (formato ZIP, 19.5 MB);
- Variazioni edizione 2009 (formato PDF, 496 kB): contiene alcuni aggiornamenti, rispetto alla precedente edizione del manuale, da consultare per verificare se apporre correzioni al proprio documento di valutazione dei rischi.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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