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Schede di prevenzione: la sicurezza nei magazzini

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Edilizia

07/10/2010

Una scheda per la gestione della sicurezza nelle attività che si svolgono nei magazzini. I requisiti generali, l’ambiente di lavoro, la prevenzione e le istruzioni per gli addetti. Il rischio investimento, l’accatastamento e i depositi di bombole.

 
PuntoSicuro ha presentato nei giorni scorsi la banca dati di schede bibliografiche contenute in " La valutazione dei rischi nelle costruzioni edili", un manuale nato dalla collaborazione tra il Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni, l'Igiene e l'Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia ( C.P.T. Torino) e l’ INAIL Piemonte.
 
Ogni impresa edile può fare riferimento a queste schede per il controllo e la gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro: adeguate alle situazioni specifiche dell’impresa e dei luoghi di lavoro, possono diventare parte integrante del DVR e dei piani di sicurezza.
 
In un precedente articolo abbiamo presentato una scheda di sicurezza generale relativa alle scariche atmosferiche, ora ci soffermiamo su una scheda relativa ad un luogo di lavoro: il magazzino. Le indicazioni contenute nel documento sono moltissime, possiamo solo farne una sintesi, invitandovi a visionare il documento originale per approfondire le varie tematiche accennate.
 
Riguardo ai requisiti generali di un magazzino si ricorda che relativamente agli impianti elettrici:
- “gli impianti devono essere costruiti o adeguati secondo le norme di buona tecnica come previsto dal Decreto 22 gennaio 2008, n.37, il quale prevede inoltre la dichiarazione di conformità, la descrizione dei materiali ed il progetto;
- rispondono alle norme di buona tecnica gli impianti realizzati secondo le norme CEI;
- gli adempimenti di Legge prevedono inoltre l’omologazione dell’ impianto da parte dell’installatore; le verifiche periodiche dell’impianto di messa a terra devono essere effettuate dall’ASL o dall’ARPA o da eventuali Organismi individuati dal Ministero delle Attività Produttive”.
E in particolare riguardo agli impianti di riscaldamento (a parte alcune indicazioni comuni ai requisiti dell’impianto elettrico) si indica che gli “adempimenti di legge prevedono le verifiche annuali dell’impianto di riscaldamento da affidare ad una ditta abilitata. La ditta incaricata degli interventi di cui sopra provvederà a registrare gli esiti delle operazioni, ordinarie e straordinarie, sul libretto dell’impianto”.
 

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Il documento riporta molte indicazioni anche relativamente all’ambiente di lavoro, con particolare riferimento:
- alla circolazione e movimentazione dei mezzi (si consiglia ad esempio di controllare “che le aree destinate ad ospitare i percorsi siano sufficientemente solide e adeguate per la stabilità dei mezzi” o che i percorsi carrabili interni ed esterni siano delineati, segnalati e mantenuti liberi da ostacoli, …);
- alla circolazione pedonale (i percorsi pedonali “devono avere una larghezza non inferiore ai 60 cm, salvo che le attività svolte, il numero di persone impiegate o la presenza contemporanea di mezzi di trasporto non richiedano un passaggio più ampio”; i percorsi pedonali devono essere “segnalati con striscia gialla continua sul pavimento antisdrucciolevole e mantenuti liberi da ostacoli”, …);
- alle porte, portoni e cancelli (vengono ad esempio indicati i necessari dispositivi e requisiti di sicurezza per i portoni ed i cancelli a funzionamento elettromeccanico o a funzionamento manuale, …);
- alle finestre;
- ai posti di lavoro (“i ripiani ed i soppalchi, opportunamente dimensionati devono essere muniti di regolari parapetti verso il vuoto e di indicazione della portata” e “i varchi per l’entrata dei materiali devono essere provvisti di barriere mobili non asportabili”);
- ai servizi magazzino (spogliatoi, docce, refettorio);
ai fattori ambientali (la temperatura e l’umidità dei locali “devono essere mantenuti entro i limiti del benessere. Nel caso che l’aerazione naturale non sia sufficiente, bisogna adottare un adeguato impianto di aerazione forzata”; altre indicazioni riguardano la climatizzazione e il rumore).
 
La scheda si occupa inoltre dei suggerimenti relativi:
- all’arredo;
- all’illuminazione;
- alla prevenzione incendi;
- al pronto soccorso (predisporre i “presidi sanitari di primo intervento e designare una persona incaricata al primo soccorso; inoltre nel locale destinato ad ospitare i presidi sanitari è opportuno esporre i numeri telefonici dei servizi esterni di soccorso”);
- ai depositi materiali con particolare riferimento al deposito bombole di gas compresso, al deposito e distribuzione di combustibile e al deposito oli.
- alle attrezzature ( apparecchi di sollevamento, carrelli elevatori, utensili elettrici portatili).
 
Infine viene offerta una rassegna di misure di prevenzione relative alle attività normalmente contemplate all’interno di un magazzino nel comparto edile (movimentazione materiale, carico e scarico, trasporti con autocarro, accatastamento materiali, immagazzinamento, pulizia, attività di ufficio, uso di macchine elettriche ed elettroniche in genere) e con riferimento specifico a caduta dall’alto, urti, punture, tagli, abrasioni, scivolamenti, rischi elettrici, radiazioni non ionizzanti, rumore, cesoiamento, stritolamento, caduta materiale, investimento, movimentazione manuale, polveri, fibre, getti, schizzi, gas, vapori.
 
A titolo esemplificativo vediamo alcune misure di prevenzione riguardo all’investimento:
- “per l'accesso degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono essere predisposti percorsi sicuri;
- deve essere comunque sempre controllato l'accesso di estranei alle zone di lavoro;
- all'interno dell'ambiente di lavoro ( cantiere, magazzino, officina, ecc.) la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi;
- per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e, quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici;
- le vie d'accesso e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in buone condizioni”.
 
Inoltre è offerta una rassegna di istruzioni per gli addetti ai diversi compiti (deposito bombole, combustibile e oli, accatastamento, apparecchi di sollevamento e carrelli, utensili elettrici, movimentazione, pulizia e rifiuti).
 
Ad esempio per il deposito di bombole di gas compresso si suggerisce di:
- “separare i gruppi di bombole per tipo di gas e le bombole piene da quelle vuote segnalandone le caratteristiche con appositi cartelli visibili;
- vincolarle in posizione verticale;
- verificare periodicamente il buon funzionamento dei raccordi, delle valvole, dei tubi e dei cannelli, mantenendoli puliti;
- controllare periodicamente i mezzi di estinzione presenti;
- non fumare o usare fiamme libere”.
 
E per l’accatastamento dei materiali vengono date le seguenti indicazioni:
- “l’altezza massima per le cataste deve essere valutata in funzione della sicurezza al ribaltamento, dello spazio necessario per i movimenti e dalla necessità di accedere per l’ imbraco;
- le cataste non devono appoggiare o premere su pareti non idonee a sopportare sollecitazioni;
- le cataste non devono invadere le vie di transito;
- evitare di salire direttamente sulle cataste;
- nell’eseguire gli accatastamenti accertare la planarità del piano di appoggio;
- utilizzare adeguate rastrelliere per lo stoccaggio verticale del materiale (lamiere, lastre o pannelli);
- le scorte di reattivi e solventi vanno tenuti in un area fresca, aerata e protetta dalle radiazioni solari;
- non fumare o usare fiamme libere”.
        
Per concludere ricordiamo che la scheda offre alcune informazioni anche in merito a:
- procedure di emergenza;
- sorveglianza sanitaria;
- informazione e formazione;
- segnaletica.
 
  
 
CPT di Torino e Provincia, INAIL Piemonte:
 
- La valutazione dei rischi nelle costruzioni edili, l’intero manuale (formato ZIP, 19.5 MB);
- Variazioni edizione 2009 (formato PDF, 496 kB): contiene alcuni aggiornamenti, rispetto alla precedente edizione del manuale, da consultare per verificare se apporre correzioni al proprio documento di valutazione dei rischi.
 


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Rispondi Autore: Antonio - likes: 0
30/10/2014 (13:45:58)
salve io lavoro in un magazzino..dove passo 6ore al giorno... altre 2in negozio.. essendo un magaz di un negozio d abbigliamento.. solo che li non è nulla a norma..fili elettrici scoperti e uniti tra loro con semplice nastro adesivo.. luci molto basse che provocano fastidi e poca visibilita... nessun servizio igienico... quando ho chiesto un aiuto se ne sono lavati le mani.. come posso fare a mandarci un controllo sulla sicurezza in modo che capiscano le cose come vanno davvero?... se arrivo a questo... è solo dopo 6 anni in cui non è mai cambiato nulla,.e c ho solo rimesso con salute.. iniziando dalla vista...la schiena e il pericolo di restarci fulminato ....
Rispondi Autore: Flavio_57 - likes: 0
01/03/2021 (10:58:24)
Ciao, articolo davvero utile e ben fatto per la sicurezza in magazzino.
In generale poi per migliorare ancora di più la sicurezza, i magazzini automatici compattabili aiutano davvero tanto nella prevenzione degli infortuni.

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