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Sicurezza nelle abitazioni: anche la casa e' un luogo di rischio
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Anche in questo nuovo anno si continua ad assistere ad incidenti domestici per il mancato rispetto delle norme di sicurezza nelle abitazioni: secondo una stima di Federcasalinghe nel 2009 si registra un aumento delle morti legate a questo tipo di incidenti stimato intorno al 20%, in cui nel 70% dei casi sono coinvolti donne e bambini. Solo in questi primi giorni dell'anno si è verificato un aumento dei decessi e dei feriti gravi dovuti al malfunzionamento dei sistemi di riscaldamento o degli impianti elettrici delle abitazioni che si rivelano non idonee, come dimostrano, sostiene sempre Federcasalinghe, "la recente fuga di gas a Siena, dove ha perso la vita una ragazza, l'ultimo simile episodio registrato a Bergamo con un ferito grave estratto dalle macerie, per non parlare poi degli i ncendi nelle abitazioni private originati da impianti elettrici non a norma".
Episodi che, afferma l'associazione, impongono una "seria riflessione", rafforzata anche dai dati di una recente indagine Demoscopea secondo cui nel 48% delle abitazioni, costruite prima del 1990, pari a 10 milioni di unità, non sarebbero state effettuate né la verifica della sicurezza degli impianti elettrici, né la relativa manutenzione, secondo le disposizioni prescritte dal nuovo Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008, n. 37 per il riordino della sicurezza impianti.
L'indagine ha preso in esame gli impianti preesistenti alla data di entrata in vigore della Legge 46/90 (ora sostituita appunto dal D.M. 37/08) e si è svolta attraverso interviste dirette su un campione rappresentativo del totale delle abitazioni costruite prima del 1990, cioè di circa 19.650.000 unità abitative.
Dall'indagine emerge una situazione piuttosto sconfortante viste le alte percentuali di inadeguatezza e insicurezza degli impianti rilevate e i risvolti sul grado di in cidenza di infortuni di natura elettrica in ambito domestico. La mancata protezione dei contatti elettrici diretti ed indiretti e delle sovracorrenti comporta, infatti, gravi rischi, che vanno dalla scossa elettrica con rischio di fulminazione diretta delle persone (in particolare i bambini) al ben più grave surriscaldamento delle condutture elettriche con il conseguente pericolo d'innesco e propagazione degli incendi. "È uno stillicidio non più tollerabile perché le leggi ci sono ma non vengono applicate - denuncia la presidente di Federcasalinghe, Federica Rossi Gasparrini -. In tal senso, la Federcasalinghe ha inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, affinché si prevedano sostegni economici per le famiglie che non dispongono delle risorse per adeguare gli impianti a norma di legge".
Fonte: Federcasalinghe.
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Rispondi Autore: ENZO CARUSO - likes: 0 | 22/06/2018 (19:20:45) |
E' necessario fare una riflessione sulle porte d'ingresso delle abitazioni, molte di esse sono pensate e costruite per evitare l'intrusione di estranei etc., queste però costituiscono un pericolo in caso di incendio per molti motivi: deformazione dovuta al calore e quindi bloccaggio di una via di fuga, difficoltà ad aprirla perchè calda o di complessa serratura o addirittura scorrevole....... |
Rispondi Autore: laura rocha silva iasmin - likes: 0 | 15/11/2018 (09:29:05) |
sono bellissima |