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Per concludere un breve approfondimento dell’intervento “Compiti e responsabilità del datore di lavoro, del dirigente e del preposto nei lavori e nella esecuzione di servizi e forniture”, a cura dell’avvocato Agnese Del Nord.
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Testo Unico, sicurezza e regolamento del codice dei contratti pubblici
Il 20 e 21 gennaio 2011 si è svolto a Firenze un seminario di aggiornamento tecnico sul nuovo Regolamento del Codice dei contratti pubblici e sul Prezzario dei lavori pubblici della Regione Toscana, organizzato da ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) insieme alla Regione Toscana - Settore Prevenzione, Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro e Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici.
Il seminario - del quale sono stati pubblicati gli atti - ha avuto un’ampia partecipazione e ha ospitato un’interessante disamina sull’applicazione del Decreto legislativo 81/2008 e sull’emanazione del DPR n. 207 del 5 ottobre 2010, “Regolamento di attuazione del codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture”. Infatti con questo DPR si conclude un lungo percorso normativo che, partito con il D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163, ha ridisegnato l’impianto legislativo dei contratti pubblici.
Come registrato da Stafano Gini sul sito di Arpat, nella prima giornata sono stati trattati, con esaustivi riferimenti alle specifiche materie connesse alla gestione degli appalti, i temi della tutela della sicurezza, della salute e della regolarità del lavoro.
In particolare la dott.ssa Ivana Malvaso, Responsabile dell’Osservatorio Regionale sui contratti pubblici, “nella veste di moderatore, nella sua introduzione, ha tenuto ad indirizzare il confronto sulle migliori prassi per valorizzare la prioritaria e unitaria coniugazione degli aspetti tecnici e amministrativi con quelli di prevenzione e protezione dei lavoratori, al fine di rendere più consapevole e responsabile tutto il processo di gestione dell’appalto”.
L’Avvocato del Foro di Firenze Agnese Del Nord ha invece, “con estrema puntualità, dissertato su compiti e responsabilità del Datore di lavoro, dei Dirigenti e dei Preposti nei lavori e nell’esecuzione di servizi e forniture”.
Stefano Gini, RSPP di ARPAT e membro del Tavolo di Lavoro ITACA “qualificazione e qualità negli appalti di servizi”, ha “trattato e approfondito le procedure relative alla valutazione della idoneità tecnico professionale dell’appaltatore, sub appaltatore e lavoratore autonomo e alla redazione del DUVRI come uno dei principali strumenti di governo delle varie fasi dell’appalto”.
Marco Surace, DPL di Firenze, ha svolto una “relazione sullo stato dei controlli delle Direzioni Provinciali del Lavoro nella filiera degli appalti”.
Successivamente Andrea Cini dell’Azienda USL 5 di Pisa ha parlato dei “principali adempimenti in relazione ai controlli e alla vigilanza dei PISLL (Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro) in ambito di appalto” e la dott.ssa Daniela Volpi (Responsabile del Settore Prevenzione, Igiene e Sicurezza sui luoghi di lavoro della Regione Toscana) ha “tracciato il senso della collaborazione e del progetto fra ARPAT e Regione Toscana nelle sue varie articolazioni”.
Nella seconda giornata la dott.ssa Annarosa Pisaturo, membro dell’Osservatorio Regionale sui contratti pubblici, ha affrontato il prezzario nella normativa nazionale e “presentato il prezzario dei lavori pubblici della Regione Toscana, uno strumento imprescindibile nella elaborazione dei capitolati, per la definizione degli importi posti a base di gara e per le valutazioni relative alle anomalie delle offerte”.
La dott.ssa Tiziana Petrella, Direttore Amministrativo di ARPAT, ha “invece discusso degli scenari di cambiamento degli aspetti organizzativi e tecnico procedurali alla luce del nuovo regolamento del Codice dei contratti pubblici, con particolare riferimento ai ruoli e funzioni dei tecnici pubblici chiamati a svolgere compiti di RUP (responsabile unico del procedimento)”.
La dott.ssa Marianna Matta, dirigente della Regione Piemonte, si è occupata poi della sicurezza nel nuovo regolamento del Codice dei Contratti pubblici e ha “connesso le forme tecnico funzionali del RUP con gli aspetti di gestione della sicurezza”, sviluppando “le tematiche relative alle sinergie con il RSPP nella gestione delle varie fasi del processo di prevenzione”.
Infine gli interventi del Direttore Generale di ARPAT, dott.ssa Sonia Cantoni, “che ha voluto riaffermare le ragioni di una proficua collaborazione fra l’Agenzia e la Regione Toscana sulla promozione della cultura delle tutela della salute e della sicurezza sul lavoro” e del Dott. Marco Masi che, a nome di ITACA, ha sottolineato “l’importanza di momenti di confronto e di studio come quelli che periodicamente ARPAT e Regione Toscana, insieme ad ITACA e ad altre Istituzioni, mettono in campo e come la logica di sinergia istituzionale possa essere la chiave per una migliore qualificazione sia delle stazioni appaltanti che dei fornitori”.
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Nell’intervento vengono ribaditi gli obblighi del datore di lavoro connessi con l'esecuzione dei contratti di appalto ex art. 26 del Decreto legislativo 81/2008:
- “verifica l' idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di somministrazione;
- fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività”.
Inoltre i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori:
- “cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell' appalto;
- coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva”.
Inoltre il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2 dell’articolo 26, “elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture”.
Viene sottolineato che “l'imprenditore committente risponde in solido con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall'appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell'Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Quanto indicato al comma 4, in relazione alla responsabilità solidale, non si applica ai danni “conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici”.
Relativamente al comma 5 si indica che “nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione ex art.1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. I costi di cui al primo periodo non sono soggetti a ribasso”.
E (comma 6) “nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell'anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture”.
Il documento agli atti relativo all’intervento, che vi invitiamo a visionare, si conclude poi con un breve excursus su quanto contenuto nel D. Lgs. 163/2006 e nella legge regionale sugli appalti emanata dalla Regione Toscana, L.R. 38/2007.
Le relazioni del seminario disponibili:
- Agnese Del Nord (Avvocato del foro di Firenze) “Compiti e responsabilità del datore di lavoro, del dirigente e del preposto nei lavori e nella esecuzione di servizi e forniture”;
- Stefano Gini (RSPP ARPA Toscana) “Verifica dei requisiti Tecnico Professionali e Redazione del DUVRI”;
- Marco Surace (Funzionario Ministero del Lavoro: DPL Firenze) "I controlli delle Direzioni Provinciali del Lavoro negli appalti: esperienze, problemi, possibili soluzioni";
- Annarosa Pisaturo (Funzionario Regione Toscana - Osservatorio regionale Contratti pubblici), “Il prezzario dei Lavori pubblici della Regione Toscana”;
- Tiziana Petrella (Direttore Amministrativo ARPAT) “Aspetti organizzativi e tecnico procedurali alla luce del nuovo Regolamento del Codice dei Contratti pubblici”;
- Marianna Matta (funzionario Regione Piemonte – Direzione OO.PP.) “La sicurezza nel nuovo regolamento del Codice dei Contratti pubblici”;
- Domenico Taddeo (Direttore Settore Prevenzione e Sicurezza Luoghi di Lavoro - Dipartimento Prevenzione Azienda USL 5 di Pisa) “Controlli e vigilanza dei PISLL sui cantieri e sui luoghi di esecuzione di forniture e servizi”.
Arpat- Atti del seminario di aggiornamento tecnico sul nuovo Regolamento del Codice dei contratti pubblici e sul Prezzario dei lavori pubblici della Regione Toscana (20 e 21 gennaio 2011) (formato ZIP, 6,4 MB)
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