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Un manuale multilingue sulla sicurezza nei cantieri edili
Il numero di infortuni mortali sul lavoro in Italia è ancora troppo alto e il comparto edile, come sappiamo, è quello che purtroppo miete ogni anno più vittime.
Per migliorare la prevenzione nei cantieri e diminuire la quantità e la gravità degli incidenti la Regione Veneto - insieme a Confartigianato del Veneto, Cna Veneto ed Ance Veneto - ha realizzato un manuale multilingue (italiano, inglese, rumeno, albanese e arabo) in materia di sicurezza sul lavoro nei cantieri edili, un manuale destinato in particolare ai lavoratori migranti che sono generalmente più esposti ai rischi lavorativi dei colleghi italiani.
Il manuale, dal significativo titolo “ La sicurezza non è un hobby, è la vita. Il cantiere edile”, è stato realizzato dall’ing. Nicola Canal con un linguaggio semplice e accattivante, reso ancor più gradevole dall’uso di vignette, e si propone di mettere in guardia i lavoratori nei cantieri dai possibili rischi della professione edile. Dalla caduta dall’alto, che riguarda la maggior parte degli incidenti gravi o mortali, fino al problema degli incidenti stradali, in cantiere o in itinere.
Il protagonista della pubblicazione è Armando, un personaggio il cui nome nasce dal gerundio di “armare”, azione importante e significativa: un lavoratore in cantiere arma una trave, un ponteggio, ma deve “anche e soprattutto armarsi dei necessari DPI, delle necessarie informazioni e della idoneità psicofisica”.
Nei cantieri - come ci ricorda il documento – “nella casistica degli infortuni prevale la problematica riguardante
A) la caduta dall'alto, che incide da sola per oltre il 40% degli incidenti gravi e mortali”.
Gli altri incidenti più diffusi, in ordine di frequenza, sono:
B) investimento, rischio macchine ed incidenti stradali;
C) crollo, seppellimento, soffocamento;
D) caduta di materiali dall'alto;
E) folgoramento-elettrocuzione, rischio elettrico;
F) vari: esplosioni, rischio chimico ecc..
Armando non fornisce tuttavia solo dati ma affronta direttamente le principali problematiche e i principali rischi dei cantieri, partendo dal problema del consumo di alcol, sino ai rischi di caduta dall’alto, di seppellimento, di folgorazione o a quelli correlati alla movimentazione manuale e alla sicurezza stradale.
Per ogni attività sono fornite in modo chiaro, attraverso le immagini, le misure di prevenzione più idonee.
- le statistiche sulla sicurezza in cantiere;
- il problema dell'alcol;
- le figure in gioco;
- l'idoneità del lavoratore ed i DPI;
- l'allestimento del cantiere;
- il rischio di caduta dall'alto;
- la caduta a livello;
- il rischio di crollo e seppellimento;
- il rischio di folgorazione;
- il rumore e le vibrazioni;
- la movimentazione dei carichi: manuale e meccanica;
- i mezzi in movimento e la comunicazione gestuale;
- il problema degli incidenti e della sicurezza stradale.
L’obiettivo del manuale, pubblicato sul sito della Prefettura di Belluno, é quello di “far parlare le immagini, nella speranza di contribuire, per quanto poco, a una corretta fase d'informazione- formazione” che aiuti i lavoratori a percepire idoneamente i rischi e a mettere in atto tutte le strategie possibili per evitarli o ridurli.
Insomma è necessario sottolineare e ribadire a tutti i lavoratori che "la sicurezza non é un hobby, é la vita"…
Regione Veneto, Confartigianato del Veneto, Cna Veneto, Ance Veneto: “ La sicurezza non è un hobby, è la vita. Il cantiere edile”, manuale per la sicurezza dei lavoratori scritto e illustrato dall'ing. Nicola Canal (formato PDF, 2.89 MB)
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