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Al via il nuovo INFOR.MO.: piu’ ricco di dati e piu’ efficace
Dopo aver diffusamente parlato del Sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali sul lavoro - avviato nel 2002 grazie ad un progetto di ricerca ISPESL/Ministero della Salute e consolidato attraverso un monitoraggio continuo dal 2007 – e aver accennato ai cambiamenti/aggiornamenti relativi allo strumento di INFOR.MO., non potevamo non dare subito notizia della possibilità di visualizzare i nuovi dati sugli infortuni (2005/2008) e le nuove metodologie comunicative dello strumento.
La disponibilità dei nuovi dati è avvenuta in concomitanza con il convegno “ Il Sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali sul lavoro” che si è tenuto a Roma il 2 dicembre 2009 e che ha presentato il Sistema di Sorveglianza, le esperienze territoriali, il sistema informativo nazionale ( SINP), i modelli di analisi e, dunque, il tentativo di trasformare queste risorse in un elementi sempre più capaci di incidere sulla efficacia della prevenzione in Italia.
E i cambiamenti di INFOR.MO., strumento di consultazione via web dei dati riguardanti gli infortuni mortali e gravi rilevati attraverso il Sistema di Sorveglianza, vanno appunto in questa direzione.
Vediamoli più nel dettaglio con riferimento alle parole di Giuseppe Campo, Responsabile del Sistema di Sorveglianza nazionale, da noi intervistato, e senza escludere la possibilità di ritornarci nel momento che saranno presentati gli atti del convegno di Roma.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
La disponibilità dei nuovi dati è avvenuta in concomitanza con il convegno “ Il Sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali sul lavoro” che si è tenuto a Roma il 2 dicembre 2009 e che ha presentato il Sistema di Sorveglianza, le esperienze territoriali, il sistema informativo nazionale ( SINP), i modelli di analisi e, dunque, il tentativo di trasformare queste risorse in un elementi sempre più capaci di incidere sulla efficacia della prevenzione in Italia.
E i cambiamenti di INFOR.MO., strumento di consultazione via web dei dati riguardanti gli infortuni mortali e gravi rilevati attraverso il Sistema di Sorveglianza, vanno appunto in questa direzione.
Vediamoli più nel dettaglio con riferimento alle parole di Giuseppe Campo, Responsabile del Sistema di Sorveglianza nazionale, da noi intervistato, e senza escludere la possibilità di ritornarci nel momento che saranno presentati gli atti del convegno di Roma.
Intanto sono stati implementati nello strumento tutti i gli infortuni rilevati dal sistema di sorveglianza dal 2005 al 2008 (fino a qualche giorno fa, gli infortuni presenti riguardavano solo il triennio dal 2002 al 2004): dunque un grande aumento di dati, di esempi pratici di dinamiche infortunistiche, di analisi sempre più aggiornate rispetto all’evolversi delle tecnologie e delle normative.
Ma il cambiamento non si ferma qui.
Il Sistema di Sorveglianza ha tra i suoi obiettivi recenti quello di migliorare la comunicazione dei dati rilevati e delle analisi svolte, ed ecco dunque un miglioramento dell’interfaccia utente che ora, attraverso una pagina web non più solo testuale, può accedere all’archivio dei casi, al modello di analisi degli infortuni e allo spazio dedicato ai casi arricchiti di disegni e animazioni.
Riguardo all’archivio dei casi sono state migliorate le funzionalità di ricerca. Sono stati potenziati e migliorati i filtri per permettere ad un utente di selezionare i casi relativi ad una particolare tipologia di eventi (ad esempio la caduta dall’alto, lo schiacciamento, l’ investimento, …) o a un particolare comparto lavorativo.
Inoltre dalla pagina di INFOR.MO. si accede direttamente alla presentazione del modello “Sbagliando s’impara” (SSI), un modello che consente di “esporre in maniera strutturata e standardizzata la dinamica infortunistica, ovvero quella sequenza di eventi e circostanze” che hanno portato al verificarsi di un infortunio. Ricordando che si può verificare un incidente anche senza che questo si trasformi in infortunio: un incidente assume il carattere di infortunio “quando si verificano entrambe le seguenti condizioni: vi sia, a seguito dell’ incidente, un trasferimento di energia tra il lavoratore e l’ambiente fisico in cui si trova, ed a seguito del trasferimento di energia, insorga immediatamente un danno per il lavoratore”. Su questo modello e sulla sua applicabilità al mondo aziendale, ritorneremo probabilmente in futuro.
Infine nel nuovo INFOR.MO. abbiamo ora disegni e animazioni. Elementi molto importanti per rendere i messaggi più efficaci, più semplici da comprendere, più comunicativi. Insomma più capaci di incidere nella percezione del rischio di tutti gli attori della sicurezza sul lavoro, dal lavoratore al datore di lavoro.
L’importanza delle immagini e della forza delle stesse nel veicolare un messaggio è ormai un dato scontato, tuttavia non sempre di questo aspetto si è tenuto conto nelle strategie di comunicazione della sicurezza sul lavoro.
Anche PuntoSicuro, un giornale sicuramente molto più ricco di testo che di immagini o disegni, ha portato avanti in questi anni una rubrica dedicata alle “ Immagini dell’insicurezza” proprio nella convinzione che a volte una foto, un disegno è più efficace di cento, mille parole. E il nostro lavoro metodico e continuo di promozione della cultura della sicurezza, ci è stato recentemente riconosciuto dall’ ISPESL che ha inserito il nostro sito tra i link consigliati in relazione alle fonti di informazioni di particolare interesse.
Il “nuovo” strumento di INFOR.MO. è dunque pronto: più efficace e più comunicativo.
Sicuramente noi lo utilizzeremo per la nostra rubrica “ Imparare dagli errori”, convinti come sempre che gli esempi di incidenti possano essere più immediati ed efficaci nel sensibilizzarci sui rischi nei luoghi di lavoro. Ma è uno strumento non solo per “addetti ai lavori” o per chi come noi, per professione, si occupa di comunicazione. È uno strumento che può permettere a ciascuno di conoscere meglio e prevenire in modo più idoneo gli infortuni sul lavoro.
Home page di INFOR.MO.
Tiziano Menduto
Ma il cambiamento non si ferma qui.
Il Sistema di Sorveglianza ha tra i suoi obiettivi recenti quello di migliorare la comunicazione dei dati rilevati e delle analisi svolte, ed ecco dunque un miglioramento dell’interfaccia utente che ora, attraverso una pagina web non più solo testuale, può accedere all’archivio dei casi, al modello di analisi degli infortuni e allo spazio dedicato ai casi arricchiti di disegni e animazioni.
Riguardo all’archivio dei casi sono state migliorate le funzionalità di ricerca. Sono stati potenziati e migliorati i filtri per permettere ad un utente di selezionare i casi relativi ad una particolare tipologia di eventi (ad esempio la caduta dall’alto, lo schiacciamento, l’ investimento, …) o a un particolare comparto lavorativo.
Inoltre dalla pagina di INFOR.MO. si accede direttamente alla presentazione del modello “Sbagliando s’impara” (SSI), un modello che consente di “esporre in maniera strutturata e standardizzata la dinamica infortunistica, ovvero quella sequenza di eventi e circostanze” che hanno portato al verificarsi di un infortunio. Ricordando che si può verificare un incidente anche senza che questo si trasformi in infortunio: un incidente assume il carattere di infortunio “quando si verificano entrambe le seguenti condizioni: vi sia, a seguito dell’ incidente, un trasferimento di energia tra il lavoratore e l’ambiente fisico in cui si trova, ed a seguito del trasferimento di energia, insorga immediatamente un danno per il lavoratore”. Su questo modello e sulla sua applicabilità al mondo aziendale, ritorneremo probabilmente in futuro.
Infine nel nuovo INFOR.MO. abbiamo ora disegni e animazioni. Elementi molto importanti per rendere i messaggi più efficaci, più semplici da comprendere, più comunicativi. Insomma più capaci di incidere nella percezione del rischio di tutti gli attori della sicurezza sul lavoro, dal lavoratore al datore di lavoro.
L’importanza delle immagini e della forza delle stesse nel veicolare un messaggio è ormai un dato scontato, tuttavia non sempre di questo aspetto si è tenuto conto nelle strategie di comunicazione della sicurezza sul lavoro.
Anche PuntoSicuro, un giornale sicuramente molto più ricco di testo che di immagini o disegni, ha portato avanti in questi anni una rubrica dedicata alle “ Immagini dell’insicurezza” proprio nella convinzione che a volte una foto, un disegno è più efficace di cento, mille parole. E il nostro lavoro metodico e continuo di promozione della cultura della sicurezza, ci è stato recentemente riconosciuto dall’ ISPESL che ha inserito il nostro sito tra i link consigliati in relazione alle fonti di informazioni di particolare interesse.
Il “nuovo” strumento di INFOR.MO. è dunque pronto: più efficace e più comunicativo.
Sicuramente noi lo utilizzeremo per la nostra rubrica “ Imparare dagli errori”, convinti come sempre che gli esempi di incidenti possano essere più immediati ed efficaci nel sensibilizzarci sui rischi nei luoghi di lavoro. Ma è uno strumento non solo per “addetti ai lavori” o per chi come noi, per professione, si occupa di comunicazione. È uno strumento che può permettere a ciascuno di conoscere meglio e prevenire in modo più idoneo gli infortuni sul lavoro.
Home page di INFOR.MO.
Tiziano Menduto
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.
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Rispondi Autore: Massimo Peca - likes: 0 | 28/01/2016 (12:43:29) |
Dov'è finito Informo? Non è piu' raggiungibile dal sito INAIL. |
Rispondi Autore: Sergio Misuri - likes: 0 | 06/07/2018 (18:34:36) |
Buongiorno Come ci si connette a INFORMO? |
Rispondi Autore: Ernesto Cabrini - likes: 0 | 24/05/2019 (08:50:34) |
Essere informati = più sicurezza sul lavoro. |