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Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'Banca dati Vibrazioni Ispesl: aggiornamento e D.Lgs. 81/2008
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Nel mese di maggio 2009 è stata aggiornata la Banca Dati Vibrazioni dell'Ispesl con i dati provenienti dalla CNCPT (Commissione nazionale per la prevenzione infortuni, l'igiene e l'ambiente di lavoro, che coordina i Comitati Paritetici Territoriali per l'edilizia) e dalla Az. ASL di Modena.
Ad oggi questo importante strumento per effettuare una valutazione del rischio da esposizione a vibrazioni dei lavoratori – valido ai sensi dell’articolo 202, comma 2, Allegato XXXV del Decreto legislativo 81/2008 - comprende 857 mezzi con 1531 misure e 1293 utensili con 1075 misure.
Nella guida all’uso della banca dati si ricorda in particolare che il Titolo VIII del D.Lgs. n. 81/2008 al Capo III sulla protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni “prescrive specifiche metodiche di individuazione e valutazione dei rischi associati all'esposizione a vibrazioni del sistema mano-braccio (HAV) e del corpo intero (WBV) e specifiche misure di tutela, che vanno documentate nell'ambito del rapporto di valutazione dei rischi prescritto dall'articolo 28” del decreto.
L'articolo 202 del D.Lgs. 81/2008 riporta inoltre l'obbligo, da parte dei datori di lavoro, di “valutare il rischio da esposizione a vibrazioni dei lavoratori durante il lavoro ed è previsto che la valutazione dei rischi possa essere effettuata sia senza misurazioni, sulla base di appropriate informazioni reperibili dal costruttore e/o da banche dati accreditate (ISPESL, Regioni), sia con misurazioni, in accordo con le metodiche di misura prescritte da specifici standard ISO-EN . La disponibilità di banche dati, ove siano accessibili tali informazioni, rende più agevole l'effettuazione della valutazione dei rischi e l'attuazione immediata delle azioni di tutela prescritte dalla D.Lgs. 81/2008, senza dover ricorrere a misure onerose e spesso complesse, a causa di una serie di fattori ambientali e tecnici che inducono frequentemente artefatti ed errori nelle misurazioni”.
E l'analisi delle possibilità di riduzione del rischio rappresenta parte integrante del processo di individuazione e valutazione del rischio prescritto dal Testo Unico sulla sicurezza.
Dunque l'obiettivo della Banca Dati Vibrazioni è quello di:
- “garantire un'agevole reperibilità dei valori di esposizione a vibrazioni prodotte dai macchinari comunemente utilizzati in ambito industriale, al fine di favorire il più possibile l'attuazione immediata di interventi di riduzione del rischio alla fonte, già in sede di valutazione del rischio”;
- “consentire ai datori di lavoro ed ai loro consulenti di individuare i macchinari che riducano al minimo il rischio vibrazioni, in fase di acquisto ed aggiornamento del parco macchine”.
Ricordiamo infine che la banca dati è consultabile separatamente per le vibrazioni trasmesse:
- al sistema mano braccio (HAV);
- al corpo intero (WBV).
In particolare per ciascun macchinario è riportata:
- “una scheda tecnica contenente le caratteristiche costruttive essenziali del macchinario, quali: marca, modello, tipo di alimentazione, potenza, peso, etc.;
- una foto dello stesso;
- due tipologie di dati di esposizione a vibrazioni: dati dichiarati dal produttore ai sensi della Direttiva Macchine (se disponibili) e dati misurati in campo (qualora disponibili), in accordo con specifici protocolli di misura che garantiscano il controllo dell'incertezza dei risultati. In tal caso sono altresì specificate le condizioni di misura in campo ed il referente delle misurazioni”.
Accedere alla Banca Dati Vibrazioni dell’Ispesl.
Tiziano Menduto
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