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Come affrontare le ondate di calore
Nel nostro Paese, dal 21 al 27 maggio si è registrata in numerose città un’ondata di calore, cioè un periodo prolungato di condizioni meteorologiche estreme, caratterizzate da elevate temperature in alcuni casi associate ad alti tassi di umidità, che durano per oltre 48 ore e possono costituire un rischio per la salute della popolazione, soprattutto per i più fragili (persone molto anziane, bambini piccoli, malati cronici, disabili, persone povere e in solitudine).
Per fronteggiare tale fenomeno, emerso con gravità per la prima volta nel 2003, il Ministero anche quest’anno ha promosso una serie di iniziative, in continuità con gli anni precedenti e il Piano Operativo Nazionale per la prevenzione dei rischi per la salute da ondate di calore, in accordo con le raccomandazioni internazionali e in collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile nazionale, Regioni e Comuni.
Ecco i punti fondamentali per l'estate 2009:
Conoscere con anticipo di almeno 48 ore l'arrivo di un'ondata di calore: è attivo il Sistema di Allerta Nazionale (HHWW) della Protezione Civile in grado di prevedere il verificarsi di condizioni a rischio per la salute con 48, 72 ore di anticipo, in 27 città. Fornisce bollettini giornalieri che riportano i livelli di rischio climatico e per la salute e indica la necessità di attivare programmi di prevenzione locali rivolti alle persone più a rischio.
Informare la popolazione sul livello di rischio e sull’adozione di comportamenti corretti per ridurre i rischi delle ondate di calore: a livello nazionale, il Ministero pubblica una serie di opuscoli informativi scaricabili da internet rivolti sia alla popolazione in generale sia a medici, operatori socio-sanitari, badanti (in cinque lingue) e tutti coloro che si occupano delle persone anziane. Attivo il call center 1500 per informare su comportamento corretti per difendersi dall’afa, orientare ai servizi offerti da regioni e comuni nelle grandi città, informare sulle previsioni delle ondate di calore.
Individuazione e sorveglianza attiva delle persone molto anziane e di quelle più fragili: Regioni, Comuni e Aziende sanitarie hanno sviluppato propri piani operativi e attività di assistenza in base alle linee guida ministeriali. Fondamentali sono gli interventi preventivi appropriati, rivolti ai gruppi a rischio come gli anziani fragili, già attivi in molte città. Il Ministero anche quest’anno ha rinnovato l’Ordinanza che permette a Comuni e Asl la costruzione degli elenchi delle persone fragili – ”Anagrafe fragilità”.
Approfondimenti:
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