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Coordinatori per la sicurezza: una piattaforma di buone pratiche

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Edilizia

21/05/2010

Documenti informativi relativi a indagini sull’operato dei coordinatori per l’esecuzione dei lavori nel comparto edile svolte dallo Spisal di Vicenza. Le risposte raccolte in una “piattaforma di azioni utili e indispensabili”.

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Torniamo sui materiali raccolti sul sito del Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Spisal) dell’ULSS 6 di Vicenza relativi alla prevenzione nel comparto edile.
Si tratta di vari materiali informativi inviati in questi anni alle aziende territoriali.
Nel precedente articolo abbiamo raccolte le informazioni relative ai questionari e all’andamento infortunistico nelle imprese edili del territorio, ora invece focalizziamo quanto raccolto in merito all’attività dei coordinatori per la sicurezza.




Nel documento “Lettera e questionario per coordinatori - anno 2009 si indica che con le novità introdotte dal Decreto legislativo 81/2008, con le sanzioni e l’eventuale sospensione dell’attività imprenditoriale data da gravi e reiterate violazioni, per le ditte “sarà quindi molto conveniente mantenere i cantieri sempre a norma e seguire le indicazioni del coordinatore per la sicurezza”.
In questo senso lo Spisal ha “richiamato le aziende ai loro obblighi anche per cogliere l’esigenza, espressa da molti coordinatori, di aumentare la loro ‘forza contrattuale’ per ottenere l’applicazione delle norme”. Si sottolinea tuttavia che “spesso l’incapacità di ottenere tale applicazione, si accompagnava a PSC” (Piani di Sicurezza e Coordinamento) insufficienti, all’accettazione di POS (Piani Operativi di Sicurezza) “incongruenti con il PSC e a un esercizio formale delle funzioni di coordinamento”.
Il ruolo del coordinatore – si ribadisce - è invece “fondamentale per ottenere effetti duraturi sull’assetto della sicurezza nei cantieri, a cominciare dal suo rapporto con il committente che deve essere aiutato a scegliere ditte che garantiscano la sicurezza” (art. 90, D. Lgs. 81/2008).

Sono state poi raccolte le risposte (quelle ritenute corrette) ai questionari per i coordinatori per l’esecuzione dei lavori, e sono state  riproposte come  “Piattaforma condivisa delle azioni utili, indispensabili e verificabili per gestire la sicurezza in cantiere”: sotto questo livello – si scrive - “la gestione della sicurezza in cantiere, può presentare dei problemi con le conseguenti sanzioni”. 

Riportiamo tale piattaforma premettendo che le domande riguardano la parte gestionale “dando per scontato che i contenuti del PSC e dei POS sino congruenti con l’opera da costruire e conformi ai contenuti minimi dell’allegato XV”:

1) “Quali azioni mette in atto per garantire la miglior attuazione di quanto previsto nei PSC e nei POS?
a) Chiedo al direttore dei lavori di segnalarmi sempre le carenze in materia di sicurezza” (34% delle risposte)
b) “Comunico preventivamente ai datori di lavoro delle ditte esecutrici che i costi della sicurezza non verranno liquidati se questa non verrà effettivamente attuata (37%);

2) In che modo attesta la sua approvazione per la liquidazione dei costi della sicurezza?
a) Firmandola assieme al direttore lavori (54%);

3) Come garantisce che le scelte di sicurezza per ogni fase del cantiere, inserite nel PSC, siano portate a conoscenza di tutti gli interessati?
a) Informando con specifiche riunioni periodiche i datori di lavoro e i preposti delle diverse ditte (85%);

4) Come attesta il rispetto delle misure di sicurezza?
a) Con verbali periodici di sopralluogo, annotando i problemi di sicurezza e le soluzioni (91%);

5) A chi consegna i verbali dei Suoi controlli, con le soluzioni e i tempi di attuazione?
a) Ad entrambe (inteso come singole ditte interessate e ditta affidataria) (52%);

6) In che modo documenta la loro consegna?
a) Facendo controfirmare l’originale per ricevuta ai datori di lavoro (78%);

7) Come e in che tempi verifica l’ottemperanza ai verbali?
“Con verifica diretta e nel minor tempo possibile” (per le risposte a questa domanda, che è “a risposta libera”, è opportuno vedere anche il sito);

8) Come fa a portare a conoscenza delle imprese le Sue modalità di controllo del cantiere?
a) Con riunioni con le singole ditte interessate  (60%);

9) Come riesce a garantire la Sua presenza nelle fasi critiche?
a) Chiedendo di essere comunque avvertito dalla ditta affidataria (45%)
b) Con sopralluoghi decisi in base all’effettivo andamento dei lavori (84%);

10) In caso di subentro, in qualità di coordinatore, in un cantiere già avviato, come si comporta per garantire una corretta continuazione dell’attività di coordinamento?
a) Mi informo dal collega che mi ha preceduto e valuto l’opportunità di accettare (65%)
b) Organizzo una riunione con le ditte (64%);

11) Come si comporta in presenza di pericolo grave e imminente?
a) Sospendo la lavorazione (81%);
b) Sovrintendo l’approntamento dei sistemi di sicurezza in cantiere (44%)”.    

     
I documenti:
- Lettera e questionario per coordinatori - anno 2009 (formato PDF, 90 kB);
- Risultati del questionario Coordinatori - anno 2010 (formato PDF, 249 kB);
- Piattaforma condivisa coordinatori - anno 2010 (formato PDF, 99 kB).
 



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