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L’Agenzia Europea per la sicurezza e salute sul lavoro (EU-OSHA) da anni sottolinea come la valutazione del rischio sia la base di una efficace gestione della salute e della sicurezza aziendale. Una corretta valutazione è non solo la chiave per ridurre malattie professionali e infortuni connessi col lavoro, ma anche per migliorare le prestazioni lavorative delle imprese.
Questo concetto viene ribadito - in relazione alla campagna europea «Ambienti di lavoro sani e sicuri» 2008/2009 sulla valutazione del rischio - nel Factsheet n. 85: “Valutazione, eliminazione e sostanziale riduzione dei rischi professionali. Sintesi di un report dell’Agenzia”.
Il documento, tratto dal report “Assessment, elimination and substantial reduction of occupational risks”, fornisce informazioni su interventi di successo sui luoghi di lavoro volti ad eliminare o a ridurre sostanzialmente i rischi e si rivolge a quanti sono responsabili dello svolgimento delle valutazioni del rischio sul luogo di lavoro e del processo decisionale in materia di misure preventive.
In particolare nel report sono trattati diciotto casi, con sette “istantanee” (brevi casi), tratti da una gamma di professioni e di settori economici in tutta l’Europa.
Ad esempio un caso racconta di una valutazione preliminare dei rischi implicati nella movimentazione manuale di carichi di un cantiere navale, valutazione che “ha rivelato che le operazioni di assemblaggio dell’asse portaelica risultavano alquanto cruciali”.
Per ridurre i rischi rilevati “è stato costruito un carrello che modificava completamente la procedura di assemblaggio dell’asse, riducendo in tale modo la necessità della movimentazione manuale di carichi”.
Alcuni dei i principali fattori di successo per una valutazione del rischio efficace, rilevati dal report:
- valutazione del rischio dettagliata;
- forte motivazione da parte di un gruppo (un dipartimento, un comitato direttivo dei lavoratori, il datore di lavoro, …) e da parte di chi si occupa della gestione dei rischi;
- sostegno da parte della direzione: fondamentale per “garantire che le risorse necessarie, quali il bilancio, le risorse umane, le attrezzature ecc., siano messe a disposizione del progetto”;
- motivazione e coinvolgimento dei lavoratori: “devono essere coinvolti non solo nell’analisi stessa del rischio ma anche nel corso dell’identificazione e dell’attuazione delle soluzioni possibili. La loro conoscenza e competenza pratica e dettagliata è spesso necessaria per sviluppare misure preventive adeguate”;
- conoscenza e analisi delle potenziali soluzioni valide, delle migliori prassi, delle innovazioni scientifiche o tecnologiche disponibili;
- “un’atmosfera improntata sulla fiducia e la cooperazione tra gli attori chiave coinvolti nel processo di valutazione del rischio;
- assenza di ostacoli importanti all’adozione di misure preventive o protettive” (mancanza di risorse economiche, valutazione negativa dell’analisi costi/efficacia, mancanza di soluzioni disponibili, effetti negativi per altri lavoratori, …);
- motivazione a migliorare l’immagine della società o a migliorare l’immagine del dipartimento sicurezza e salute;
- “esistenza di capacità interne in vista dell’identificazione (e lo sviluppo) di soluzioni valide”; - monitoraggio adeguato della misure preventive o protettive adottate;
- “la disponibilità di supporto esterno per soluzioni complicate o avanzate;
- la motivazione a ridurre i costi relativi ad infortuni e malattie in professioni o settori a rischio elevato”.
Le conclusioni del report indicano che esiste “un determinato numero di rischi che può essere completamente evitato o eliminato”, mentre i “rimanenti rischi vengono considerati molto bassi o vicini allo zero”.
Il report riporta in particolare casi di eliminazione dei rischi che riguardano i rischi derivanti dalla corrente elettrica, dalla movimentazione manuale, dalla manipolazione non protetta di sostanze pericolose o dall’esposizione al rumore.
Negli altri casi sono indicate le azioni che permettono di combattere i rischi alla fonte e spesso “ne consegue una riduzione sostanziale del rischio ad un livello decisamente inferiore”.
EU-OSHA, Factsheet n.85 “Valutazione, eliminazione e sostanziale riduzione dei rischi professionali. Sintesi di un report dell’Agenzia” (formato PDF, 308 kB).
EU-OSHA, Report “Assessment, elimination and substantial reduction of occupational risks” (formato PDF, 1755 kB).
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Factsheet n. 85: una corretta valutazione dei rischi
L’Agenzia Europea per la sicurezza e salute sul lavoro (EU-OSHA) da anni sottolinea come la valutazione del rischio sia la base di una efficace gestione della salute e della sicurezza aziendale. Una corretta valutazione è non solo la chiave per ridurre malattie professionali e infortuni connessi col lavoro, ma anche per migliorare le prestazioni lavorative delle imprese.
Questo concetto viene ribadito - in relazione alla campagna europea «Ambienti di lavoro sani e sicuri» 2008/2009 sulla valutazione del rischio - nel Factsheet n. 85: “Valutazione, eliminazione e sostanziale riduzione dei rischi professionali. Sintesi di un report dell’Agenzia”.
Il documento, tratto dal report “Assessment, elimination and substantial reduction of occupational risks”, fornisce informazioni su interventi di successo sui luoghi di lavoro volti ad eliminare o a ridurre sostanzialmente i rischi e si rivolge a quanti sono responsabili dello svolgimento delle valutazioni del rischio sul luogo di lavoro e del processo decisionale in materia di misure preventive.
In particolare nel report sono trattati diciotto casi, con sette “istantanee” (brevi casi), tratti da una gamma di professioni e di settori economici in tutta l’Europa.
Ad esempio un caso racconta di una valutazione preliminare dei rischi implicati nella movimentazione manuale di carichi di un cantiere navale, valutazione che “ha rivelato che le operazioni di assemblaggio dell’asse portaelica risultavano alquanto cruciali”.
Per ridurre i rischi rilevati “è stato costruito un carrello che modificava completamente la procedura di assemblaggio dell’asse, riducendo in tale modo la necessità della movimentazione manuale di carichi”.
Alcuni dei i principali fattori di successo per una valutazione del rischio efficace, rilevati dal report:
- valutazione del rischio dettagliata;
- forte motivazione da parte di un gruppo (un dipartimento, un comitato direttivo dei lavoratori, il datore di lavoro, …) e da parte di chi si occupa della gestione dei rischi;
- sostegno da parte della direzione: fondamentale per “garantire che le risorse necessarie, quali il bilancio, le risorse umane, le attrezzature ecc., siano messe a disposizione del progetto”;
- motivazione e coinvolgimento dei lavoratori: “devono essere coinvolti non solo nell’analisi stessa del rischio ma anche nel corso dell’identificazione e dell’attuazione delle soluzioni possibili. La loro conoscenza e competenza pratica e dettagliata è spesso necessaria per sviluppare misure preventive adeguate”;
- conoscenza e analisi delle potenziali soluzioni valide, delle migliori prassi, delle innovazioni scientifiche o tecnologiche disponibili;
- “un’atmosfera improntata sulla fiducia e la cooperazione tra gli attori chiave coinvolti nel processo di valutazione del rischio;
- assenza di ostacoli importanti all’adozione di misure preventive o protettive” (mancanza di risorse economiche, valutazione negativa dell’analisi costi/efficacia, mancanza di soluzioni disponibili, effetti negativi per altri lavoratori, …);
- motivazione a migliorare l’immagine della società o a migliorare l’immagine del dipartimento sicurezza e salute;
- “esistenza di capacità interne in vista dell’identificazione (e lo sviluppo) di soluzioni valide”; - monitoraggio adeguato della misure preventive o protettive adottate;
- “la disponibilità di supporto esterno per soluzioni complicate o avanzate;
- la motivazione a ridurre i costi relativi ad infortuni e malattie in professioni o settori a rischio elevato”.
Le conclusioni del report indicano che esiste “un determinato numero di rischi che può essere completamente evitato o eliminato”, mentre i “rimanenti rischi vengono considerati molto bassi o vicini allo zero”.
Il report riporta in particolare casi di eliminazione dei rischi che riguardano i rischi derivanti dalla corrente elettrica, dalla movimentazione manuale, dalla manipolazione non protetta di sostanze pericolose o dall’esposizione al rumore.
Negli altri casi sono indicate le azioni che permettono di combattere i rischi alla fonte e spesso “ne consegue una riduzione sostanziale del rischio ad un livello decisamente inferiore”.
EU-OSHA, Factsheet n.85 “Valutazione, eliminazione e sostanziale riduzione dei rischi professionali. Sintesi di un report dell’Agenzia” (formato PDF, 308 kB).
EU-OSHA, Report “Assessment, elimination and substantial reduction of occupational risks” (formato PDF, 1755 kB).
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