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Imparare dagli errori: la manutenzione nel comparto agricolo

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Agricoltura

13/07/2010

Una raccolta di situazioni pericolose nel comparto agricolo con evidenziati errori e procedure corrette. Lavorare sul tetto di un’azienda agricola. Avventurarsi sulla strada con trattori non sicuri. Riparare le attrezzature in modo non idoneo.

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In relazione alla campagna europea sulla manutenzione sicura, continuiamo ad affrontare le cause degli incidenti sul lavoro attraverso “Giusto & Sbagliato”, uno spazio sul sito dell’Agenzia Europea per la sicurezza e Salute sul Lavoro (EU-OSHA) in cui sono evidenziati esempi di situazioni pericolose connesse alla manutenzione in diversi settori lavorativi.

Nelle precedenti puntate ci siamo occupati del comparto dei trasporti e della ristorazione.
Affrontiamo ora un ambito lavorativo in cui, ancora oggi, avvengono numerosi incidenti mortali: il comparto agricolo.




Cadute dai tetti
Siamo in un fabbricato di un'azienda agricola, utilizzato probabilmente per animali o per immagazzinare mangime come ad esempio paglia o fieno.
Un bracciante sta riparando una lamiera danneggiata sul tetto a circa 4 m dal suolo.
In particolare “sta utilizzando un solo tavolato del ponteggio per camminare sul tetto. Quando si alza sul tavolato, perde l'equilibrio e cade all'indietro rotolando giù dal tetto”.
Il lavoratore “era salito su una scala (che non era fissata e non aveva corrimano in cima) e poi sul tetto. Non vi era nessun corrimano, nessuna protezione laterale, né tavole fermapiede o altri mezzi anticaduta”.
Quale sarebbe stato il comportamento corretto?
Sono diversi gli errori in questo attività in quota e le precauzioni che potevano essere applicate. Una procedura corretta poteva prevedere il sollevamento del lavoratore fino al tetto mediante una piattaforma elevatrice mobile perché potesse sostituire la lamiera danneggiata.

Il documento dell’EU-OSHA ci ricorda che le “cadute dall'alto restano il tipo di incidente mortale più comune sul luogo di lavoro”.  Che “molti fabbricati agricoli hanno tetti vecchi o con una scarsa manutenzione, spesso fatti di fibrocemento” e dunque fragili.
In questo comparto  spesso “agricoltori e braccianti sono dei factotum e con frequenza vengono chiamati per eseguire lavori per i quali possono non essere addestrati, spesso con attrezzature inadeguate o sbagliate”.
Alcune misure di prevenzione generali per evitare di cadere dai tetti per rotolamento o per sfondamento della struttura:
- “presumere che i tetti siano fragili a meno che non si possa confermare il contrario;
- evitare di lavorare su un tetto se è possibile lavorare in altri modi;
- non camminare mai su parti fragili di un tetto senza utilizzare piattaforme atte a sostenere il peso di una persona;
- collocare opportuni segnali di avvertenza agli edifici con tetti fragili;
- non camminare mai lungo la linea di bulloni delle travi;
- assicurarsi che le piattaforme siano abbastanza larghe e lunghe da offrire il sostegno adeguato;
- prevedere delle protezioni per evitare cadute sul tetto adiacente alla piattaforma”.

Incidenti sulle strade
Siamo in campagna e un trattore è “coperto di fango – sui finestrini, sugli specchietti, sulle luci – dopo aver lavorato tutto il giorno in un campo bagnato e fangoso”. 
Per raggiungere una strada principale, molto trafficata, il “conducente del trattore non si ferma immettendosi nella carreggiata principale ma continua sebbene la sua visuale sia ostacolata da un parabrezza sporco ed egli non possa vedere attraverso gli specchietti retrovisori laterali”.
È evidente che in questa situazione, con un trattore non mantenuto in buone condizioni di sicurezza, l’incidente è dietro l’angolo.
Quale sarebbe stato il comportamento corretto?
Prima di lasciare il campo e raggiungere la carreggiata, il conducente del trattore avrebbe dovuto fermarsi, togliere le chiavi dal cruscotto, uscire dalla cabina per pulire il parabrezza e gli specchietti laterali (e controllare anche che le luci siano pulite).

Infatti gli incidenti con i veicoli agricoli spesso sono causati da frecce rotte o oscurate dal fango, illuminazione posteriore difettosa, regolazione sbagliata degli specchietti e freni usurati o mal registrati. Insomma una scarsa manutenzione.
E “agricoltori e appaltatori spesso devono lavorare in ambienti bagnati, fangosi, il che significa che le frecce di direzione e le luci si sporcano velocemente”. Con veicoli agricoli che “si guidano sempre più su strade principali”.
Ricordiamo, a questo proposito, che in Italia il Codice della strada prevede che tutte le macchine agricole semoventi debbano rispondere alle disposizioni relative ai mezzi e sistemi di difesa previsti dalle normative per la sicurezza e igiene del lavoro.

Veniamo alle misure di prevenzione consigliate dall’Agenzia europea:
- “agricoltori e appaltatori devono dare maggiore importanza alla manutenzione di luci, specchietti e freni sui veicoli agricoli che circolano su strada;
- tenere finestrini, frecce di direzione e specchietti puliti;
- usare una lista di controllo per effettuare ispezioni regolari di veicoli che circolano su strada;
- tenere una scorta di lampadine, specchietti, fari e qualsiasi pezzo che si danneggia con frequenza”.

Pericoli delle riparazioni
L’esempio in questo caso è relativo a un'azienda agricola che coltiva patate (o altri ortaggi a radice). Un operatore agricolo sta usando una grande seminatrice automatica azionata da una trasmissione a catena.
Ad un certo punto l'operatore cerca di riparare la “trasmissione a catena che si è spezzata (rotta) durante la semina. Non ricolloca lo schermo di protezione prima di avviare la macchina per verificare la riparazione. Una volta soddisfatto della riparazione ricolloca lo schermo di protezione, ma il suo pollice (o mano) si impiglia fra la catena in movimento e la ruota dentata”.
Il comportamento corretto è evidente: l'operatore doveva arrestare la macchina, eseguire la riparazione e ricollocare lo schermo di protezione con la macchina ferma, prima di fare la verifica.

Come si continua a ribadire nella campagna europea, eseguire la manutenzione di macchine o anche risolvere i problemi di eventuali ostruzioni nei mezzi agricoli, sono attività estremamente pericolose. Spesso gli incidenti avvengono perché gli operatori non spengono la macchina agricola o non disinseriscono e bloccano la macchina prima di affrontare il problema.

Dunque “quando si esegue la manutenzione di una macchina o la si sblocca, seguire la procedura di ‘arresto sicuro’:
- assicurarsi che il freno sia azionato (per un'attrezzatura mobile come un trattore);
- assicurarsi che tutti i controlli e l'attrezzatura siano sicuri;
- arrestare il motore/disinserire l'alimentazione;
- estrarre la chiave o bloccare l'alimentazione;
- assicurarsi che tutti i movimenti si siano arrestati prima di rimuovere i dispositivi di protezione;
- utilizzare gli strumenti giusti, non improvvisare;
- seguire pratiche di lavoro sicure;
- usare fermi o martinetti quando si lavora sotto una macchina;
- non affidarsi al sistema idraulico”.

Concludiamo ricordando ai nostri lettori, che volessero approfondire il tema della prevenzione nel comparto agricolo, che PuntoSicuro ha dedicato a questi temi diversi articoli. Ecco un breve esempio dei più recenti:
- “Macchine agricole: la prevenzione degli incidenti”;
- “Agricoltura  Sicura: una check list per le aziende agricole”;
- “Sicurezza e prevenzione nel comparto agricolo”;
- “Sicurezza in agricoltura: linee guida per la prevenzione”.



EU-OSHA, “Fragile roof”, le immagini (formato ZIP, 9.87 MB).

EU-OSHA, “Driving mirrors”, le immagini (formato ZIP, 13.7 MB).

EU-OSHA, “Clearing blockages”, le immagini (formato ZIP, 9.69 MB).

EU-OSHA, il sito “Giusto & Sbagliato”.



Tiziano Menduto



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