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Imparare dagli errori: traffico veicolare, alcol e cantieri stradali
Con l’idea che gli esempi di incidenti possano essere più immediati ed efficaci nel sensibilizzarci sui rischi nei luoghi di lavoro, proseguiamo con la nostra rubrica “Imparare dagli errori” e torniamo a prendere spunto da INFOR.MO., uno strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio contenuti nell'archivio del sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
In Italia ogni giorno si verificano – secondo i dati Istat - circa 600 incidenti stradali per un totale di più di 5.000 persone che perdono la vita nell'arco di un anno.
E l'alcol e la droga, come rilevato anche nella “5° Conferenza Nazionale sulle Droghe” che si è tenuta a Trieste, sono tra le cause principali di queste morti.
In particolare, secondo una stima dell'Istituto superiore di sanità, gli incidenti provocati da conducenti in stato psicofisico alterato corrisponderebbero al 30% del totale degli incidenti che avvengono nel nostro Paese.
Inoltre gli incidenti stradali determinano in Italia oltre il 50% del totale delle morti sul lavoro. Anzi, ad essere più precisi, secondo quanto riportato dall’INAIL al 31 ottobre 2008, nel 2007 tutti gli infortuni mortali in ambito lavorativo occorsi sulla strada hanno provocato 629 decessi, pari al 52,1% del totale dei decessi sul lavoro e pari al 10% circa di tutti i morti per incidenti stradali.
Ma il caso che affrontiamo, relativo ad un grave incidente in cantieri stradali con presenza di traffico veicolare, non è tuttavia legato ad un infortunio lavorativo dovuto all’assunzione di sostanze psicotrope da parte di un lavoratore…
Tre dipendenti stavano svolgendo operazioni di asfaltatura su una tangenziale in orario notturno.
La scelta dell’orario era dipesa da una decisione dell'ente appaltante in quanto nei giorni precedenti “le stesse operazioni erano state effettuate in ore diurne”, ma avevano creato “disagi con lunghe code di traffico agli utenti”.
La predisposizione dell’area era stata fatta correttamente: era stata completamente interdetta alla circolazione per poter effettuare i lavori in sicurezza, inoltre era stata delimitata con barriere e cavalletti stradali.
Ma non è bastato.
Un automobilista che viaggiava ad alta velocità e aveva assunto una quantità eccessiva di bevande alcoliche travolgeva le barriere di protezione, piombava all'interno del cantiere e investiva i tre lavoratori uccidendone due.
PuntoSicuro da anni si occupa da diversi anni di sicurezza stradale con informazioni che non sono rivolte solo ai lavoratori, ma a tutti coloro che per qualunque motivo si trovano a condurre un automezzo su strada.
Le misure di prevenzione, le campagne di volta in volta proposte - specialmente in relazione ai grandi “esodi” estivi - non sono solo per la tutela della sicurezza del conducente, ma per la sicurezza di tutti. Anche dei lavoratori che si trovano a lavorare in situazioni di traffico veicolare su una strada o alla guida di un automezzo.
Molte campagne e iniziative hanno rilevato un elemento importante in questi anni.
Al di là dei regolamenti, delle sanzioni è necessario formare coloro che sono alla guida di un veicolo in strada: aumentare la consapevolezza degli effetti dell’alcol sulla sicurezza stradale e familiarizzare con la misura del tasso alcolemico (grammi di alcol per litro di sangue).
Ricordando ad esempio che già con 0,2 grammi di alcol ogni cento millilitri di sangue si manifesta una iniziale tendenza a guidare in modo più rischioso: i riflessi sono disturbati leggermente e aumenta la tendenza ad agire in modo imprudente in virtù di una riduzione della percezione del rischio.
Con 0,4 grammi di alcol rallentano le capacità di vigilanza ed elaborazione mentale; le percezioni ed i movimenti o le manovre vengono eseguiti bruscamente con difficoltà di coordinazione.
Quando poi l’alcolemia raggiunge il valore 0,5 (il limite legale guida) il campo visivo si riduce prevalentemente a causa della riduzione della visione laterale e si verifica la riduzione del 30-40% della capacità di percezione degli stimoli sonori, luminosi e uditivi e della conseguente capacità di reazione.
Per consultare la scheda dell’infortunio collegarsi a questa pagina del sito web di INFOR.MO. e successivamente visualizzare, attraverso una funzione di ricerca, la scheda del caso 639.
Tiziano Menduto
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