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Imparare dagli errori: un muletto su un pavimento instabile
Tornando a utilizzare come base della nostra ricerca l’archivio di INFOR.MO. - strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi – riprendiamo a raccogliere dati su infortuni relativi all’uso di carrelli elevatori e all’attività di carico e scarico merci.
L’incidente
L'infortunio avviene durante l'operazione di caricamento di un container con delle balle di gomma piuma.
L’operazione è effettuata con l'utilizzo di due muletti.
Uno di questi è a terra e trasferisce le balle su una banchina posta a 1,5 m. da terra e sulla quale è posto un pianale. Su questo pianale è posto un secondo muletto che trasferisce il carico all’interno del container. In particolare - riporta la scheda di INFOR.MO. - la banchina di carico è stata costruita “utilizzando un vecchio autocarro in disuso a cui era stata creata un'apertura sul lato lungo di circa m.3,5”, su questa apertura è stato poi realizzato “un pianale sopraelevato di cm. 30” sopra il quale è posizionato il secondo muletto.
L’incidente
L'infortunio avviene durante l'operazione di caricamento di un container con delle balle di gomma piuma.
L’operazione è effettuata con l'utilizzo di due muletti.
Uno di questi è a terra e trasferisce le balle su una banchina posta a 1,5 m. da terra e sulla quale è posto un pianale. Su questo pianale è posto un secondo muletto che trasferisce il carico all’interno del container. In particolare - riporta la scheda di INFOR.MO. - la banchina di carico è stata costruita “utilizzando un vecchio autocarro in disuso a cui era stata creata un'apertura sul lato lungo di circa m.3,5”, su questa apertura è stato poi realizzato “un pianale sopraelevato di cm. 30” sopra il quale è posizionato il secondo muletto.
Il primo problema è relativo al pianale che risulta instabile:
- “i pannelli di multistrato di cui era costituito” presentano “un cedimento;
- il cassone dell'autocarro è “stato rinforzato nella parte posteriore con mezzi di fortuna”.
A causa di questa instabilità, durante l'operazione di carico il muletto posto sul pianale si sbilancia e cade “attraverso l'apertura creata sul lato lungo dell'autocarro”.
L'infortunato non indossa le cinture di sicurezza: viene schiacciato dal muletto.
Le cause e la prevenzione
I motivi che hanno causato l’incidente al conduttore del carrello elevatore sono chiari.
Intanto c’è l’instabilità del pianale che è evidente e che aumenta i rischi per i lavoratori che operano sulle banchine di carico.
Rischi che normalmente sono dovuti a :
- caduta dalla rampa;
- inciampo, scivolamento a terra;
- investimento da parte di veicoli;
- schiacciamento di persone durante la manovra d’accostamento degli autocarri.
Riguardo al caso appena esposto, l’operatore del secondo muletto non avrebbe dovuto utilizzare un carrello elevatore in quelle condizioni.
Spesso purtroppo molti operatori, per carenze di formazione e addestramento, non si rendono conto dei pericoli dell’uso di questa attrezzatura e, specialmente, dei problemi di stabilità.
Per usare un carrello elevatore, oltre a conoscere le caratteristiche del mezzo e del luogo di lavoro, si devono conoscere alcune regole comportamentali che permettono di usare il carrello in maniera responsabile evitando infortuni.
Riguardo alla possibile perdita di stabilità di un muletto, non è possibile parlare di sicurezza assoluta: per un veicolo che non è fissato al suolo sono sempre possibili situazioni statiche o dinamiche che portano a ribaltamenti, rovesciamenti e rotolamenti.
Per evitare o ridurre la gravità delle conseguenze esistono diversi sistemi di ritenuta:
- le cabine chiuse che impediscono che il conducente venga proiettato all'esterno;
- le barriere laterali che offrono al carrellista una sufficiente protezione e sono di facile montaggio su tutti i tipi di carrelli in circolazione;
- le cinture di sicurezza.
È evidente che ogni luogo di lavoro ha i suoi rischi e i suoi carrelli particolari: solo una corretta valutazione di questi rischi può stabilire quale tipo di protezioni sono necessarie.
Nel documento, già presentato da PuntoSicuro, “Linee guida per operazioni di immagazzinamento carico e scarico merci” (a cura del Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma B) vengono date ulteriori informazioni sulle cinture di sicurezze nei carrelli elevatori. Molti veicoli di recente costruzione sono dotati di “cinture di sicurezza con dispositivo duo-sensitivo grazie al quale, in caso di movimento del carrellista in avanti o lateralmente, la cintura non si allenta, ma si blocca”.
Ma è evidente che, nel caso delle cinture, la protezione è garantita solo se l'operatore le utilizza.
Riportiamo in conclusione alcune disposizioni normative contenute al punto 3 dell’allegato VI (“Disposizioni concernenti l’uso delle attrezzature di lavoro”) del Decreto legislativo 81/2008:
- “i pannelli di multistrato di cui era costituito” presentano “un cedimento;
- il cassone dell'autocarro è “stato rinforzato nella parte posteriore con mezzi di fortuna”.
A causa di questa instabilità, durante l'operazione di carico il muletto posto sul pianale si sbilancia e cade “attraverso l'apertura creata sul lato lungo dell'autocarro”.
L'infortunato non indossa le cinture di sicurezza: viene schiacciato dal muletto.
Le cause e la prevenzione
I motivi che hanno causato l’incidente al conduttore del carrello elevatore sono chiari.
Intanto c’è l’instabilità del pianale che è evidente e che aumenta i rischi per i lavoratori che operano sulle banchine di carico.
Rischi che normalmente sono dovuti a :
- caduta dalla rampa;
- inciampo, scivolamento a terra;
- investimento da parte di veicoli;
- schiacciamento di persone durante la manovra d’accostamento degli autocarri.
Riguardo al caso appena esposto, l’operatore del secondo muletto non avrebbe dovuto utilizzare un carrello elevatore in quelle condizioni.
Spesso purtroppo molti operatori, per carenze di formazione e addestramento, non si rendono conto dei pericoli dell’uso di questa attrezzatura e, specialmente, dei problemi di stabilità.
Per usare un carrello elevatore, oltre a conoscere le caratteristiche del mezzo e del luogo di lavoro, si devono conoscere alcune regole comportamentali che permettono di usare il carrello in maniera responsabile evitando infortuni.
Riguardo alla possibile perdita di stabilità di un muletto, non è possibile parlare di sicurezza assoluta: per un veicolo che non è fissato al suolo sono sempre possibili situazioni statiche o dinamiche che portano a ribaltamenti, rovesciamenti e rotolamenti.
Per evitare o ridurre la gravità delle conseguenze esistono diversi sistemi di ritenuta:
- le cabine chiuse che impediscono che il conducente venga proiettato all'esterno;
- le barriere laterali che offrono al carrellista una sufficiente protezione e sono di facile montaggio su tutti i tipi di carrelli in circolazione;
- le cinture di sicurezza.
È evidente che ogni luogo di lavoro ha i suoi rischi e i suoi carrelli particolari: solo una corretta valutazione di questi rischi può stabilire quale tipo di protezioni sono necessarie.
Nel documento, già presentato da PuntoSicuro, “Linee guida per operazioni di immagazzinamento carico e scarico merci” (a cura del Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma B) vengono date ulteriori informazioni sulle cinture di sicurezze nei carrelli elevatori. Molti veicoli di recente costruzione sono dotati di “cinture di sicurezza con dispositivo duo-sensitivo grazie al quale, in caso di movimento del carrellista in avanti o lateralmente, la cintura non si allenta, ma si blocca”.
Ma è evidente che, nel caso delle cinture, la protezione è garantita solo se l'operatore le utilizza.
Riportiamo in conclusione alcune disposizioni normative contenute al punto 3 dell’allegato VI (“Disposizioni concernenti l’uso delle attrezzature di lavoro”) del Decreto legislativo 81/2008:
(…) 3. Disposizioni concernenti l’uso delle attrezzature di lavoro che servono a sollevare e movimentare carichi 3.1 Disposizioni di carattere generale 3.1.1 I mezzi di sollevamento e di trasporto devono essere scelti in modo da risultare appropriati, per quanto riguarda la sicurezza, alla natura, alla forma e al volume dei carichi al cui sollevamento e trasporto sono destinati, nonché alle condizioni d’impiego con particolare riguardo alle fasi di avviamento e di arresto. (…) 3.1.3 Le attrezzature di lavoro smontabili o mobili che servono a sollevare carichi devono essere utilizzate in modo tale da garantire la stabilità dell'attrezzatura di lavoro durante il suo impiego, in tutte le condizioni prevedibili e tenendo conto della natura del suolo. |
Per consultare direttamente la presentazione dell’infortunio di cui ci siamo occupati, collegarsi a questa pagina del sito web di INFOR.MO. e successivamente visualizzare la scheda numero 2192 (archivio incidenti 2005/2008).
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