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Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'Informare i lavoratori sul rischio elettrico
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Segnalato sul sito del C.P.T.O. di Bologna e Provincia (Comitato Paritetico Territoriale Operativo per la Prevenzione Infortuni, igiene e ambiente di lavoro in edilizia), presentiamo un breve documento sul rischio elettrico a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione della ASL 12 di Biella dedicato alla formazione e informazione dei lavoratori.
Il documento, dedicato alla formazione e informazione dei lavoratori e dal titolo esplicativo "Lavorare sicuri! Il Rischio Elettrico", contiene sintetiche informazioni su cosa sia il rischio elettrico, sugli effetti della corrente elettrica sul corpo umano, sulle situazioni di rischio e sulle misure di prevenzione possibili.
Riguardo al modo di prevenire gli incidenti dovuti all'elettricità la prima precauzione da adottare è “far installare impianti elettrici a cura di personale abilitato in modo da garantire conformità alle norme ed ai criteri di sicurezza”.
In particolare:
- la protezione dai contatti diretti si “attua attraverso la segregazione delle parti elettriche in tensione attraverso schermi isolanti (es. isolanti dei cavi) oppure attraverso distanziatori meccanici che impediscono l’avvicinamento alle parti in tensione”;
- la protezione dai contatti indiretti si “attua essenzialmente mediante accorgimenti impiantistici, come la messa a terra delle apparecchiature metalliche e la protezione differenziale costituita da particolari dispositivi (cosiddetti "salvavita") che interrompono le correnti di dispersione delle reti elettriche a valori molto bassi (ad es. 0.03 A.)”;
- un altro sistema di protezione consiste “nell’utilizzo esclusivo di apparecchiature elettriche definite a doppio isolamento, in cui l’involucro che racchiude la parte elettrica attiva, è costituito da due strati protettivi di cui quello esterno è sempre in materiale non conduttivo”. Gli apparecchi a doppio isolamento, individuabili dal simbolo del doppio quadrato, “non devono essere collegati a terra”.
Il documento sottolinea tuttavia che anche impianti ed apparecchi elettrici correttamente dimensionati e selezionati possono diventare molto pericolosi quando non sono utilizzati secondo criteri di sicurezza.
Ecco alcune semplici avvertenze:
- “non introdurre né utilizzare apparecchiature non fornite dall'azienda (ad es. piastre elettriche, caffettiere elettriche);
- evitare riparazioni o interventi "fai da te" (in particolare spine, adattatori, prese multiple, prolunghe)”. Ricordate che “l'alimentazione di più apparecchi da una sola presa può provocare il riscaldamento dei conduttori e della presa stessa con pericolo di innesco di incendio”;
- “non utilizzare apparecchiature elettriche per scopi non previsti dal costruttore;
- ricordarsi che spesso i conduttori di un impianto elettrico sono incassati nei muri; usare quindi la dovuta attenzione nel piantare chiodi o nel forare le pareti;
- prestare particolare attenzione all'uso di apparecchi elettrici nei locali umidi (ad es. i bagni) oppure con mani o piedi bagnati: in questi casi possono diventare pericolose anche tensioni che abitualmente non lo sono;
- segnalare prontamente al Servizio Tecnico ogni situazione anomala (senso di scossa nel toccare un'apparecchiatura, scoppiettii provenienti da componenti elettrici, odore di bruciato proveniente dall'interno di un'apparecchiatura, ecc.) nonché eventuali cattive condizioni manutentive di impianti o apparecchiature”.
Si sottolinea infine che il personale addetto alla manutenzione ed installazione degli impianti “deve seguire specifiche procedure di intervento ed utilizzare, quando previsti, i dispositivi tecnici (guanti dielettrici, pedane isolanti, utensili isolati ecc.)”.
"Lavorare sicuri! Il Rischio Elettrico", ASL 12, Biella (formato PDF, 108 kB).
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