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Il 17 Marzo, presso la Sede della Regione Toscana a Roma, è stato presentato il documento “Linee di indirizzo per prevenire o ridurre i danni fisici e psichici dei lavoratori bancari correlati alle rapine”. Il testo, frutto di un costruttivo confronto con le Organizzazioni Sindacali di categoria e con l’A.B.I., è stato predisposto dal gruppo tecnico interregionale della prevenzione, igiene, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ed è in corso di distribuzione presso tutti i servizi interessati e le ASL.
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La prevenzione dei rischi fisici e psichici dei lavoratori bancari
Il 17 Marzo, presso la Sede della Regione Toscana a Roma, è stato presentato il documento “Linee di indirizzo per prevenire o ridurre i danni fisici e psichici dei lavoratori bancari correlati alle rapine”. Il testo, frutto di un costruttivo confronto con le Organizzazioni Sindacali di categoria e con l’A.B.I., è stato predisposto dal gruppo tecnico interregionale della prevenzione, igiene, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ed è in corso di distribuzione presso tutti i servizi interessati e le ASL.
Nel corso dell’incontro, coordinato dall’Ing. Marco Masi, del Coordinamento Tecnico della Conferenza Stato Regioni, dopo un intervento sui contenuti del documento tenuto dal Dr. Giuseppe Petrioli, Responsabile Dipartimento di Prevenzione A.U.S.L. 10 di Firenze, si è aperto un dibattito tra i rappresentanti delle parti sociali. Erano presenti le Organizzazioni Sindacali del Credito, l’A.B.I. e numerosi rappresentanti di banche.
Tutti hanno concordato sull’utilità di una piena pubblicizzazione del testo, e quindi di una sua applicazione alle situazioni presenti sul territorio, con l’interesse a monitorare quanto avviene per capire l’effettivo impatto delle norme e cercare soluzione ad eventuali problemi che si dovessero evidenziare in corso d’opera.
L’Ing. Masi ha preso atto di queste esigenze condividendole ed ha confermato che il gruppo di lavoro, coordinato dal Dr. Pianosi, avrebbe continuato a perseguire questi obiettivi, mantenendo aperto un costruttivo confronto a tre tra parti sociali e Conferenza delle Regioni.
Principali novità
Le linee guida, allegate alla presente comunicazione, rappresentano un nuovo modo d’approcciare il problema delle rapine in banca, concentrando l’analisi non sull’evento criminoso in sé quanto sul danno che può derivare al dipendente di banca a seguito di una rapina. Il rischio di subire danni fisici e psichici a seguito di una rapina è quindi elemento importante da valutare e gestire, proprio per “l’ovvio nesso esistente tra il rischio che una sede bancaria sia rapinata e il rischio corso di lavoratori e dalle altre persone legittimamente presenti al suo interno di subire danni fisici e psichici a seguito della rapina”.
L’analisi parte dalla considerazione che tale rischio interessa due distinte tematiche:
- il rischio di subire una rapina, cioè la probabilità che una certa sede bancaria venga rapinata
- il rischio di subire traumi fisici e psichici correlati alle rapine, e cioè la probabilità che i dipendenti della banca (e le altre persone legittimamente presenti al suo interno) possano patire dei traumi fisici e psichici nel corso e a seguito di una rapina.
Sono poi analizzati nel testo in accordo con quanto previsto dal D. Lgs. 81/2008 - gli aspetti specifici inerenti la valutazione dei rischio, visto come processo dinamico, e le modalità di coinvolgimento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.
Altro punto importante è dato dalle indicazioni sui possibili interventi operativi anche riferiti agli aspetti di formazione ed informazione dei lavoratori. La gestione del rischio di subire traumi fisici e psichici correlati alle rapine considerate in analogia come tutte le situazioni di emergenza - diviene quindi fulcro dell’intervento necessario per ridurre il rischio.
Infine si da ampio risalto alla necessità di procedere ad una corretta e tempestiva valutazione dei danni psichici conseguenti agli eventi criminosi.
A conclusione vi sono specifiche indicazioni operative rivolte alle ASL.
Conclusioni
Il testo presentato dalla Conferenza delle Regioni è sicuramente di grande interesse ed utilità per il Credito, rappresentando un primo tentativo di dare uniformità su tutto il territorio nazionale al comportamento da tenersi nei confronti di questo grave rischio. Sono in corso ulteriori approfondimenti da parte delle parti sociali e della Conferenza delle Regioni per definire le migliori modalità di divulgazione di questo documento.
Linee d’indirizzo per prevenire o ridurre i danni fisici e psichici dei lavoratori bancari correlati alle rapine (formato PDF, 33 kB).
Loris Brizio
Tutti hanno concordato sull’utilità di una piena pubblicizzazione del testo, e quindi di una sua applicazione alle situazioni presenti sul territorio, con l’interesse a monitorare quanto avviene per capire l’effettivo impatto delle norme e cercare soluzione ad eventuali problemi che si dovessero evidenziare in corso d’opera.
L’Ing. Masi ha preso atto di queste esigenze condividendole ed ha confermato che il gruppo di lavoro, coordinato dal Dr. Pianosi, avrebbe continuato a perseguire questi obiettivi, mantenendo aperto un costruttivo confronto a tre tra parti sociali e Conferenza delle Regioni.
Principali novità
Le linee guida, allegate alla presente comunicazione, rappresentano un nuovo modo d’approcciare il problema delle rapine in banca, concentrando l’analisi non sull’evento criminoso in sé quanto sul danno che può derivare al dipendente di banca a seguito di una rapina. Il rischio di subire danni fisici e psichici a seguito di una rapina è quindi elemento importante da valutare e gestire, proprio per “l’ovvio nesso esistente tra il rischio che una sede bancaria sia rapinata e il rischio corso di lavoratori e dalle altre persone legittimamente presenti al suo interno di subire danni fisici e psichici a seguito della rapina”.
L’analisi parte dalla considerazione che tale rischio interessa due distinte tematiche:
- il rischio di subire una rapina, cioè la probabilità che una certa sede bancaria venga rapinata
- il rischio di subire traumi fisici e psichici correlati alle rapine, e cioè la probabilità che i dipendenti della banca (e le altre persone legittimamente presenti al suo interno) possano patire dei traumi fisici e psichici nel corso e a seguito di una rapina.
Sono poi analizzati nel testo in accordo con quanto previsto dal D. Lgs. 81/2008 - gli aspetti specifici inerenti la valutazione dei rischio, visto come processo dinamico, e le modalità di coinvolgimento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.
Altro punto importante è dato dalle indicazioni sui possibili interventi operativi anche riferiti agli aspetti di formazione ed informazione dei lavoratori. La gestione del rischio di subire traumi fisici e psichici correlati alle rapine considerate in analogia come tutte le situazioni di emergenza - diviene quindi fulcro dell’intervento necessario per ridurre il rischio.
Infine si da ampio risalto alla necessità di procedere ad una corretta e tempestiva valutazione dei danni psichici conseguenti agli eventi criminosi.
A conclusione vi sono specifiche indicazioni operative rivolte alle ASL.
Conclusioni
Il testo presentato dalla Conferenza delle Regioni è sicuramente di grande interesse ed utilità per il Credito, rappresentando un primo tentativo di dare uniformità su tutto il territorio nazionale al comportamento da tenersi nei confronti di questo grave rischio. Sono in corso ulteriori approfondimenti da parte delle parti sociali e della Conferenza delle Regioni per definire le migliori modalità di divulgazione di questo documento.
Linee d’indirizzo per prevenire o ridurre i danni fisici e psichici dei lavoratori bancari correlati alle rapine (formato PDF, 33 kB).
Loris Brizio
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