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Lavoro ed ergonomia
Recenti statistiche evidenziano che i casi di malattie professionali tradizionali, quali ad esempio silicosi e intossicazioni, sono in diminuzione.
Cio' e' attribuibile, per quanto riguarda le grandi aziende, allo sviluppo di strutture organizzative e gestionali che hanno aumentato la sicurezza all'interno degli stabilimenti e alla applicazione si soluzioni tecnologiche piu' attente alla salute e alla sicurezza sul lavoro.
In costante crescita sono invece le malattie occupazionali a carico del sistema neuro-muscolare e scheletrico, tra le quali mal di schiena, sindrome del tunnel carpale, cervico-brachialgie.
Tali patologie, che rappresentano oltre il 50% delle malattie professionali, sono dovute principalmente al sovraccarico muscolare, a posizioni anatomicamente sfavorevoli ed a compressioni localizzate.
E' necessario pertanto ridurre l'incidenza di questi fattori di rischio; cio' e' previsto dal decreto 626/94 che, all'articolo 3, inserisce tra le misure di tutela l'obbligo del ''rispetto dei principi ergonomici nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, anche per attenuare il lavoro monotono e quello ripetitivo.''
L'ergonomia pertanto non si riduce alla giusta dimensione delle postazioni lavorative o degli ambienti di lavoro, ma assume un significato piu' vasto.
L'ergonomia interessa l'ambiente di lavoro nel suo complesso, inteso come insieme di fattori fisici, chimici, biologici, sociali e culturali che circondano una persona nel suo spazio.
Cio' e' attribuibile, per quanto riguarda le grandi aziende, allo sviluppo di strutture organizzative e gestionali che hanno aumentato la sicurezza all'interno degli stabilimenti e alla applicazione si soluzioni tecnologiche piu' attente alla salute e alla sicurezza sul lavoro.
In costante crescita sono invece le malattie occupazionali a carico del sistema neuro-muscolare e scheletrico, tra le quali mal di schiena, sindrome del tunnel carpale, cervico-brachialgie.
Tali patologie, che rappresentano oltre il 50% delle malattie professionali, sono dovute principalmente al sovraccarico muscolare, a posizioni anatomicamente sfavorevoli ed a compressioni localizzate.
E' necessario pertanto ridurre l'incidenza di questi fattori di rischio; cio' e' previsto dal decreto 626/94 che, all'articolo 3, inserisce tra le misure di tutela l'obbligo del ''rispetto dei principi ergonomici nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, anche per attenuare il lavoro monotono e quello ripetitivo.''
L'ergonomia pertanto non si riduce alla giusta dimensione delle postazioni lavorative o degli ambienti di lavoro, ma assume un significato piu' vasto.
L'ergonomia interessa l'ambiente di lavoro nel suo complesso, inteso come insieme di fattori fisici, chimici, biologici, sociali e culturali che circondano una persona nel suo spazio.
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