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Limiti alle telecamere in piscina
Pubblicità
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'Niente inquadrature indiscrete per le telecamere in piscina. L’utilizzo di sistemi di videosorveglianza negli impianti natatori è stato oggetto di un recente provvedimento del Garante della privacy.
L’Autorità è stata chiamata a pronunciarsi in seguito ad una segnalazione da parte dei Carabinieri relativa ad alcune telecamere installate in un parco termale.
Intervenuti a seguito della denuncia di un furto avvenuto all'interno degli spogliatoi della piscina, i Carabinieri avevano acquisito la videocassetta delle riprese effettuate dal sistema di videosorveglianza.
Il sistema si avvaleva di due coppie di telecamere installate negli spogliatoi della piscina, entrambe visibili. Dalle riprese emergeva che le telecamere "puntavano oltre che nella zona adibita a guardaroba direttamente sugli utenti riprendendoli mentre si cambiavano ed immortalando spesse volte parti intime nude".
Nei pressi dei locali, alcuni cartelli riportavano soltanto una scarna informativa sull'uso di un sistema di videosorveglianza.
L'Autorità ha stabilito che il trattamento dei dati personali violava la riservatezza e la dignità delle persone in quanto, pur essendo lecito l'utilizzo della videosorveglianza per tutelarsi da eventuali danni o furti, non erano stati adottati accorgimenti tecnici volti ad evitare riprese di persone negli spogliatoi.
Il Garante ha quindi disposto il divieto di installare telecamere con queste modalità e ha bloccato il trattamento dei dati già raccolti ed eventualmente conservati. Ha poi prescritto alla società il rispetto delle
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
L’Autorità è stata chiamata a pronunciarsi in seguito ad una segnalazione da parte dei Carabinieri relativa ad alcune telecamere installate in un parco termale.
Intervenuti a seguito della denuncia di un furto avvenuto all'interno degli spogliatoi della piscina, i Carabinieri avevano acquisito la videocassetta delle riprese effettuate dal sistema di videosorveglianza.
Il sistema si avvaleva di due coppie di telecamere installate negli spogliatoi della piscina, entrambe visibili. Dalle riprese emergeva che le telecamere "puntavano oltre che nella zona adibita a guardaroba direttamente sugli utenti riprendendoli mentre si cambiavano ed immortalando spesse volte parti intime nude".
Nei pressi dei locali, alcuni cartelli riportavano soltanto una scarna informativa sull'uso di un sistema di videosorveglianza.
L'Autorità ha stabilito che il trattamento dei dati personali violava la riservatezza e la dignità delle persone in quanto, pur essendo lecito l'utilizzo della videosorveglianza per tutelarsi da eventuali danni o furti, non erano stati adottati accorgimenti tecnici volti ad evitare riprese di persone negli spogliatoi.
Il Garante ha quindi disposto il divieto di installare telecamere con queste modalità e ha bloccato il trattamento dei dati già raccolti ed eventualmente conservati. Ha poi prescritto alla società il rispetto delle
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