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Piano Operativo di Sicurezza per attivita' edili con cemento armato
Il Comitato Paritetico Territoriale di Roma e Provincia (CTP) – nato nell’ambito della contrattazione collettiva del settore edile - ha pubblicato diverse guide pratiche per la compilazione del Piano Operativo di Sicurezza (POS).
Abbiamo già presentato nei giorni scorsi la guida relativa ai “Lavori di scavo, sbancamento e movimento terra” inserita nel Quaderno della Sicurezza in Edilizia n°1.
Il quaderno successivo ospita invece un documento intitolato “Il cemento armato”, una guida pratica per i datori di lavoro “per la formulazione di un corretto e puntuale POS che sia strettamente legato al ciclo produttivo e alle fasi lavorative, quindi alle esigenze di prevenire i rischi a cui si espone chi lavora”.
I rischi
Nella prima parte del documento vengono analizzati i rischi generali, ad esempio i rischi di caduta dall’alto.
Infatti il cemento armato eseguito in opera “si distingue da tutte le altre tecnologie di edificazione perché la realizzazione delle casseforme necessarie a contenere i getti di calcestruzzo costituisce una vera e propria costruzione nella costruzione”.
Per questo “nella cantieristica attuale la fase del cemento armato è ancora caratterizzata da un elevato rischio di caduta dall’alto, anche se la caduta verso l’esterno del fabbricato, che a ragione e anche nell’immaginario collettivo costituisce la caratteristica più pericolosa del cantiere, è stata eliminata efficacemente dall’uso ormai generalizzato dei ponteggi metallici”.
In particolare nell’edilizia abitativa è “presente un diffuso pericolo di caduta fra un solaio e l’altro, reso più insidioso per la presenza di attrezzature, materiali di risulta e armature di ripresa”: un rischio che è stato “sempre sottovalutato sia perché il rischio di caduta verso l’esterno ha sempre costituito, come già detto, la caratteristica più pericolosa del cantiere e sia perché le opere provvisionali necessarie alla sua eliminazione hanno dovuto sempre fare i conti con le altre opere provvisionali necessarie alla costruzione delle casseforme delle opere in cemento, con le quali inevitabilmente interferiscono”.
Ma il documento affronta anche altri rischi.
Ad esempio:
- “il pericolo costituito dai materiali di risulta nelle fasi di disarmo”;
- “il fenomeno dei numerosi infortuni alle seghe circolari per il taglio del legname”;
- “la fase del trasporto e del getto del calcestruzzo”;
- “i problemi legati alla resistenza e stabilità delle opere provvisionali”.
L’argomento relativo ai ponteggi metallici, che costituiscono “la misura di sicurezza fondamentale contro la caduta verso l’esterno del fabbricato”, sarà invece trattato in una futura pubblicazione.
L’indice del documento
Premessa
Introduzione
PRIMA PARTE
ANALISI DEI RISCHI GENERALI
1. Il rischio di caduta dall’alto e gli altri rischi
2. La costruzione delle casseforme
3. I solai in latero cemento
4. Il calcestruzzo preconfezionato
5. Le seghe circolari da cantiere e le macchine per la lavorazione del ferro
6. Le operazioni finali
SECONDA PARTE
DESCRIZIONE DELLE FASI - VALUTAZIONE DEL RISCHIO - PRESCRIZIONI
1. I servizi igienico assistenziali
2. Gli impianti elettrici
3. Delimitazione dei cigli di scavo
4. I pilastri
5. Le opere di carpenteria - Uso delle scatole portatili
6. Le travi
7. I solai
8. Il disarmo e i materiali di risulta
9. Il trasporto del calcestruzzo e le operazioni di getto
Guida pratica per la compilazione del P.O.S.: “Il cemento armato” in Quaderno della Sicurezza in Edilizia n°2 a cura del CTP di Roma e provincia (formato PDF, 1.82 MB).
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