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Rifiuti elettrici ed elettronici, si cambia
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Dal 1 luglio 2006 non possono più essere immesse sul mercato apparecchiature elettriche ed elettroniche (tra le quali elettrodomestici, strumenti per il monitoraggio, giocattoli…) e sorgenti luminose ad incandescenza, contenenti piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati (pbb) od etere di difenile polibromurato (pbde).
Lo prevede l’art. 5 del D.Lgs 151/2005, attuazione delle direttive 2002/95/CE (Direttiva ROHS), 2002/96/CE (Direttiva RAEE), relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti.
L'art.5 prevede che tale divieto non si applichi al reimpiego di apparecchiature elettriche ed elettroniche “immesse sul mercato” prima del 1° luglio 2006.
Con la circolare del 23 giugno 2006, il ministero dell’Ambiente ha stabilito che ai fini dell’art.5 del citato decreto si intendono “immesse sul mercato” le apparecchiature che, “alla data del 25 giugno 2006, sono già nella forma di prodotto finito pronto per la commercializzazione ed hanno conseguentemente ultimato il loro processo produttivo, ancorché giacenti presso i magazzini del produttore in quanto prodotte o importate entro tale data".
Al fine dell’identificazione delle apparecchiature di cui sopra spettava ai produttori inviare entro il 1° luglio 2006 al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – Direzione per la qualità della vita- (via C.Colombo 44 – 00147 Roma) “un inventario delle predette apparecchiature contenenti l’indicazione delle tipologie di prodotto e del numero di pezzi per ogni tipologia di prodotto.”
Le apparecchiature individuate dai predetti inventari possono essere commercializzate entro il 31 ottobre 2006.
Dal 1 luglio 2006 non possono più essere immesse sul mercato apparecchiature elettriche ed elettroniche (tra le quali elettrodomestici, strumenti per il monitoraggio, giocattoli…) e sorgenti luminose ad incandescenza, contenenti piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati (pbb) od etere di difenile polibromurato (pbde).
Lo prevede l’art. 5 del D.Lgs 151/2005, attuazione delle direttive 2002/95/CE (Direttiva ROHS), 2002/96/CE (Direttiva RAEE), relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti.
L'art.5 prevede che tale divieto non si applichi al reimpiego di apparecchiature elettriche ed elettroniche “immesse sul mercato” prima del 1° luglio 2006.
Con la circolare del 23 giugno 2006, il ministero dell’Ambiente ha stabilito che ai fini dell’art.5 del citato decreto si intendono “immesse sul mercato” le apparecchiature che, “alla data del 25 giugno 2006, sono già nella forma di prodotto finito pronto per la commercializzazione ed hanno conseguentemente ultimato il loro processo produttivo, ancorché giacenti presso i magazzini del produttore in quanto prodotte o importate entro tale data".
Al fine dell’identificazione delle apparecchiature di cui sopra spettava ai produttori inviare entro il 1° luglio 2006 al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – Direzione per la qualità della vita- (via C.Colombo 44 – 00147 Roma) “un inventario delle predette apparecchiature contenenti l’indicazione delle tipologie di prodotto e del numero di pezzi per ogni tipologia di prodotto.”
Le apparecchiature individuate dai predetti inventari possono essere commercializzate entro il 31 ottobre 2006.
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