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La proroga dell'avvio di Sistri è legge. Con il decreto ministeriale 9 luglio 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 161, i termini per l'avvio della nuova procedura di tracciamento digitale del ciclo dei rifiuti sono posticipati al prossimo 1° ottobre. Il nuovo termine equipara tutte le aziende e i soggetti interessati da Sistri: in sostanza, colpo di spugna sul decollo in due fasi (13 luglio per le aziende più grandi, 12 agosto per le imprese più piccole e per i destinatari a iscrizione volontaria), con partenza unificata il primo giorno di ottobre.
Fonte: Ilsole24ore.
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SISTRI: proroga e novita'
La proroga dell'avvio di Sistri è legge. Con il decreto ministeriale 9 luglio 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 161, i termini per l'avvio della nuova procedura di tracciamento digitale del ciclo dei rifiuti sono posticipati al prossimo 1° ottobre. Il nuovo termine equipara tutte le aziende e i soggetti interessati da Sistri: in sostanza, colpo di spugna sul decollo in due fasi (13 luglio per le aziende più grandi, 12 agosto per le imprese più piccole e per i destinatari a iscrizione volontaria), con partenza unificata il primo giorno di ottobre.
Allo stesso tempo, il provvedimento dell'Ambiente proroga anche la data per le procedure di ritiro delle chiavette Usb e per l'installazione delle black box, cioè dei dispositivi necessari per la funzionalità di Sistri; il nuovo termine, che cade il 12 settembre prossimo, solleva però già qualche perplessità tra le organizzazioni imprenditoriali, secondo cui meno di tre settimane per il "collaudo" delle nuove procedure - anche in relazione alle impegnative sanzioni previste per i ritardatari – sono un lasso di tempo troppo breve. I nuovi software di gestione dei rifiuti, tra l'altro, dovranno interagire e interfacciarsi con quelli già presenti nelle aziende per la gestione amministrativa, fiscale e commerciale, un problema operativo in più per i destinatari della "rivoluzione" del ciclo dei rifiuti.
Ma le novità del decreto dell'Ambiente – composto da 10 articoli – sono anche sostanziali. L'articolo 3, per esempio, obbliga all'iscrizione all'Albo e all'utilizzo di Sistri anche tutti i comuni della Campania che effettuano la raccolta e il trasporto dei rifiuti urbani, una eccezione territoriale "mirata". Così come mirata è l'esenzione (articolo 6) dall'iscrizione per le «unità locali» che si occupano di rifiuti per conto dei comuni di riferimento: se hanno meno di 10 addetti, anche a prescindere dal numero di abitanti del comune, gli adempimenti (trasmissione dati) finiscono a carico del comune stesso. L'esenzione riguarda esplicitamente anche le associazioni senza scopo di lucro, una previsione per far rientrare le numerose Onlus impegnate in questo particolare settore.
Novità importanti, sempre sotto il profilo degli adempimenti delegati, anche per le imprese (agricole comprese) che raccolgono e trasportano i propri rifiuti pericolosi (massimo 4 tonnellate all'anno, 20 se di "non pericolosi"); in questi casi la compilazione del registro cronologico mensile (o trimestrale secondo i casi) può essere effettuata da associazioni imprenditoriali – anche attraverso loro società – ma solo se queste rientrano nei nuovi parametri di riconoscimento: le associazioni di categoria ammesse devono avere carattere («rappresentatività») nazionale ed essere presenti nel Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. La norma serve a neutralizzare consorzi e micro-associazioni nati con la mera finalità di sgravare gli associati dagli adempimenti Sistri. E sempre in tema di definizioni, l'articolo 9 del decreto indica il criterio per calcolare i dipendenti delle aziende (con il quale vengono classificati i soggetti Sistri): sono tutti gli addetti anche part time e pure lavoratori indipendenti, fino agli stagionali.
Il decreto ministeriale 9 luglio 2010
Ma le novità del decreto dell'Ambiente – composto da 10 articoli – sono anche sostanziali. L'articolo 3, per esempio, obbliga all'iscrizione all'Albo e all'utilizzo di Sistri anche tutti i comuni della Campania che effettuano la raccolta e il trasporto dei rifiuti urbani, una eccezione territoriale "mirata". Così come mirata è l'esenzione (articolo 6) dall'iscrizione per le «unità locali» che si occupano di rifiuti per conto dei comuni di riferimento: se hanno meno di 10 addetti, anche a prescindere dal numero di abitanti del comune, gli adempimenti (trasmissione dati) finiscono a carico del comune stesso. L'esenzione riguarda esplicitamente anche le associazioni senza scopo di lucro, una previsione per far rientrare le numerose Onlus impegnate in questo particolare settore.
Novità importanti, sempre sotto il profilo degli adempimenti delegati, anche per le imprese (agricole comprese) che raccolgono e trasportano i propri rifiuti pericolosi (massimo 4 tonnellate all'anno, 20 se di "non pericolosi"); in questi casi la compilazione del registro cronologico mensile (o trimestrale secondo i casi) può essere effettuata da associazioni imprenditoriali – anche attraverso loro società – ma solo se queste rientrano nei nuovi parametri di riconoscimento: le associazioni di categoria ammesse devono avere carattere («rappresentatività») nazionale ed essere presenti nel Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. La norma serve a neutralizzare consorzi e micro-associazioni nati con la mera finalità di sgravare gli associati dagli adempimenti Sistri. E sempre in tema di definizioni, l'articolo 9 del decreto indica il criterio per calcolare i dipendenti delle aziende (con il quale vengono classificati i soggetti Sistri): sono tutti gli addetti anche part time e pure lavoratori indipendenti, fino agli stagionali.
Il decreto ministeriale 9 luglio 2010
Alessandro Galimberti
Fonte: Ilsole24ore.
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