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La conoscenza delle sostanze e dei preparati pericolosi è importante per garantire la protezione della salute dei lavoratori e la salvaguardia dell'ambiente.
E Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, su questo tema ha prodotto negli anni passati e aggiornato in questi ultimi mesi un documento dal titolo: ” Sostanze pericolose. Tutto quello che è necessario sapere”.
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Sostanze pericolose: tutto quello che e' necessario sapere
La conoscenza delle sostanze e dei preparati pericolosi è importante per garantire la protezione della salute dei lavoratori e la salvaguardia dell'ambiente.
E Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, su questo tema ha prodotto negli anni passati e aggiornato in questi ultimi mesi un documento dal titolo: ” Sostanze pericolose. Tutto quello che è necessario sapere”.
Etichettatura
Una prima cosa che il documento ci ricorda è che le sostanze e i preparati “devono essere etichettati e imballati in base alla loro pericolosità”.
E se per qualche motivo manca l' etichettatura, questo “non significa che la sostanza è innocua”!
Rimandando ad altri articoli di PuntoSicuro sull’argomento, ricordiamo brevemente che sull’etichetta:
- “i pittogrammi indicano i pericoli principali e il potenziale di pericolo della sostanza;
- le frasi di rischio informano sui pericoli;
- i consigli di prudenza dicono come si deve manipolare la sostanza in questione”.
È poi evidente che informazioni più dettagliate si possono ricavare dalla scheda di sicurezza della sostanza, che contiene informazioni sul prodotto, sui pericoli e sulle misure a tutela dell'utilizzatore e dell'ambiente.
Riguardo all’etichettatura nel documento Suva sono riportati i pittogrammi, i simboli, le indicazioni di pericolo e la loro descrizione, sia in relazione al sistema attuale che alla nuova etichettatura secondo il sistema GHS (Globally Harmonized System).
L'ONU ha infatti “elaborato un nuovo sistema di etichettatura (GHS) volto ad uniformare in tutto il mondo la classificazione e l'etichettatura delle sostanze chimiche” e l’Unione Europea ha emanato il regolamento n. 1272/2008 ( regolamento CLP) che detta nuovi parametri per la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze e delle miscele chimiche allineandosi al GHS.
Informazioni, stoccaggio e manipolazione
Il documento, rivolgendosi direttamente a tutti gli attori della sicurezza aziendale, riporta diversi suggerimenti riguardo alle sostanze pericolose:
- informarsi: “leggete attentamente le etichette, le schede di sicurezza e le istruzioni per l'uso”. Le istruzioni contengono anche la destinazione d’uso e il dosaggio: “usare una dose superiore a quanto indicato non solo è inutile, ma può arrecare danni” non solo all’uomo, ma anche all’ambiente”;
- sostituire e ridurre i quantitativi di sostanze pericolose: “molte sostanze pericolose possono essere sostituite da altre meno dannose che assolvono la stessa funzione”. Il documento ricorda di acquistare solo le quantità strettamente necessarie all’uso: acquistarne in quantità superiori “è un inutile dispendio di denaro, per non parlare dello spazio che occupano e dei pericoli per i non addetti ai lavori” e l’ambiente;
- evitare rischi ignoti: in molti casi manipolare sostanze pericolose richiede “una formazione particolare o un addestramento”. In ogni caso “non usate sostanze di cui non conoscete la pericolosità o per le quali non potete adottare le necessarie misure di protezione”;
- evitare di confondere i recipienti: le sostanze pericolose devono essere conservate solo nell’imballaggio originale e gli imballaggi “devono essere tali da non essere confusi con prodotti alimentari, cosmetici, cibo per animali o medicinali”. Per evitarlo, evitate di travasare liquidi pericolosi in bottiglie per bevande;
- conservare correttamente le sostanze pericolose: ricordate che “le sostanze pericolose non devono essere accessibili ai non addetti ai lavori” e per conoscere le idonee modalità di conservazione “bisogna attenersi a quanto riportato sull’imballaggio e nella scheda di sicurezza allegata”. È evidente che “non bisogna conservare tali sostanze nelle immediate vicinanze di alimenti, mangimi o medicinali” e che è bene contrassegnare gli armadi e i locali contenenti prodotti chimici “in maniera chiara e visibile con l’opportuna segnaletica di sicurezza”;
- smaltire correttamente le sostanze pericolose o le eventuali rimanenze inutilizzate.
Misure in caso di avvelenamenti
Il documento riporta una scheda, che può essere appesa nei luoghi di lavoro, relativa alle misure da prendere in caso di avvelenamenti e causticazioni (lesione di tessuti causata dall'azione di sostanze chimiche).
Riportiamo brevemente alcune delle indicazioni contenute, ricordando che, appena possibile, è comunque necessario chiamare il soccorso medico:
- “allontanare subito l’infortunato dalla zona inquinata. Attenzione anche il soccorritore può essere esposto a pericolo; perciò adottate misure di sicurezza”;
- in caso di svenimento “adagiate lo svenuto su un fianco e tenetelo al caldo. Non gli si deve somministrare nulla per via orale: la bocca deve essere girata verso il basso per permettere la fuoriuscita della sostanza vomitata o del sangue che scorre nella gola”.
Oltre alle successive indicazioni in caso di in caso di respirazione difficile o di arresto cardiaco, la scheda riporta alcuni suggerimenti per la causticazione con acidi e liscive:
- occhi: aprire le palpebre, lavare per 10 minuti con getto d’acqua non forte dal rubinetto o dalla doccia; applicare una fasciatura asciutta;
- pelle: togliere con cura gli indumenti sporchi; lavare abbondantemente la pelle per 10-15 minuti con acqua dal rubinetto o dalla doccia; applicare una fasciatura asciutta.
N.B.: Gli eventuali riferimenti legislativi contenuti nel documento originale riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati possono essere comunque di utilità per tutte le aziende e tutti i lavoratori.
Suva, “ Sostanze pericolose. Tutto quello che è necessario sapere” (formato PDF, 2.39 MB).
Una prima cosa che il documento ci ricorda è che le sostanze e i preparati “devono essere etichettati e imballati in base alla loro pericolosità”.
E se per qualche motivo manca l' etichettatura, questo “non significa che la sostanza è innocua”!
Rimandando ad altri articoli di PuntoSicuro sull’argomento, ricordiamo brevemente che sull’etichetta:
- “i pittogrammi indicano i pericoli principali e il potenziale di pericolo della sostanza;
- le frasi di rischio informano sui pericoli;
- i consigli di prudenza dicono come si deve manipolare la sostanza in questione”.
È poi evidente che informazioni più dettagliate si possono ricavare dalla scheda di sicurezza della sostanza, che contiene informazioni sul prodotto, sui pericoli e sulle misure a tutela dell'utilizzatore e dell'ambiente.
Riguardo all’etichettatura nel documento Suva sono riportati i pittogrammi, i simboli, le indicazioni di pericolo e la loro descrizione, sia in relazione al sistema attuale che alla nuova etichettatura secondo il sistema GHS (Globally Harmonized System).
L'ONU ha infatti “elaborato un nuovo sistema di etichettatura (GHS) volto ad uniformare in tutto il mondo la classificazione e l'etichettatura delle sostanze chimiche” e l’Unione Europea ha emanato il regolamento n. 1272/2008 ( regolamento CLP) che detta nuovi parametri per la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze e delle miscele chimiche allineandosi al GHS.
Informazioni, stoccaggio e manipolazione
Il documento, rivolgendosi direttamente a tutti gli attori della sicurezza aziendale, riporta diversi suggerimenti riguardo alle sostanze pericolose:
- informarsi: “leggete attentamente le etichette, le schede di sicurezza e le istruzioni per l'uso”. Le istruzioni contengono anche la destinazione d’uso e il dosaggio: “usare una dose superiore a quanto indicato non solo è inutile, ma può arrecare danni” non solo all’uomo, ma anche all’ambiente”;
- sostituire e ridurre i quantitativi di sostanze pericolose: “molte sostanze pericolose possono essere sostituite da altre meno dannose che assolvono la stessa funzione”. Il documento ricorda di acquistare solo le quantità strettamente necessarie all’uso: acquistarne in quantità superiori “è un inutile dispendio di denaro, per non parlare dello spazio che occupano e dei pericoli per i non addetti ai lavori” e l’ambiente;
- evitare rischi ignoti: in molti casi manipolare sostanze pericolose richiede “una formazione particolare o un addestramento”. In ogni caso “non usate sostanze di cui non conoscete la pericolosità o per le quali non potete adottare le necessarie misure di protezione”;
- evitare di confondere i recipienti: le sostanze pericolose devono essere conservate solo nell’imballaggio originale e gli imballaggi “devono essere tali da non essere confusi con prodotti alimentari, cosmetici, cibo per animali o medicinali”. Per evitarlo, evitate di travasare liquidi pericolosi in bottiglie per bevande;
- conservare correttamente le sostanze pericolose: ricordate che “le sostanze pericolose non devono essere accessibili ai non addetti ai lavori” e per conoscere le idonee modalità di conservazione “bisogna attenersi a quanto riportato sull’imballaggio e nella scheda di sicurezza allegata”. È evidente che “non bisogna conservare tali sostanze nelle immediate vicinanze di alimenti, mangimi o medicinali” e che è bene contrassegnare gli armadi e i locali contenenti prodotti chimici “in maniera chiara e visibile con l’opportuna segnaletica di sicurezza”;
- smaltire correttamente le sostanze pericolose o le eventuali rimanenze inutilizzate.
Misure in caso di avvelenamenti
Il documento riporta una scheda, che può essere appesa nei luoghi di lavoro, relativa alle misure da prendere in caso di avvelenamenti e causticazioni (lesione di tessuti causata dall'azione di sostanze chimiche).
Riportiamo brevemente alcune delle indicazioni contenute, ricordando che, appena possibile, è comunque necessario chiamare il soccorso medico:
- “allontanare subito l’infortunato dalla zona inquinata. Attenzione anche il soccorritore può essere esposto a pericolo; perciò adottate misure di sicurezza”;
- in caso di svenimento “adagiate lo svenuto su un fianco e tenetelo al caldo. Non gli si deve somministrare nulla per via orale: la bocca deve essere girata verso il basso per permettere la fuoriuscita della sostanza vomitata o del sangue che scorre nella gola”.
Oltre alle successive indicazioni in caso di in caso di respirazione difficile o di arresto cardiaco, la scheda riporta alcuni suggerimenti per la causticazione con acidi e liscive:
- occhi: aprire le palpebre, lavare per 10 minuti con getto d’acqua non forte dal rubinetto o dalla doccia; applicare una fasciatura asciutta;
- pelle: togliere con cura gli indumenti sporchi; lavare abbondantemente la pelle per 10-15 minuti con acqua dal rubinetto o dalla doccia; applicare una fasciatura asciutta.
N.B.: Gli eventuali riferimenti legislativi contenuti nel documento originale riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati possono essere comunque di utilità per tutte le aziende e tutti i lavoratori.
Suva, “ Sostanze pericolose. Tutto quello che è necessario sapere” (formato PDF, 2.39 MB).
FG
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